Settembre è un secondo capodanno: dopo le lunghe vacanze estive riprendono le attività scolastiche e inizia di nuovo la routine che accompagnerà grandi e piccini fino alla prossima estate. Per gli adulti il rientro dalle ferie può essere traumatico, ma anche i bambini possono soffrire il ritorno ad abitudini regolate e l’inizio della scuola. L’Istituto Superiore di Sanità, a tal proposito, ha pubblicato una serie di consigli per renderlo più semplice. Dagli orari del sonno all’alimentazione, le parole chiave sono gradualità, entusiasmo e flessibilità.
Ritmi regolari
Le lunghe vacanze scolastiche, che possono porre problemi organizzativi ai genitori che non dispongono di tre mesi di ferie, sono da sempre amate dai più piccoli. Una maggiore libertà, il tempo trascorso all’aria aperta, i nuovi amici e le nuove esperienze arricchiscono e sono fondamentali per staccare e riprendere a settembre con ancora più energia.
Le vacanze estive sono però sinonimo, per bambini e adolescenti, anche di ritmi più rilassati e a volte sregolati: si va a letto e ci si sveglia più tardi e anche gli orari dei pasti possono essere sfasati rispetto a quelli del periodo scolastico.
L’Istituto Superiore di Sanità raccomanda un giusto numero di ore di sonno:
- dalle 9 alle 11 ore per bambini e ragazzini fra i 6 e i 13 anni;
- dalle 8 alle 10 ore di sonno per ragazzi fra i 14 e i 17 anni.
Se in estate è frequente che i più giovani dormano fino a tardi la mattina, con il rientro a scuola questo non è più possibile. Per far sì che arrivino dietro i banchi riposati e quindi concentrati per affrontare le attività scolastiche, è bene ritornare a svegliarsi in orari più mattinieri gradualmente. Già con l’inizio di settembre si può iniziare a farli andare a letto e svegliarli prima, anticipando la sveglia di 15-20 minuti ogni giorno.
Un corretto numero di ore di sonno è infatti fondamentale non solo per recuperare le energie spese durante la giornata e per restare concentrati a scuola, ma anche per la memoria: durante le preziose ore notturne il cervello non è infatti inerte, ma fissa le informazioni acquisite durante il giorno. Un sonno adeguato serve anche a regolare le emozioni e gli impulsi. Un cattivo riposo notturno sembra infatti legato a una maggiore possibilità di sviluppare dipendenze (dai social media, dai videogiochi, dal cibo).
Un passaggio fondamentale per garantire a bambini e ragazzi un buon sonno, oltre ad orari regolari, consiste nello stabilire regole sull’utilizzo dei dispositivi elettronici:
- non dovrebbero entrare nella camera da letto;
- andrebbero spenti almeno un’ora prima di dormire.
Per dare il buon esempio (e riposare meglio) sarebbe bene che anche i genitori seguissero le stesse regole concordate con i figli.
L’importanza di una corretta alimentazione
In estate l’alimentazione e gli orari dei pasti possono essere meno regolari, dato anche il minor appetito dei bambini nei mesi più caldi. Anche in questo caso sarebbe importante iniziare prima del rientro a scuola a recuperare le buone abitudini.
In particolare:
- consumare i pasti a orari regolari;
- non saltare mai la colazione;
- il pranzo dovrebbe essere il pasto più abbondante.
La colazione – per grandi e piccini – non andrebbe mai saltata, anche se, secondo il rapporto dell’HBSC Italia del 2022, ben il 26,8% dei ragazzi non fa mai colazione. Il primo pasto della giornata, però, è fondamentale da un punto di vista metabolico, perché interrompe il digiuno notturno (il più lungo) e fornisce l’energia per affrontare la giornata scolastica attenti e concentrati.
Ogni cultura e ogni famiglia ha la propria colazione “tipo” e, purché venga consumata dopo la sveglia e nel contesto di una dieta equilibrata, può essere composta dagli alimenti che più si preferiscono. Non devono però mai mancare i cereali (ad esempio il pane), che forniscono energia a lento rilascio da spendere nelle ore successive.
Il pranzo, come abbiamo accennato, dovrebbe essere il pasto centrale per orario e per quantità – anche se spesso l’abitudine (scorretta) è quella di consumare una cena più abbondante, anche perché per molti è il momento in cui tutta la famiglia si ritrova a casa.
Se colazione, pranzo e cena non vanno mai saltati, gli spuntini a metà mattina e pomeriggio non sono obbligatori, ma molto utili per non arrivare ai pasti principali troppo affamati. Andrebbe però evitato di mettere nello zaino di scuola merendine confezionate, ultraprocessate e ricche di zuccheri e grassi, preferendo invece un frutto di stagione. Per i bambini e i ragazzi che si fermano a pranzare a scuola, niente paura: le mense scolastiche seguono delle linee guida ministeriali e forniscono quindi pasti completi ed equilibrati.
Concentrarsi sulle nuove opportunità
L’atteggiamento dei genitori nei confronti del rientro è fondamentale anche per i figli: è inutile soffermarsi sulla fine delle vacanze e farsi prendere dallo sconforto per il riprendere di tutti gli impegni. Molto meglio sottolineare come il rientro porti con sé nuove opportunità e vecchi amici salutati all’inizio dell’estate. Bambini e ragazzi possono vivere con ansia il ritorno ai loro doveri di studenti, soprattutto se si trovano a passare da un ordine di scuola all’altro. La crescita li pone di fronte a nuove sfide e a molti cambiamenti (anche fisici) che possono spaventarli e farli sentire inadeguati.
Per questo è importante che in famiglia ci sia condivisione e comunicazione. Le paure dei figli vanno tenute in considerazione anche quando agli adulti non sembrano così insuperabili, facendo passare il messaggio che i “grandi” li capiscono e sono lì per supportarli.
Scegliere l’occorrente per il rientro e preparare insieme lo zaino per il primo giorno di scuola può essere un modo per tenere sotto controllo la loro ansia. Incoraggiare bambini e ragazzi a occuparsi in prima persona del materiale necessario per la scuola sviluppa invece la loro autonomia e il loro senso di responsabilità. Se da un lato sono in corso sperimentazioni per una scuola senza zaino, dall’altro per molti, soprattutto per i più piccoli, lo zaino è un vero e proprio fardello. Oltre a scegliere uno zaino adeguato, della giusta dimensione e con bretelle imbottite, la SIPPS (Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale) raccomanda che sia il più leggero possibile e che il contenuto sia bilanciato, con i libri più pesanti collocati vicino alla schiena.
Il rientro a scuola può essere anche il momento giusto per osservare eventuali problematiche. Se notiamo che il bambino strizza gli occhi per vedere da lontano potrebbe essere necessaria una visita oculistica, ad esempio.
Già in estate, magari durante lo svolgimento dei compiti estivi, i bambini andrebbero poi stimolati ad assumere una postura corretta, con la schiena dritta e appoggiata allo schienale della sedia. Dovrà essere mantenuta anche a scuola e aiuterà ad evitare mal di schiena e problematiche anche da grandi. Infine, se in estate con i campi estivi e la bella stagione è più semplice avere una vita attiva, con l’arrivo dell’autunno e delle molte ore passate seduti al banco è importante continuare a praticare sport. Oltre ai benefici fisici, i più giovani potranno trovarvi motivazione e nuovi amici.
Oltre a ristabilire i ritmi quotidiani, gli ultimi giorni delle vacanze possono essere anche una buona occasione per fare quelle attività che i più piccoli amano e per le quali durante l’inverno ci saranno meno tempo e occasioni, per un rientro senza stress e pieni di energia.
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