Stitichezza da viaggio: come non farsi rovinare le vacanze

Cause, sintomi e rimedi della stitichezza da viaggio, per un intestino sereno in vacanza

Coppia in vacanza

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Ogni anno, milioni di italiani si mettono in viaggio. Che sia per lavoro o per divertimento, una breve fuga nel weekend o una lunga vacanza estiva in cui scoprire nuovi luoghi, vivere nuove esperienze, ammirare nuovi orizzonti. Ma prendendo in prestito un luogo comune, che poi è una grande verità, quello secondo cui viaggiare apra la mente, senza tanti rigiri di parole potremmo sentenziare che, in alcuni casi, l’apertura mentale sarà correlata a una chiusura intestinale.  Proprio così: la stitichezza da viaggio è un problema tanto comune quanto scomodo che colpisce chiunque sia lontano dalla propria routine. Una condizione fastidiosa, ma anche da non sottovalutare, che può trasformare qualsiasi vacanza, fuga, weekend o meeting di lavoro in un vero e proprio incubo.


Quando e perché l’intestino si ribella

Il nostro intestino è un organo dalla straordinaria regolarità. Abituato ai ritmi quotidiani, ama la routine: colazione, pranzo, cena, sonno. E quando tutto questo cambia, entra in crisi. Il viaggio, così, ha un effetto destabilizzante su di lui. Inoltre è molto più frequente che questo scombussolamento avvenga nei momenti di relax, in cui il nostro corpo sembra entrare in stand-by.  Il primo grande responsabile è il cambio di abitudini. Quante volte, in viaggio, si modificano orari e alimentazione? Colazioni più abbondanti, pasti a orari diversi o semplicemente il fatto di non trovarsi tra le mura domestiche. Il risultato è un intestino disorientato, che rallenta il suo ritmo naturale. Non da meno, l’alimento da viaggio. In vacanza, ci si concede spesso sfizi locali, a cui il nostro sistema digestivo non è abituato. Piatti diversi, cibi speziati, l’assenza di fibre e, talvolta, l’alimentazione sconosciuta scombussolano l’apparato digerente. Non solo naturalmente, in quanto non è raro che capiti anche in una meta vicino alla città di provenienza e dunque con la stessa tipologia di alimentazione. In questo caso, uno dei fattori scatenanti è il cosiddetto stress da viaggio causato dai possibili ritardi del treno o dell’aereo, dal traffico fino all’organizzazione, insieme al comune effetto “bagno nuovo”, un fenomeno apparentemente banale che colpisce chi non riesce a rilassarsi in luoghi sconosciuti.


Sintomi da viaggio: come riconoscere il blocco intestinale

No, non si tratta soltanto di non riuscire ad andare in bagno non appena arrivati a destinazione, oppure la mattina seguente. La stitichezza da viaggio è una problematica più seria che non arriva mai di sorpresa, ma si presenta inizialmente con sintomi ben riconoscibili.  A partire dalla sensazione di pesantezza diffusa e il gonfiore fastidioso che si fa largo tra le pieghe della pancia. Nello specifico, si può cominciare a parlare di effettiva stitichezza dopo due giorni senza essere riusciti ad andare in bagno. Lì il corpo comincia a lanciare segnali di allarme. Non riuscire ad evacuare, però, non significa non sentirne il bisogno. La stitichezza, infatti, si manifesta anche attraverso feci dure, difficili da espellere, accompagnate da crampi addominali, spesso invalidanti e una sensazione di blocco che non lascia mai in pace.  Questa sensazione di blocco e stasi, si mescola così all’incubo del gonfiore a cui sembra non esserci sollievo: se la stitichezza da viaggio è in corso, l’intestino non risponde nemmeno ai segnali più forti del corpo.


I rimedi per liberarsi dalla stitichezza da viaggio

Cosa fare, allora, quando l’intestino sembra aver preso in ostaggio il viaggio? La soluzione non è difficile da trovare, ma richiede attenzione, costanza e qualche piccolo accorgimento. Il primo rimedio fondamentale è l’idratazione. L’acqua, infatti, è il migliore alleato. Non bisogna mai dimenticare di portare con sé una bottiglietta d’acqua e, soprattutto, sorseggiarla durante il giorno. In viaggio, spesso ci si dimentica di bere o si evita di farlo con costanza per paura di dover fare una sosta improvvisa in luoghi poco comodi, ma questo atteggiamento rischia di danneggiare l’intestino. È possibile aiutarsi con degli alert sul telefono o con borracce che indicano il livello di acqua ingerita. Un altro passo fondamentale è quello di muoversi. Scontato? Beh, certamente lo è per chi sta svolgendo un trekking o un viaggio in una città d’arte. Però, è essenziale ricordarlo soprattutto per chi si sta godendo giornate di pausa e relax. Anche una breve passeggiata può stimolare il transito intestinale. La dieta è un altro fronte da tenere sotto controllo. Anche in viaggio, è importante cercare di mantenere un’alimentazione equilibrata senza cedere alla tentazione di mangiare solo piatti ricchi di grassi e poveri di fibre. Frutta, verdura e cereali integrali sono fondamentali per stimolare la digestione.  Infine, per chi ha bisogno di un supporto extra, i probiotici possono essere un rimedio valido. Integrare la dieta con fermenti lattici, anche prima del viaggio, aiuta a mantenere l’equilibrio intestinale, prevenendo stitichezza e altri disturbi digestivi. I lassativi, invece, sono consigliati solo sotto prescrizione medica, in quanto è difficile prevedere le reali conseguenze e, seppur per molti siano considerati la prima scelta, è bene ponderarla al meglio per evitare danni più gravi.


Ogni destinazione ha la sua sfida

Non tutti sanno che stitichezza da viaggio può cambiare anche a seconda della destinazione. La regolarità intestinale può essere influenzata dalla pressione atmosferica, dalla qualità dell’aria e anche dall’altitudine. Ogni luogo ha il suo impatto sul corpo e, con esso, nuove sfide per l’intestino. Ecco qualche consiglio per evitare che un blocco intestinale rovini l’esperienza. Al mare, l’aria salmastra può agire come un alleato naturale, aiutando la digestione. Tuttavia, non bisogna abbassare la guardia: per evitare rallentamenti intestinali, è fondamentale mantenere una dieta equilibrata. Insalate fresche, frutta e piatti leggeri sono l’ideale per tenere l’intestino in forma. In montagna, l’altitudine può accelerare o, al contrario, rallentare il metabolismo, portando a problemi di regolarità. Per contrastare questo, è cruciale bere molta acqua e scegliere pasti leggeri e ricchi di fibre, che stimolino il transito intestinale. Sfruttare le passeggiate in quota è un ottimo rimedio naturale per favorire la digestione.


Viaggiare leggeri, dentro e fuori

La stitichezza da viaggio, dunque, è una di quelle problematiche apparentemente banale, ma che se sottovalutata può rovinare l’intera esperienza. Idratazione, movimento e dieta equilibrata sono le chiavi per godersi un viaggio senza pesi, fisici o psicologici. Alla prossima partenza ricordiamo la prima regola fondamentale: viaggiare leggeri, che non significa solo fare la valigia con cognizione di causa, ma anche tenere il corpo in forma e pronto per ogni avventura.

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