La sessualità e l’intimità sono aspetti fondamentali che accompagnano l’essere umano in tutto l’arco della sua vita e cambiano così come cambia la persona con l’aumentare dell’età. Vediamo come avvengono questi cambiamenti durante l’invecchiamento, da cosa sono causati, come possono influenzare la vita di coppia e il benessere psicofisico individuale e approfondiamo le best practices per avere una vita sessuale piena e soddisfacente anche nella terza età.
Come cambia la sessualità nell’invecchiamento?
Diversamente da quello che si potrebbe pensare, molte persone anziane godono di una vita sessuale attiva.
Studi recenti hanno dimostrato che molti anziani continuano ad avere una vita sessuale attiva e soddisfacente e praticano non solo rapporti genitali o sesso orale, ma anche autoerotismo o petting.
Inoltre, al contrario dell’età adulta in cui siamo continuamente alle prese con lo stress e le pressioni sociali, che possono influire negativamente sulla passione e le prestazioni, la terza età può darci più libertà di esplorare la sfera sessuale e trovare nuove forme di appagamento, in quanto abbiamo più tempo libero e più consapevolezza di noi stessi.
Tuttavia, l’invecchiamento provoca cambiamenti che possono influenzare il nostro rapporto col sesso e il modo di praticarlo, questi sono del tutto normali e accettarli e riconoscerli ci permette di affrontarli nel migliore dei modi. L’attività sessuale nella terza età presenta cambiamenti in quanto a frequenza e intensità e le coppie spesso scoprono nuove forme di intimità, non necessariamente legate all’atto sessuale vero e proprio ma che esprimono comunque amore e passione nei confronti del partner, come scambiarsi gesti di affetto fisici o verbali.
Quali sono i fattori che influenzano l’attività sessuale dell’anziano?
Il mantenimento dell’attività sessuale in questa fascia d’età è influenzato da vari fattori che possono compromettere la possibilità di avere rapporti, le prestazioni e il livello di piacere e soddisfazione raggiungibili. I fattori più comuni e più significativi riguardano, senza dubbio, la salute fisica e mentale e i cambiamenti fisiologici dovuti all’invecchiamento.
Nelle donne, la menopausa provoca cambiamenti importanti a livello fisiologico come l’abbassamento del livello di estrogeni, l’incontinenza urinaria, la diminuzione della sensibilità delle zone erogene e una lubrificazione vaginale ridotta. Questi fattori possono portare ad un’attività sessuale scarsa e poco soddisfacente.
Negli uomini, invece, i problemi più comuni sono l’abbassamento dei livelli di testosterone e la disfunzione erettile e causano una diminuzione del desiderio sessuale e un cambiamento nelle prestazioni: le erezioni hanno una durata ridotta e richiedono una stimolazione maggiore.
Inoltre, la presenza di patologie quali diabete, artrite, precedenti ictus, ipertensione, ipercolesterolemia, problemi cardiovascolari, o l’assunzione cronica di farmaci, il fumo e l’abuso di alcol rappresentano un ostacolo per un’attività sessuale sana e soddisfacente.
Oltre ai cambiamenti fisiologici e ai problemi di salute, ci sono altri che dobbiamo tenere in considerazione. Un aspetto rilevante è sicuramente la perdita del compagno o della compagna e la difficoltà a reperire partner con cui condividere l’intimità. Essere soli rappresenta una difficoltà non solo a livello pratico ma spesso si associa a un senso di depressione e solitudine che compromette il desiderio sessuale. Altro aspetto da considerare è la possibilità che ci sia, all’interno della coppia, una diversa aspettativa riguardo ai rapporti intimi o una diversa importanza attribuita all’attività sessuale.
Anche la mancanza di privacy è un elemento rilevante in quanto gli anziani che vivono con i familiari o in una struttura di assistenza residenziale non hanno un luogo riservato in cui poter vivere serenamente la propria intimità.
Quali ripercussioni ha l’attività sessuale sulla vita di coppia e sul benessere psicofisico dell’anziano?
La sessualità può essere un ottimo indicatore della salute psicofisica dell’anziano.
Una frequenza dei rapporti sessuali superiore a due volte al mese porta diversi benefici fisiologici e psicologici e una vita sessuale soddisfacente risulta associata a un minore tasso di mortalità prematura. Quali sono i motivi?
L’intimità, in particolare quella con contatto fisico, può aiutare a prevenire la depressione e a migliorare l’autostima e, di conseguenza, la salute fisica grazie al rilascio di endorfine. Inoltre, l’attività sessuale aumenta i livelli di testosterone che funge da antidepressivo naturale e aiuta a tenere normale il tono dell’umore.
L’attività sessuale permette anche di fare esercizio fisico adeguato all’età e non stressante per il corpo, con tutti i benefici psicofisici che ne conseguono.
Il sesso aiuta a sentirsi attivi, desiderati e pieni di vita. Diversi studi hanno dimostrato che mantenere una vita sessuale attiva corrisponde a prendersi cura di se stessi e del proprio benessere. Gli anziani più attivi sessualmente hanno anche una maggiore propensione ad avere interazioni sociali e ad impegnare il loro tempo con degli hobby e a coltivare le proprie passioni.
Un’attività sessuale soddisfacente permette anche di vivere una vita di coppia in armonia con il proprio partner, contribuendo a sviluppare una maggiore complicità, collaborazione e comprensione. Questo può contribuire ad affrontare in modo più positivo ed efficace i cambiamenti e le difficoltà tipici della terza età e di prendersi cura della propria salute e di quella dell’altro.
Consigli per mantenere un’attività sessuale sicura e soddisfacente in età avanzata
È importante conoscere e accettare i cambiamenti a cui la sessualità va incontro con l’avanzare dell’età, poiché sono inevitabili ed è necessario imparare a conviverci per poter beneficiare di una vita sessuale piena e soddisfacente. Per questo, è altrettanto importante riconoscere le proprie difficoltà e non sentirsi in imbarazzo a chiedere aiuto al proprio medico in caso di bisogno. I trattamenti oggi esistenti sono molto efficaci nel risolvere problemi legati alla disfunzione erettile o alla secchezza vaginale e, con la supervisione di un medico, possono portare a grandi benefici. È necessario un consulto medico anche per i soggetti con alto rischio cardiovascolare o con grave ipertensione, in modo da poter godere di una sessualità soddisfacente in modo sicuro e senza rischi per la salute. Inoltre, è importante ricordarsi di praticare sempre del sesso sicuro in quanto è facile contrarre infezioni sessualmente trasmissibili, tra cui l’AIDS, anche nella terza età.
Il modo migliore per tutelare le proprie prestazioni sessuali e la propria salute è condurre uno stile di vita sano e possibilmente poco stressante che comprenda una corretta alimentazione, un esercizio fisico costante e adeguato all’età e al livello di salute, l’astensione dal fumo e un ridotto consumo di alcol ed è altrettanto importante mantenere un dialogo aperto e sincero con il partner, essere attenti alle esigenze dell’altra persona e sperimentare nuovi modi e nuove tecniche per migliorare l’intimità e il piacere di entrambi.
Conclusione
Il desiderio d’intimità e l’attività sessuale non si affievoliscono con l’avanzare dell’età ma rimango, anche nella vecchiaia, un aspetto fondamentale per il mantenimento del proprio benessere psicofisico. È possibile continuare ad avere una sessualità piena e soddisfacente e persino scoprire e sperimentare nuovi modi per soddisfare il proprio piacere e quello del partner, se si accetta che i cambiamenti sono inevitabili e che è possibile convivere con essi.
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