Termosifoni efficienti: come risparmiare e combattere il freddo.

Caro gas e bollette che si innalzano rischiano di influire pesantemente sui bilanci familiari. Come risparmiare sul riscaldamento senza soffrire il freddo?

Termosifone

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    Con il caro bolletta, ormai sulla bocca di tutti, i termosifoni stanno diventando oggetto di numerosi pensieri e timori per il loro consumo che potrebbe gravare enormemente sul portafoglio di ognuno di noi. In inverno, riscaldare la casa ha comunque da sempre un costo molto alto, si calcola che il suo costo incida in media per oltre il 50% sul consumo energetico annuo. Il gas si è sempre mantenuto su un costo che non supera i 30€ per MWh, ma nel mese di agosto 2022, quando si è registrato il picco del suo costo, il prezzo ha addirittura superato i 300€/MWh, trascinandosi dietro anche il prezzo all’ingrosso dell’elettricità, poiché gran parte della produzione elettrica italiana (il 40%) avviene ancora tramite gas utilizzato nelle centrali turbogas. Tra i motivi di questi aumenti (magari non esaustivi) che ormai sembrano assodati, possiamo considerare:

    • Primo tra tutti l’attuale conflitto in Ucraina: una parte considerevole della produzione russa di petrolio alimenta il settore dei nostri trasporti. Si confida in una rapido “cessate il fuoco” ma, nonostante ciò, è alto il rischio che la Russia venga espulsa dallo SWIFT (il sistema di pagamenti internazionali) o che avvenga una riduzione del flusso di gas russo verso l’Europa a causa del peggioramento degli eventi bellici; 
    • Il prezzo delle materie prime e dell’anidride carbonica è aumentato notevolmente: si stima che la bolletta elettrica per una famiglia tipo, tra il 1°Aprile 2021 e il 31 marzo 2022 sia arrivata a circa 823€, con un incremento di circa 334€ l’anno
    • Lo squilibrio della domanda-offerta causato dal Lockdown della prima pandemia da Covid-19 che ha fatto calare repentinamente la domanda; 
    • Le condizioni meteo dello scorso inverno: essendo stato molto rigido c’è stato il ricorso a riserve strategiche di gas, che in questo senso lo ha fatto aumentare molto di prezzo.

    Ma, un alto consumo energetico nella propria abitazione può non essere solo dovuto a questi fattori, ma anche ad un utilizzo errato dei termosifoni, che può, non solo compromettere la loro efficienza e quindi riscaldare male gli ambienti, ma anche farci spendere molto di più. Quali sono quindi le giuste norme da seguire per non avere più paura dell’arrivo della bolletta e non battere i denti per tutto l’inverno?

    Pulizia e manutenzione di termosifoni e caldaia

    Quando nei termosifoni c’è presenza di bolle d’aria (create dagli sbalzi di temperatura al passaggio dalla stagione estiva a quella invernale) la circolazione dell’acqua calda all’interno del termosifone viene naturalmente ostacolata. Il nostro impianto quindi risulterà parzialmente freddo anche se la caldaia è accesa. Bisogna quindi accertarsi che il termosifone sia pulito, libero dal calcare, facendolo sfiatare e spurgare. Sembra complicato a dirsi ma in realtà è molto semplice a farsi: non avrai bisogno infatti di un tecnico specializzato per questo tipo di manovra, ed è consigliabile farlo almeno due volte all’anno. Stesso discorso vale per la caldaia, la cui pulizia e manutenzione però è necessariamente dipendente da un tecnico. Se verrà pulita una volta all’anno sarà possibile ottenere un risparmio sul consumo energetico tra l’8 e il 12%. Qualora la tua caldaia sia vecchia e obsoleta sarà opportuno investire in un nuovo impianto. Nonostante la spesa sia alta verrà sicuramente subito ricompensata con una bolletta inferiore rispetto alla precedente.

    Come far sfiatare i termosifoni? 

    Far sfiatare i termosifoni è una mossa semplice e che potrà aiutarti a tenerli puliti senza dover chiamare un tecnico specializzato. Per farli sfiatare ti occorrerà: una chiave per radiatore, un secchio e un panno. Prima di cominciare, se i termosifoni sono già accesi, assicurati che siano freddi e che l’impianto sia spento. Posiziona poi la chiave per il radiatore nella valvola di sfogo e ruota di tre quarti, con cautela, per aprirla. La valvola è solitamente posta nella parte superiore del radiatore, la riconoscerai per la presenza di un piccolo foro rotondo. A questo punto posiziona il secchio sotto la valvola e utilizza il panno per proteggere il muro dagli schizzi d’acqua. Girata la valvola sentirai un sibilo e l’acqua comincerà ad uscire dal termosifone. Fai uscire parte dell’acqua dal radiatore (un mezzo bicchiere circa), gira di nuovo la valvola, senza forzarla, in senso orario per chiuderla. A questo punto potrai accendere il riscaldamento, controlla che funzioni tutti correttamente e che il calore si propaghi in maniera omogenea.

