Perché in estate i bambini mangiano meno?

Il caldo, le vacanze, una routine diversa: può capitare, soprattutto ai più piccoli, di mangiare meno. Ma nella maggior parte dei casi non c’è da preoccuparsi, vediamo perché

bambini estate mangiano meno

Sommario
    Tempo di lettura Tempo di lettura terminato
    0
    Time

    È successo a tutti di essere sgridati da piccoli perché inappetenti, soprattutto d’estate. Ma forse qualcuno si ricorda anche che in estate il cibo era l’ultimo dei pensieri, fra il caldo e i mille giochi da fare. Quando però sono i propri figli a rifiutare il pranzo, la merenda o la cena, la preoccupazione sembra essere inevitabile.

    Bambini inappetenti in estate: perché?

    L’estate, si sa, è un periodo particolare, diverso da tutto il resto dell’anno. Cambiano gli orari, le abitudini, e non è raro che ci si sposti per periodi più o meno lunghi.

    Serve quindi, sia per i grandi che per i più piccoli, un po’ di tempo per abituarsi a una nuova routine: una routine “da vacanza”. Anche per questo i genitori non si devono preoccupare se notano un calo dell’appetito nei propri figli, perché probabilmente sarà solo una fase passeggera di adeguamento.

    Inoltre, una maggior fatica a sedersi a tavola con temperature più alte si può riscontrare anche negli stessi adulti. Questo perché l’organismo ha un meccanismo di autoregolazione.

    L’inappetenza è quindi dovuta alla necessità di un apporto calorico minore in estate, al fine di mantenere la temperatura costante. Nei bambini questo meccanismo è ancor più efficace, e infatti il loro corpo comprende meglio di quello degli adulti le sue reali esigenze.

    Riassumendo, se in estate i bambini mangiano meno del solito, nella maggior parte dei casi è inutile preoccuparsi. Si tratta di un calo fisiologico dell’appetito, dovuto principalmente a:

    • il cambio della propria routine
    • il caldo, soprattutto se arriva all’improvviso

    Cosa fare se i propri figli non mangiano?

    In estate non preoccuparsi per un calo fisiologico, e quindi naturale, dell’appetito è la prima regola per i genitori. Ma, anche in caso di caldo molto intenso, è necessario che i più piccoli ricevano il giusto apporto di nutrienti.

    È un falso mito quello per cui i bambini più mangiano più crescono: ognuno ha i propri ritmi; compito dei genitori è assicurare ai figli una dieta sana ed equilibrata, in tutte le stagioni dell’anno.

    Cosa proporre allora ai bambini, recalcitranti di fronte alla prospettiva di stare seduti composti a mangiare invece di correre a giocare? Cosa portare in tavola per invogliarli a mangiare?

    Alcune indicazioni da seguire sono:

    • proporre al bambino cibi freschi e di stagione, da consumare anche in insalate di riso o patate per renderli più appetibili, visto che spesso i più piccoli non sono grandi amanti delle verdure
    • fare pasti leggeri, con particolare attenzione alla colazione, che non va mai saltata
    • preferire il pesce, o le uova, alla carne
    • latte o yogurt vanno benissimo per la colazione o la merenda, sono freschi e ricchi di calcio
    • far bere al bambino molta acqua
    • proporre succhi di frutta senza zuccheri
    • via libera al gelato! Insieme a sorbetti e ghiaccioli, una volta ogni tanto possono essere proposti al bambino come merenda rinfrescante. Un’alternativa più sana potrebbero essere frullati di frutta fresca
    • coinvolgerlo nella preparazione dei pasti: portare in tavola qualcosa che hanno contribuito a cucinare li invoglierà anche a mangiare
    • cercare di ricreare una sorta di routine, benché diversa da quella “invernale”

    Ma l’indicazione più importante, quasi un imperativo, è non angosciarsi. I bambini sanno capire le esigenze del loro corpo, e non devono mangiare per i genitori, ma secondo il loro senso di fame.

    Inoltre, preoccuparsi eccessivamente e far ricadere quest’ansia sui bambini non aiuterà a risolvere il problema. Al contrario, potrebbe avere una ricaduta negativa.

    Cosa non fare quando i bambini rifiutano il cibo

    Come abbiamo già detto, accanirsi per ottenere che i bambini mangino non porta a niente, o almeno, non al risultato sperato.

    Sono quindi comportamenti da evitare:

    • usare il cibo come ricatto
    • arrabbiarsi per la sua inappetenza
    • insistere o forzare il bambino a mangiare
    • essere accondiscendenti verso bevande dolci e frizzanti
    • far mangiare cibi non sani (come le merendine confezionate) purché mangino qualcosa. Di solito infatti sono cibi che non danno nessun apporto nutritivo

    Sottolineiamo come usare il cibo come ricatto, per punire o premiare i bambini, così come arrabbiarsi, potrebbe causare un rapporto malsano con il cibo stesso, con conseguenze ben peggiori di quelle di un pasto saltato.

    Sedersi a tavola con la propria famiglia non sarebbe più vissuto come un momento di condivisione, ma come una situazione stressante. Anche per i bambini, infatti, molte paure ed emozioni si possono manifestare attraverso il loro rapporto con il cibo.

    Infine, a tavola, soprattutto se i bambini sono inappetenti, è bene evitare di portare troppi cibi fritti, grassi o elaborati. Non sono cibi salutari e andrebbero sempre consumati con parsimonia, e, diciamoci la verità: spesso in estate nemmeno gli adulti hanno voglia di mangiare (e anche di cucinare) polpette fritte o paste al forno!

    Quando preoccuparsi

    Spesso quando i bambini mangiano meno in estate non è niente di grave, se non un fisiologico aggiustamento rispetto al clima e alla routine diversi.

    Se però il bambino continua a mostrarsi inappetente e a rifiutare il cibo per un periodo prolungato di tempo, è giusto rivolgersi al proprio pediatra, così come se notiamo una perdita consistente di peso o altri sintomi (come febbre o vomito).

    Infatti, dietro l’inappetenza possono nascondersi anche condizioni più preoccupanti, come:

    Infine, a volte si riscontra inappetenza nei bambini in concomitanza di un evento o di un periodo stressante della loro vita, come possono essere la nascita di un fratellino o una sorellina o un trasloco. In questi casi l’origine dell’inappetenza è un disagio psichico che andrà capito per creare un ambiente nuovamente sereno per i piccoli.

    Fonti

    AmicoPediatra
    Mamme.it
    MammeOggi
    PianetaMamma
    PianetaMamma
    Uppa
    P. Bollo, Si mangia! Errori da evitare e trucchi da utilizzare per farli mangiare sani e contenti, Tea Edizioni, 2012
    M. Bottiani, P. Pace, E io non mangio!, Red Edizioni, 2014
    P. Pace, Clinica psicoanalitica dei disturbi alimentari in età pediatrica, Mondadori, 2009

    Lascia il tuo commento

    Non verrà mostrata nei commenti
    A Good Magazine - Newsletter
    è il contenuto che ti fa bene! Resta aggiornato sulle malattie digitali