Secondo la saggezza popolare, il mondo si divide in “calorosi”, che hanno sempre caldo e se ne vanno in giro con vestiti leggeri anche in inverno, e “freddolosi”, che hanno sempre freddo e si portano dietro la sciarpa anche ad agosto. La percezione della temperatura sicuramente è molto soggettiva e dipende da molte variabili, ma è anche una naturale reazione del corpo in determinate condizioni di salute: quando sta fronteggiando un’infezione, ad esempio, ma anche in caso di cattiva circolazione. Temperature troppo rigide in luoghi di solito miti possono poi avere delle conseguenze sull’organismo, soprattutto in caso di patologie croniche e pregresse. Quando preoccuparsi se si ha sempre freddo? E come proteggersi dalle temperature invernali?
Le cause del freddo
Perché proviamo freddo? E perché alcune persone hanno freddo anche quando non sembra ragionevolmente possibile?
In generale, la sensazione di freddo corrisponde a livello dell’organismo a una ridotta portata vascolare superficiale, con lo scopo di mantenere prima di tutto “al caldo” gli organi interni. È un processo del tutto normale in inverno, funzionale al mantenimento dell’equilibrio fra temperatura esterna e interna, ma se non ha un motivo evidente è bene porre attenzione ad eventuali altri sintomi e in caso rivolgersi a un medico.
Il freddo infatti può essere un sintomo di problematiche di salute che vanno da una banale influenza, quando i brividi di freddo indicano un innalzamento della temperatura del corpo oltre i 37,5° circa, a condizioni più complesse, come:
- anemia: il numero ridotto di globuli rossi che caratterizza questa condizione fa sì che anche la circolazione sia rallentata; spesso in questo caso il freddo si presenta insieme a debolezza, affaticamento e a carenza di ferro. Può essere anche una condizione temporanea dovuta ad esempio a un ciclo mestruale particolarmente abbondante o a una gravidanza
- disfunzioni alla tiroide: quando questa ghiandola endocrina situata fra laringe e trachea produce una quantità insufficiente di ormone tiroideo – condizione detta ipotiroidismo – si può verificare una maggiore sensibilità al freddo, insieme a gonfiore e spossatezza
- ipotensione arteriosa, ovvero la cosiddetta pressione bassa, che può causare anche giramenti di testa e mancamenti
- cardiopatie, ovvero tutte quelle patologie che riguardano il cuore
- cattiva circolazione, dovuta ad alterazioni dei tessuti che causano un ridotto apporto di ossigeno
- malattia di Raynaud: se si soffre di questa condizione si osserverà come, a seguito di un forte stress, una forte emozione o uno sbalzo di temperatura, le estremità diventino fredde e spesso anche intorpidite. Questa condizione si caratterizza infatti per una vasocostrizione delle estremità; a volte può insorgere anche in seguito ad altre patologie, come la sindrome del tunnel carpale, l’artrite reumatoide o l’aterosclerosi e si parla quindi di Raynaud secondario
- insonnia: il sonno è fondamentale per la regolazione della temperatura interna del corpo, e se non si dorme a sufficienza il ritmo circadiano (ovvero l’alternanza sonno-veglia) viene alterato e il nostro corpo letteralmente si confonde
- forte dimagrimento: il grasso è utilizzato sotto forma di energia (le calorie); se l’introito di calorie diminuisce sensibilmente, le riserve di grasso vengono consumate e il metabolismo diventa più lento, non riuscendo più a regolare la temperatura in maniera efficace. L’eccessivo freddo è per questo anche un sintomo dei disturbi del comportamento alimentare
- attacchi di ansia o di panico: in questo caso la sensazione di freddo è passeggera, e spesso si presenta insieme a sudore e brividi; l’organismo infatti reagisce come se si trovasse di fronte a una minaccia
- l’utilizzo di alcuni farmaci, ad esempio quelli contro l’ipertensione arteriosa
- l’abitudine al fumo: il fumo restringe i vasi sanguigni, andando a peggiorare la circolazione corporea, con una conseguente sensazione di freddo
Quali sintomi accompagnano il freddo
Il freddo spesso non è l’unica sensazione sgradevole nei casi che abbiamo appena visto. I sintomi che si presentano insieme a questo possono accendere un campanello di allarme e dare indicazioni al medico sulla loro eventuale causa e su quella del freddo eccessivo.
Possono verificarsi:
- cambiamento del colore della pelle: ad esempio, in caso di cattiva circolazione le mani non solo potrebbero essere fredde, ma le prime falangi potrebbero diventare bianche
- crampi alle articolazioni e ai muscoli
- dolori muscolari, soprattutto agli arti inferiori
- stanchezza eccessiva
Soprattutto se il freddo si manifesta in modo continuo, anche senza trovare ragione nelle condizioni climatiche, e con altri sintomi, è importante rivolgersi al proprio medico, che valuterà quali accertamenti fare.
Conseguenze del freddo
Un’ipersensibilità al freddo può indicare qualche problema di salute, ma anche il freddo per sé può avere conseguenze negative sull’organismo, soprattutto nelle persone più fragili.
Intanto, come spesso accade, se l’abbassamento delle temperature coincide con il picco stagionale del virus influenzale, questo potrebbe inasprire la gravità dei sintomi. Inoltre potrebbero crearsi dei geloni sulle mani o sui piedi, delle reazioni cutanee agli sbalzi di temperatura, non gravi ma molto fastidiose.
Nei casi di freddo più intenso possono verificarsi anche ipotermia (ovvero un abbassamento eccessivo della temperatura corporea) o addirittura congelamento.
Aumenta inoltre il rischio di infezioni, ed è anche per questo che spesso il picco dei casi di influenza si ha proprio quando inizia l’inverno. Per le persone che soffrono di cardiopatie o malattie cardiovascolari, respiratorie o osteo-articolari ci potrebbe essere anche un aggravamento dei sintomi.
Come proteggersi dal freddo
Il primo passo da fare se si ha sempre freddo è quello di regolare la temperatura della propria casa (che dovrebbe essere fra i 18 e i 22°C) e vestirsi in modo adeguato, sia in casa, sia soprattutto fuori.
Vestirsi a strati è un consiglio sempre valido, ed è molto utile farlo soprattutto quando si deve passare da un ambiente esterno a uno chiuso e riscaldato, ad esempio andando a lavoro in ufficio: così il corpo resterà al caldo durante il tragitto ma, una volta al chiuso, potrete togliere un po’ di strati e non soffrire, al contrario, il caldo.
È altrettanto importante che l’ultimo strato (giacca e scarpe) sia impermeabile, ma per proteggersi non bastano: bisognerà indossare anche sciarpa, cappello ed eventualmente guanti.
Anche l’alimentazione può darci una mano contro il freddo: saranno da preferire piatti sani e nutrienti, cucinati con prodotti di stagione.
Particolare attenzione andrà posta poi nei confronti delle categorie più a rischio, come:
- neonati e anziani: i primi hanno un sistema termoregolatore ancora immaturo, mentre nei secondi potrebbe non essere più efficiente
- lavoratori all’aperto
- senza fissa dimora
- persone con disturbi psichiatrici o neurologici, che potrebbero non essere in grado di manifestare il loro disagio in caso di temperature troppo rigide
La sensazione di freddo, soprattutto se persistente, non deve essere quindi sottovalutata, tenendo in considerazione anche i cambiamenti climatici in atto, che ci espongono a eventi atmosferici sempre più estremi, sia in estate che in inverno.
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