    Mantenere le giuste temperature

    Sembra banale ma a volte, per la smania di riscaldare gli ambienti al più presto, alziamo il riscaldamento a temperature troppo elevate, che non sono neanche ottimali per la nostra salute. La temperatura ideale per stare bene dovrebbe aggirarsi tra i 18 e i 20°, inoltre, un solo grado in più della temperatura aumenta i consumi di combustibile del 7/8%. Sia che si abbia un riscaldamento autonomo sia centralizzato è possibile regolare la temperatura tramite le manopole oppure acquistando ed installando le valvole termostatiche. In questo modo sarà possibile diminuire o alzare la temperatura, oppure cessarla nelle stanze che non vengono utilizzate e che quindi rappresentano uno spreco di gas.

    Non coprire il termosifone con ingombri inutili

    Mobiletti a incasso, copritermosifoni, persino le tende o la biancheria ad asciugare possono creare un ostacolo all’emissione di calore del termosifone. Non solo l’aria non è libera di circolare ma molto spesso accade che, per l’abitudine di mettere ad asciugare i vestiti bagnati, si rischia di abbassare la temperatura del metallo causando un aumento di consumo e riversando umidità nella stanza e rovinando gli abiti.

    Non prolungare il consumo nelle ore notturne

    Non è necessario tenere il termosifone acceso di notte e di giorno, soprattutto se si vive in una casa ben coibentata, con buoni infissi e pochi spifferi non sarà affatto necessario tenere acceso il termosifone tutta la notte. Solitamente infatti le strutture riescono a mantenere il calore accumulato nelle ore giornaliere anche nelle ore di spegnimento. Esiste poi un tempo massimo di accensione consentito per legge: sono minimo 2 e massimo 5 le ore che bastano a riscaldare una casa anche in pieno inverno. Questo il piano del governo italiano per limitare la corsa al prezzo del gas, che divide l’Italia in sei zone climatiche. Domotica, assistenti digitali oppure banalissimi timer, sono strumenti perfetti per ottimizzare il tempo di accensione dei termosifoni in casa senza dover fare il conto con bollette alle stelle.

    Chiudere le finestre durante la notte

    Quando il freddo si fa davvero sentire bisognerebbe chiudere sempre finestre e tapparelle durante l’orario notturno. Se si dispone di tende pesanti ancor meglio: aiuterà a non far disperdere calore nella stanza.

    Pannello termoriflettente per caloriferi

    In molte abitazioni i termosifoni sono collocati nelle nicchie in corrispondenza delle finestre, dove solitamente la parete è molto più sottile, è soggetta alle temperature esterne e quindi il calore si disperde molto facilmente. In questo caso è possibile acquistare i cosiddetti “fogli” o pannelli termoriflettenti in negozi specializzati o online. Con questi pannelli il termosifone è isolato dal muro, il calore sarà trattenuto all’interno della stanza e verrà irradiato anche quando l’impianto sarà spento. Installando questi pannelli, secondo alcune fonti sembra sia possibile che la dispersione di calore si riduca del 50%.

    Acciaio, alluminio o ghisa?

    I termosifoni possono presentarsi costituiti da tre tipi di materiali: ghisa, metallo o alluminio. Ma qual è la loro resa termica ed efficienza energetica?

    • I termosifoni in acciaio riscaldano abbastanza velocemente e quindi sono i più adatti per chi cerca un riscaldamento rapido degli ambienti, inoltre questo materiale mantiene il calore anche dopo lo spegnimento dell’impianto. Tuttavia sono i più costosi e non sono molto indicati da posizionare in spazi troppo ampi;
    • I termosifoni in alluminio riscaldano ancora più velocemente di quelli in acciaio sono più leggeri ed hanno un prezzo più contenuto rispetto quelli in acciaio. Richiedono una manutenzione più frequente; 
    • I termosifoni in ghisa sono i modelli più classici e quelli che ancora troviamo nelle case che non abbiano subito recenti ristrutturazioni. La sua inerzia termica è molto elevata, perciò si scalderà molto più lentamente rispetto ai due modelli precedenti. Nonostante ciò quello che può sembrare un difetto si rivela però un pregio al momento dello spegnimento, poiché con un riscaldamento in ghisa il calore durerà molto più a lungo nella stanza anche ad impianto spento. I termosifoni in ghisa però sono molto pesanti e complessi da installare.

    Buone abitudini per non avere freddo in casa in inverno

    Oltre ai termosifoni possiamo adottare regole e accorgimenti per mantenerci al caldo anche in pieno inverno:

    •  Evita gli sprechi d’acqua: imposta la temperatura della caldaia a 55 o 60°C per evitare la formazione di batteri e calcare e mantenere una situazione di comfort e calore in tutta la casa;
    • Non tenere tutte le porte e le finestre aperte: può causare grosse perdite di energia e dispersione di calore. Fai arieggiare le stanze almeno 10 minuti al giorno al mattino;
    • Copri eventuali spifferi di porte e finestre;
    • Non ostacolare con l’arredamento il calore irradiato dai termosifoni: elimina qualunque barriera che impedisca al calore di diffondersi;
    • Fai una diagnosi energetica della tua casa: se non sai qual è lo stato dell’isolamento termico e la reale efficienza degli impianti puoi contattare un tecnico per un check-up completo così da scoprire quali interventi realizzare e valutare il rapporto costi-benefici.

    Fonti

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