Il respiro veloce nel sonno è anche conosciuto con il suo nome scientifico tachipnea e rappresenta un fenomeno che, osservato in adulti o bambini, può destare preoccupazione e merita sicuramente attenzione.
La tachipnea infatti consiste in una respirazione accelerata, al di sopra dei valori normali, sintomo di condizioni sottostanti più o meno gravi.
L’aumento della frequenza respiratoria si può notare quando le respirazioni diventano 40-60 al minuto, contro le 16 considerate normali in un adulto sano.
In questo articolo vogliamo allora approfondire le cause della tachipnea, imparare a riconoscerla e comprendere insieme quando è consigliabile intervenire richiedendo il parere di un medico.
Respiro veloce nel sonno: le possibili cause
La tachipnea normalmente si presenta quando si compie uno sforzo fisico, ma oltre a registrarsi in queste situazioni durante il giorno, può presentarsi anche di notte.
Il respiro veloce nel sonno può infatti essere associato a varie condizioni anche molto diverse tra loro, temporanee o dovute a malattie più gravi.
Tra le possibili cause di respiro veloce nel sonno troviamo:
- infezioni delle vie respiratorie;
- patologie cardiache;
- asma;
- ansia e stress
Tra le infezioni delle vie respiratorie più comuni troviamo per esempio bronchite e polmonite, che aumentano la necessità di ossigeno e spingono l’organismo ad ottenerlo facendo respiri più veloci e profondi.
Le patologie cardiache invece, come l’insufficienza cardiaca, sono spesso legate alla riduzione dell’efficienza dell’apparato respiratorio, così come l’asma o altre malattie polmonari.
In questi casi, come abbiamo specificato in precedenza, si tratta di cause gravi, ma il respiro veloce nel sonno può anche essere causato da ansia e stress. Ecco perché è sempre consigliabile richiedere il parere di un medico quando si nota l’insorgere di tachipnea.
Inoltre è importante notare che il respiro accelerato nel sonno non è tipico soltanto degli adulti, ma può essere osservato anche nei bambini.
La tachipnea nei bambini
Prima di affrontare l’argomento, facciamo una doverosa distinzione: i bambini respirano più velocemente rispetto agli adulti. Questo si nota soprattutto nei bambini più piccoli, come i neonati, che hanno una frequenza respiratoria maggiore, dovuta semplicemente a caratteristiche fisiche diverse.
La frequenza respiratoria normale a riposo dovrebbe infatti essere:
- da 30 a 60 respirazioni al minuto nei neonati;
- da 20 a 30 respirazioni al minuto nei bambini
Mentre negli adulti va dalle 16 alle 20 respirazioni al minuto.
La tachipnea che si nota nei neonati, dovrebbe essere chiamata più propriamente “tachipnea transitoria” perché è una condizione causata dalla presenza di liquido all’interno dei polmoni, non ancora assorbito dopo la nascita.
In caso di tachipnea transitoria nel neonato si possono allora notare respirazione accelerata e cianosi, ovvero una colorazione bluastra delle dita e delle labbra.
Tachipnea o apnee notturne? Facciamo una distinzione
Il respiro veloce nel sonno si può registrare anche come conseguenza delle cosiddette apnee notturne, ma in realtà queste si differenziano dalla tachipnea (e non vanno confuse) perché hanno cause ben diverse.
Durante le apnee notturne infatti si sperimenta un’interruzione della respirazione, parziale o totale, che causerà un risveglio improvviso con la necessità di respirare velocemente per riprendere fiato. La tachipnea invece, come abbiamo visto, implica un’accelerazione della respirazione senza la sua interruzione.
Entrambi i disturbi sicuramente meritano attenzione e approfondimento, ma mentre nella tachipnea si interverrà prestando attenzione alla frequenza respiratoria e alle potenziali cause sottostanti, nell’apnea notturna si gestiranno le interruzioni respiratorie e si cercherà di assicurare un adeguato apporto di ossigeno durante il sonno.
Quali sono i rimedi per eliminare il respiro veloce nel sonno?
La tachipnea può essere sicuramente preoccupante per i pazienti che la notano, ma come abbiamo visto non dipende esclusivamente da una malattia grave. Nel caso dei neonati, ad esempio, a volte può esserci il bisogno di somministrare ossigeno tramite tubicini inseriti nelle narici. Solitamente però si tratta di una condizione che tende a scomparire spontaneamente a pochi giorni dalla nascita.
Nel caso degli adulti invece, non esiste un rimedio generale per migliorare il respiro veloce nel sonno. Trattandosi di un sintomo legato a diverse cause, è sempre consigliabile richiedere il parere di un medico, attendere la diagnosi per comprendere la patologia alla base del disturbo e capire insieme allo specialista il trattamento più appropriato.
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