I trattamenti per la cura dei tumori (ad esempio l’immunoterapia) sono sempre più all’avanguardia, ma ancora oggi i pazienti oncologici hanno spesso sintomi debilitanti e che peggiorano la loro qualità di vita. I pazienti che riescono a mantenere uno stile di vita attivo traggono giovamento dall’attività fisica, che anche nel percorso di cura di un tumore può continuare ad essere praticata. Lo sforzo richiesto deve essere in questi casi sempre commisurato all’età e allo stato fisico e adeguato alle caratteristiche del singolo, che nel praticarlo dovrà poi sempre fare riferimento al proprio medico.
Attività fisica e tumori
È ormai un concetto molto diffuso quello per cui uno stile di vita sano contribuisca a prevenire molte patologie, da quelle cardiovascolari a quelle autoimmuni. La comunità scientifica promuove da tempo l’importanza di buone abitudini, fra cui spiccano la dieta e l’attività fisica, anche nell’ambito della prevenzione delle malattie oncologiche.
Praticare attività fisica e in generale avere una vita attiva apporta infatti molti benefici:
- aiuta a mantenere il peso forma
- previene lo sviluppo di malattie cardiovascolari
- previene lo sviluppo di malattie autoimmuni
- contribuisce al buon funzionamento del sistema immunitario
- migliora la qualità del riposo
- riduce ansia e stress
Una vita sedentaria, al contrario, espone al rischio di sviluppare patologie anche gravi.
Muoversi, insieme a mangiare equilibrato ed evitare cattive abitudini come il fumo, previene anche l’insorgere di tumori e permette un recupero più veloce nei pazienti oncologici, ad esempio dopo un intervento chirurgico o dopo un ciclo di chemioterapia.
È possibile fare attività fisica durante la chemio?
Non solo è possibile fare attività fisica durante la chemio, ma è raccomandato per ridurre i sintomi degli effetti collaterali, per non perdere tono muscolare e mantenersi quindi in forze e anche per l’effetto positivo che ha sull’umore.
È necessario ovviamente considerare che ogni persona ha caratteristiche diverse e presenterà un quadro clinico specifico, per cui è sempre necessario, prima di intraprendere o continuare a praticare attività fisica durante la chemioterapia, rivolgersi al proprio medico e a degli specialisti.
Avranno una rilevanza lo stadio della malattia e l’età dell’individuo, ma anche il suo livello precedente di allenamento.
Gli studiosi consigliano, a seconda dei casi, 150-300 minuti di attività moderata oppure 75 minuti di attività intensa a settimana. Particolare attenzione va posta a eventuali sensazioni di perdita di equilibrio o instabilità: in questi casi praticare attività fisica può essere rischioso e portare a cadute e conseguenti complicazioni.
L’attività fisica per migliorare i sintomi della chemioterapia
In particolare, un recente studio dell’Università di Basilea ha analizzato come prevedere dell’attività fisica durante la chemioterapia contribuisca a diminuire i sintomi di neuropatie periferiche, spesso conseguenze della chemioterapia stessa.
Si tratta di un disturbo che colpisce i nervi del sistema nervoso periferico, che appaiono danneggiati. Esempi di neuropatie periferiche sono il tunnel carpale o la paralisi di Bell.
Quando sono dovute alla chemioterapia, le neuropatie periferiche si manifestano con:
- formicolii
- alterazione della sensibilità
- sensazione di avere degli aghi nella pelle
Secondo i dati raccolti nei cinque anni durante i quali i partecipanti allo studio sono stati seguiti, è emerso che l’attività fisica può ridurre – fino a dimezzare – i sintomi di neuropatia periferica nei pazienti oncologici.
Questo conferma che l’attività fisica apporta dei benefici anche durante la chemioterapia, e, in particolare per quei pazienti che a causa delle cure hanno sviluppato neuropatie periferiche, può essere un rimedio a sintomi che peggiorano la qualità della vita.
Praticare attività fisica, inoltre, non ha effetti avversi, come invece può accadere con alcuni farmaci, e ha un costo molto inferiore a quello necessario per la messa a punto di terapie farmacologiche. Proprio per questo l’attività fisica è sempre più considerata una terapia adiuvante, da affiancare alle cure mediche, in quanto:
- diminuisce la possibilità di recidive per alcuni tipi di cancro
- riduce le complicazioni dovute ai trattamenti farmacologici
- aiuta nella gestione dei sintomi delle cure oncologiche
- modula l’azione del sistema immunitario, fondamentale nel caso di cure antitumorali
- migliora il livello di energia
Come abbiamo accennato, prima di praticare attività fisica durante la chemioterapia è bene confrontarsi con il proprio medico: in alcuni casi può andare bene continuare con la propria routine, ma in altri potrebbe suggerire un esercizio diverso, studiato insieme a uno specialista come un fisioterapista.
Praticare attività fisica durante la chemio
In conclusione, quindi, muoversi è necessario per la salute e il funzionamento del nostro organismo, ed è consigliato anche ai pazienti oncologici se le loro condizioni glielo permettono.
Va da sé che in un momento così delicato della vita è bene praticare attività fisica prendendo qualche accorgimento in più, in primis, come abbiamo ribadito più volte, confrontandosi con medici e specialisti. Durante la radioterapia, ad esempio, non sempre è raccomandabile praticare nuoto.
In generale, se si pratica sport durante la chemioterapia, bisognerebbe:
- accertarsi che il luogo in cui si pratica sia sicuro: ad esempio, è meglio evitare di fare passeggiate su strade sconnesse o irregolari, per evitare di cadere
- evitare gli sport di squadra e di contatto e luoghi troppo affollati se si è a rischio di infezioni
- praticare attività fisica insieme a qualcuno di fidato, che possa aiutarci in caso di problemi, come giramenti di testa o stanchezza improvvisa
- fare pause frequenti
- variare il tipo di esercizi, prevedendo anche dello stretching
- se si è stati fermi a lungo, iniziare gradualmente
Continuare a praticare attività fisica anche dopo la fine delle cure è infine fondamentale per un recupero più rapido, oltre a ridurre la possibilità di recidive, così come è fondamentale continuare ad avere uno stile di vita attivo e sano dopo la guarigione.
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