Si pensa spesso che il pesce rosso sia l’animale meno impegnativo di cui prendersi cura. È qui che commettiamo il primo errore. Il pesce rosso, così come tutti i nostri amici animali, richiede la stessa cura e attenzione per poter vivere sereno e felice all’interno del suo acquario. Per questo non è da sottovalutare quando il pesce rosso presenta delle macchie nere sulla testa e sul resto del corpo. Cosa significano? Cerchiamo di scoprirlo.
Non c’è solo Boris: i diversi tipi di pesce rosso
Quando ci immaginiamo il classico pesce rosso, è difficile non pensare a Boris: piccolo, dalle scaglie rossicce e dentro la sua boccia di vetro. Ma non c’è soltanto questa tipologia di pesce. Ne esistono tante razze diverse, distinte in numerose varietà e caratterizzate da forme, colori e dimensioni ben precise. Inoltre il nostro amico squamoso può assumere diverse colorazioni che vanno dal giallo, al rosso, all’arancio, al bianco, all’argento, al marrone e al nero.
Ma se il pesce rosso comincia a presentare una serie di macchie nere sul dorso e sulla testa, forse allora non si tratta di una tipologia diversa di pesce, ma di una vera e propria malattia.
Il mio pesce rosso ha le macchie nere: cosa succede?
Spesso si dice “sano come un pesce”, ma non è sempre così. Anche i pesci si possono ammalare e proprio perché sono creature fragili è necessario prestare particolare attenzione alla loro cura. Se l’acquario in cui vivono è in ottime condizione, il pesce rosso vive molto più a lungo. La durata media della vita di un pesce rosso in una vasca di piccole dimensioni è di solito di 2 o 3 anni, mentre in acquari più grandi e monitorati costantemente si può arrivare anche a 15 anni di vita.
Il nostro pesce rosso vive quindi tranquillo dentro la sua acqua ma all’improvviso comincia a sviluppare una serie di chiazze nere sul corpo e sulla testa. Da cosa dipendono? Da moltissimi fattori. Le macchie nere sono sintomo di un cambiamento naturale nella pigmentazione delle scaglie, della testa o delle pinne e sono al pari della guarigione di una ferita recente. Ad esempio, se si verifica un aumento di ammoniaca nell’acqua, le ustioni sul pesce guariscono lasciando delle cicatrici nere, ma spariscono dopo poco.
Talvolta invece le cause per le macchie nere sul pesce rosso sono legate alla sistemazione dell’acquario. Se l’acquario si trova in un ambiente buio o ha un fondale molto scuro e roccioso, sul corpo del pesce iniziano a sviluppare una serie di macchie nere dovute alla produzione di melanina da parte delle melanofore, ovvero le cellule della pelle dei pesci. In questo caso basterà spostare l’acquario del pesce e cercare una postazione molto più luminosa.
Insomma, il pesce presenta macchie nere soltanto quando c’è qualcosa che non va nel suo ambiente. Non appena avremo compreso la causa, queste macchie spariranno, ma se si ripresentano in modo ciclico o permanente, allora si tratta di una malattia che ha colpito il pesce.
Malattia dei punti neri
Si tratta di una patologia poco frequente negli acquari; si presenta soprattutto nei pesci che vivono negli stagni o nei laghi all’aperto. Questa malattia viene infatti trasmessa ai pesci rossi dalle feci degli uccelli, che contengono un parassita pericoloso per la loro pelle. In casi ancora più rari, la malattia dei punti neri viene trasmessa dalle lumache che vivono nell’acquario, portatrici dello stesso parassita. Non appena iniziano a comparire queste macchie nere sulla pelle del pesce, è bene togliere tutte le lumache dall’acquario e ripulirlo con attenzione.
Infezioni micotiche
La comparsa di macchie nere sul pesce rosso è un sintomo riconducibile ad alcuni funghi che hanno colpito l’animale e c’è l’alta probabilità che esso muoia. Quando vediamo che il pesce è affaticato, non mangia e si strofina contro le pareti dell’acquario per lenire il prurito, è il caso di correre subito ai ripari con medicinali specifici. Di solito questi funghi sono dovuti alle cattive condizioni dell’acqua in cui il pesce vive. La pulizia costante dell’acquario può essere un ottimo modo per prevenire l’insorgenza di questa infezione.
Malattia del cotone
Il nome di questa patologia non è scelto a caso, ma è legato al modo particolare con cui si presenta: un velo cotonoso compare sulle squame del pesce. Ciò è dovuto alle colonie di batteri che si nutrono delle sue carni, portandolo lentamente alla morte. Non appena si nota la presenza di macchie nere sul dorso e un comportamento anomalo nel pesce (non mangia, è affaticato e nuota sempre sul fondo), è bene prendere subito provvedimenti. Le cause principali di questa patologia sono dovute all’intrusione di un nuovo batterio nell’acquario e proveniente dall’esterno. La prima cosa da fare è convertire subito i valori dell’acqua: la temperatura deve scendere e il pH deve toccare almeno il 7,5, così come l’ossigenazione deve essere al massimo per impedire un ulteriore affaticamento del pesce. L’utilizzo di farmaci e medicinali consigliati dal veterinario è essenziale per la ripresa completa della salute del pesce.
Intossicazione da nitriti, nitrati e ammoniaca
Quando notiamo la comparsa di macchie nere sulle squame o sulla testa del pesce rosso e vediamo che non respira bene o è nervoso, una delle cause più comuni è l’intossicazione da nitriti, nitrati e ammoniaca. Di solito è dovuto alla sovrappopolazione dell’acquario, a un filtro che non è stato cambiato, alla sporcizia o all’assenza di piante a decorare la vasca. Per fortuna non è una malattia mortale per il pesce: basterà pulire l’acquario, cambiare il filtro e assicurarsi che l’animale viva in acque sempre pulite.
La giusta cura del pesce rosso
Abbiamo sempre visto i pesci rossi abitare dentro piccole bocce di vetro, ma non è quello l’ambiente più adatto a loro. Quando adottiamo un cane o un gatto, ci assicuriamo che abbiano lo spazio adatto. Lo stesso vale per un pesciolino: se vogliamo che il nostro piccolo amico nuoti sereno, un acquario di dimensioni più grandi è la casa ideale per il pesce rosso. La scelta della vasca è molto importante perché andrà a determinare la salute dell’animale: uno spazio più grande fornisce molto più ossigeno e gli permette di nuotare libero e felice. La temperatura dell’acqua deve essere stabile, perciò è assolutamente da evitare l’esposizione diretta della vasca alla luce solare. Un terzo dell’acqua deve essere sostituito almeno ogni 3 o 4 settimane, lasciandola a riposo per 3 o 4 giorni così che il cloro possa evaporare. Un ambiente sano e su misura farà molta differenza nella vita del nostro amico e gli garantirà una vita lunga.
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