In data 26 gennaio 2022, attraverso comunicato stampa, AIFA annuncia l’introduzione della nota 100. Molto contenti AMD(Associazione Medici Diabetologi), SID (Società Italiana di Diabetologia), letteralmente “orgogliosi di essere stati sostenitori e coartefici“.
Nota 100: il contenuto
Con l’introduzione della Nota 100 un elevato numero di specialità medicinali, anche in associazione, potranno essere prescritte direttamente dal medico di medicina generale (MMG), oltre che da tutti gli specialisti del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Questo riguarda tre categorie di farmaci per il trattamento del diabete mellito di tipo 2, ovvero inibitori del SGLT2, agonisti recettoriali del GLP-1 e inibitori del DPP4. Questi medicinali, fino ad ora, non erano prescrivibili dal MMG, vero punto di riferimento di circa un terzo dei pazienti, che ci si affida in via esclusiva per la terapia. All’interno della nota sono descritti tutti i criteri per la prescrivibilità e la rimborsabilità da parte del SSN, lasciando alcune cose in mano solo agli specialisti “diabetologi”: questo è il caso della prescrizione delle associazioni precostituite o estemporanee tra farmaci in Nota, dove il MMG potrà effettuare la prescrizione mediante ricetta soltanto nel periodo di validità della scheda di prescrizione redatta dallo specialista diabetologo.
All’interno della nota si forniscono anche indicazioni preferenziali di utilizzo tra le tre categorie di farmaci sulla base delle caratteristiche del paziente, e in particolare in presenza di malattia cardiovascolare e malattia renale cronica (per i dettagli si rinvia al testo della Nota). Esse rappresentano importanti criticità di questa patologia, e recenti studi dimostrano che questi farmaci possono ridurre il rischio cardiovascolare (in particolare lo scompenso cardiaco, l’infarto del miocardio, l’ictus, ecc.) e rallentare la progressione della nefropatia.
Una nota frutto della cooperazione
La Nota 100, specifica AIFA, non si propone solo di definire la rimborsabilità dei farmaci. Essa è stata pensata come un documento di indirizzo che consenta di individuare la scelta terapeutica più appropriata per il singolo paziente, in rapporto alle sue caratteristiche, al quadro clinico generale e ai fattori di rischio che presenta. Questo è stato frutto di attenti approfondimenti, durati circa un anno, dove la Commissione Tecnico-Scientifica (CTS) di AIFA, supportata dai dati forniti da AMD, SID e SIMG (Società Italiana di Medicina Generale), si è posta in piena condivisione.
Naturale l’entusiasmo delle parti sostenitrici, definendo la nota come “un grande risultato per AMD e SID, che hanno a lungo sostenuto le scelte e le indicazioni descritte e contribuito a validare, sulla base di solide evidenze scientifiche, i contenuti che sono alla base del nuovo provvedimento.
Il tutto fatto seguendo uno stretto iter di controllo: “Questi farmaci hanno tutti un eccellente profilo di sicurezza e tollerabilità, nonché di efficacia sul miglioramento del controllo metabolico”. Questo “sulla base di evidenze solide ed ormai incontrovertibili, che AMD e SID hanno contribuito a raccogliere e a portare all’attenzione dei decisori“.
Queste sono le parole estrapolate dalla conferenza stampa tenuta dalle associazioni stesse, nella data della pubblicazione della Nota 100 di AIFA.
Non di secondaria importanza, “la prescrivibilità anche da parte dei medici di famiglia, che avvicina ulteriormente le persone con diabete alle cure e all’assistenza: un indirizzo – quello della crescente prossimità – ampiamente condiviso ed ancor più necessario al tempo della pandemia”. Trova tutti d’accordo anche il fatto di lasciare la gestione dei casi più complessi alla competenza degli specialisti in diabetologia, come “non solo di un principio di cautela, ma anche di una giusta interazione fra i diversi livelli del Sistema“.
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