Quando si effettuano le analisi del sangue di routine, l’ematocrito è una delle prime voci della lista. Si tratta di un parametro fondamentale per valutare la salute generale e, in particolare, la capacità del sangue di trasportare ossigeno. Alterazioni dell’ematocrito possono essere un campanello d’allarme per numerose condizioni, alcune delle quali richiedono attenzione immediata.
Per questo motivo è importante conoscere meglio la sua funzione e i valori ottimali, per tenerlo sotto controllo e intervenire tempestivamente qualora fosse necessario.
Cos’è l’ematocrito e quale funzione svolge?
Nel concreto, l’ematocrito (indicato con la sigla HCT) indica la percentuale del volume di sangue occupato dai globuli rossi – tecnicamente detti eritrociti – rispetto al volume totale. In pratica, un ematocrito al 44% significa che su 100 ml di sangue, 44 ml sono costituiti da globuli rossi.
Questo valore è fondamentale perché i globuli rossi trasportano l’ossigeno ai tessuti e la loro quantità influenza direttamente la funzionalità dell’organismo.
Quali sono i valori normali dell’ematocrito?
Come per l’emoglobina – la proteina che trasporta nell’effettivo l’ossigeno nel sangue – anche i valori normali dell’ematocrito variano in base a età, sesso e condizioni fisiologiche particolari, come la gravidanza o l’altitudine.
I range indicativi di riferimento sono:
- per gli uomini tra il 42% e il 52%;
- per le donne tra il 37% e il 46%;
- per i bambini tra il 32% e il 44%;
- per i neonati tra il 44% e il 64%.
Anche per l’ematocrito, questi valori subiscono lievi variazioni tra i laboratori, ma restano validi come riferimento generale: tenere sotto controllo i valori è sempre la soluzione migliore per comprendere se si tratta di oscillazioni normali o da controllare con esami più approfonditi.
Quali sono i valori alterati dell’ematocrito?
Dopo aver visto i livelli ottimali, analizziamo i due casi nei quali i valori sono alterati: troppo bassi o troppo alti.
Ematocrito basso
Come nel caso dell’emoglobina, un ematocrito inferiore ai valori normali indica una ridotta quantità di globuli rossi nel sangue, spesso associata ad alcune patologie come:
- una carenza di ferro, per dieta povera o altre cause;
- un carente apporto vitaminico, come nel caso di deficit di vitamina B12 o acido folico (vitamina B9).
- emorragie acute o croniche – o altre perdite ematiche consistenti;
- malattie croniche come l’insufficienza renale o epatica;
- lo stato di gravidanza, dove un lieve calo è fisiologico – tenendo sempre a mente di monitorare valori troppo bassi.
I sintomi più comuni dell’ematocrito basso sono la stanchezza e la debolezza, il pallore, la tachicardia e la difficoltà di concentrazione. Quando l’ematocrito è molto basso, è importante approfondire con ulteriori esami per individuare la causa e intervenire tempestivamente.
Ematocrito alto
Anche l’eccesso opposto, ovvero livelli alti di ematocrito, sono da tenere costantemente a bada. Questi sbalzi possono essere dovuti principalmente a:
- disidratazione, per una concentrazione dei globuli rossi nel sangue dovuta alla perdita di liquidi;
- a causa di patologie croniche, soprattutto malattie polmonari come la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) o le apnee notturne;
- policitemia vera, una malattia del midollo osseo che comporta l’aumento della densità del sangue e in particolare dei globuli rossi;
- permanenza a lungo in alta quota, dove l’aria è povera di ossigeno.
I sintomi dei livelli alti di ematocrito includono anche in questo caso mal di testa frequenti, vertigini e visione offuscata, rossore del viso e delle mani, affaticamento e debolezza e pressione arteriosa elevata. Ovviamente in tutti questi casi è fondamentale consultare immediatamente un medico per bloccare il malessere.
Quando preoccuparsi e approfondire
È sempre bene consultare il medico in caso di valori di ematocrito alterati, ma è soprattutto consigliabile quando i livelli sono significativamente fuori dai range normali e quando sopraggiungono i sintomi più debilitanti – stanchezza intensa, vertigini, pallore, difficoltà respiratorie, mal di testa, disturbi visivi o problemi di circolazione.
Il medico potrà prescrivere ulteriori esami (come emocromo completo, dosaggio di ferro, esami della funzionalità renale ed epatica) per individuare la causa e impostare la terapia più adeguata.
Come prevenire i valori alterati di ematocrito
Mantenere l’ematocrito entro valori normali, in condizioni fisiologiche, passa soprattutto attraverso uno stile di vita sano e alcune semplici attenzioni:
- un’alimentazione equilibrata, ricca di ferro (carne rossa magra, legumi, verdure a foglia verde), vitamina B12 e folati, che aiuta a prevenire l’anemia e mantiene i globuli rossi in salute;
- bere regolarmente acqua per evitare la disidratazione, che può falsare i valori dell’ematocrito facendolo apparire elevato;
- fare attività fisica regolare, che favorisce la circolazione sanguigna e la produzione di globuli rossi;
- eseguire regolarmente controlli come esami del sangue, soprattutto se si hanno fattori di rischio o sintomi, per individuare eventuali alterazioni in tempo;
- evitare fumo e alcol, che possono influenzare negativamente la qualità del sangue e la salute generale.
Adottare queste semplici abitudini aiuta a mantenere l’ematocrito stabile e a prevenire condizioni che potrebbero compromettere il benessere.
Come abbiamo capito, l’ematocrito è un parametro semplice ma molto indicativo dello stato di salute generale. Valori alterati possono essere la spia di condizioni anche serie, ma spesso sono facilmente correggibili se individuati in tempo. Monitorare regolarmente l’ematocrito, soprattutto in presenza di sintomi o fattori di rischio, permette di intervenire precocemente e mantenere il benessere dell’organismo.
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