Articolo aggiornato da Silvia Vazzana il 06/09/2024
La cronaca degli ultimi anni ha acceso i riflettori sulla sicurezza dei minori in auto, in particolar modo sul drammatico fenomeno dell’abbandono – non sempre consapevole – di bambini molto piccoli nel veicolo. In questi casi si parla di Forgotten Baby Syndrome, in italiano Sindrome del bambino dimenticato: i genitori dimenticano accidentalmente un bambino in auto, talvolta con conseguenze tragiche, a causa di un malfunzionamento temporaneo della memoria. Questo evento può verificarsi anche in genitori normalmente attenti e amorevoli, senza alcun segno di negligenza o disturbi mentali, per varie motivazioni come stress o sovraffollamento di pensieri.
In Italia e nel mondo questo fenomeno sta raggiungendo preoccupanti livelli di guardia: per questo, il Parlamento italiano si è attivato e dal 2019 è entrata ufficialmente in vigore la legge “Salva Bebè” che rende obbligatorio per chi trasporta bambini minori di 4 anni dotare i propri veicoli dei cosiddetti dispositivi anti abbandono.
Cerchiamo di capire meglio la normativa e come scegliere il dispositivo più adatto alle proprie esigenze.
Dispositivo anti abbandono: come funziona
Un dispositivo anti abbandono è un sistema di allerta progettato per avvisare il conducente se un bambino di età inferiore ai 4 anni rimane accidentalmente in auto.
Questi dispositivi utilizzano tecnologie avanzate come sensori di peso, Bluetooth e GPS per garantire che il conducente sia immediatamente informato della situazione. Quando il veicolo si ferma, il dispositivo emette segnali visivi e sonori, e in caso di mancata risposta, può inviare messaggi di emergenza ai contatti preimpostati.
Dispositivo anti abbandono: è obbligatorio?
Con la legge n. 117 del 2018 che ha modificato l’articolo 172 del Codice della Strada, l’uso di un dispositivo anti abbandono è obbligatorio in Italia per i veicoli che trasportano bambini di età inferiore ai 4 anni. Primo Paese al mondo a prevedere una legge simile, la normativa prevede sanzioni per chi non rispetta le regole: i rischi per chi non si adegua vanno dalla multa da 83 a 332 € fino alla sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi se una nuova violazione viene contestata due anni dopo la prima multa.
Dispositivo anti abbandono: quando la multa?
I casi in cui si viene sanzionati sono:
- mancanza di dispositivo anti abbandono;
- dispositivo non autorizzato dal produttore del seggiolino;
- dispositivo anti abbandono non conforme ai requisiti di legge;
- mancata attivazione di Bluetooth o app del sistema.
Dispositivo anti abbandono: fino a che età?
La normativa attuale stabilisce che il dispositivo anti abbandono è obbligatorio fino all’età di 4 anni. Dopo questo limite, i genitori possono decidere se continuare a utilizzare un dispositivo di sicurezza, anche se non è più richiesto dalla legge.
Se da una parte la tutela non è mai troppa, specialmente in caso di pisolini, d’altro canto superati i 4 anni il bambino è adeguatamente autonomo per segnalare in prima persona al genitore la propria presenza in auto.
Dispositivo anti abbandono: quale scegliere?
Quando si tratta di scegliere un dispositivo anti abbandono, sono da considerare diversi fattori, tra i quali selezionare quali sono più adatti alle proprie necessità.
- Posizione del dispositivo: in commercio sono disponibili tipologie di dispositivo integrato nel seggiolino, indipendente da esso o già accessorio nel veicolo.
- Conformità alle normative: assicurarsi che il dispositivo sia conforme alla legge italiana e che possieda la dichiarazione di conformità necessaria è lo step fondamentale, ma necessario da ricordare specialmente in caso di acquisti online, che possono avvenire anche su siti stranieri.
- Tipologia del dispositivo
Per agevolare i genitori e rispettare la normativa, le soluzioni più vantaggiose sono offerte dai modelli di seggiolino con dispositivo anti abbandono integrato. Questi seggiolini sono progettati per attivarsi automaticamente quando il bambino viene posizionato all’interno, offrendo una soluzione pratica e sicura conforme alle normative vigenti.
Tipologie e modelli dispositivi anti abbandono
Sono tre le diverse tipologie omologate – ovvero conformi alle disposizioni di legge – disponibili sul mercato.
Dispositivi indipendenti da veicolo e seggiolini
Tra i più economici in commercio, sono caratterizzati da sensori che possono essere installati sotto la seduta del seggiolino auto e rilevano la presenza del bambino.
Dispositivi in dotazione base o optional con il veicolo
È l’automobile stessa ad essere già dotata di dispositivi che segnalano la presenza del bambino (al momento solo alcuni modelli di autovetture offrono questa opportunità);
Dispositivi integrati all’interno del seggiolino
Definiti seggiolini auto anti abbandono, sono accessori già dotati di sensori che rilevano la presenza del bambino.
Tra queste tre tipologie, individuiamo altrettanti modelli.
Dispositivi a cuscino
Hanno un funzionamento piuttosto semplice. Posizionati direttamente nel seggiolino, sotto al bambino, ne rilevano il peso e, a macchina spenta, emettono un segnale acustico che si interrompe solo quando non avvertono più il peso del minore. Molti i modelli disponibili, dai più semplici ed economici ai più tecnologicamente avanzati e costosi, ma ugualmente efficienti e sicuri.
Dispositivi con connessione smartphone
Funzionano tramite bluetooth e smartphone. Ovvero, il segnale sonoro viene emesso dal cellulare tramite app collegata. La funzione più utile è il tempestivo invio di SMS di emergenza sullo smartphone del genitore se il dispositivo non rileva la disattivazione della prima notifica di allarme.
Dispositivi agganciati alle cinture di sicurezza
Si attivano intuendo se le cinture (di macchina o seggiolino) sono allacciate o meno.
Dispositivi anti abbandono: requisiti
La legge stabilisce inoltre che i dispositivi anti abbandono debbano rispettare alcuni requisiti tecnici e che spetta alle aziende produttrici autocertificare che i loro prodotti rispettino gli standard:
- i dispositivi devono segnalare l’abbandono in caso di allontanamento dall’auto;
- per segnalare l’abbandono, i dispositivi devono emettere un segnale di allarme visivo e acustico o visivo e aptico, percepibile all’interno o all’esterno dell’auto;
- i dispositivi devono attivarsi automaticamente ad ogni utilizzo senza ulteriori azioni da parte del conducente e devono dare conferma dell’avvenuta attivazione;
- i dispositivi non devono in alcun modo alterare le caratteristiche di omologazione di veicoli o seggiolini;
i dispositivi alimentati a batteria devono segnalare livelli bassi di carica; - i dispositivi possono essere in grado di inviare messaggi o chiamate a contatti di emergenza.
Richiedere il bonus dispositivo anti abbandono con SPID
Per incentivare l’acquisto di dispositivi anti abbandono, è stato stanziato dal Governo un bonus ad hoc che poteva essere richiesto tramite SPID. La campagna si è però conclusa il 31 dicembre 2020 e ad oggi non è previsto un altro bonus seggiolino.
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