A Torino nasce una bambina affetta da Ectopia Cordis

Nonostante la rara malattia, una squadra di 40 professionisti ha regalato alla neonata una speranza di vita

A torino nasce una bimba con una rarissima malformazione congenita

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    Il momento della nascita di un figlio è comunemente considerato uno dei momenti più belli dell’esistenza umana, quello in cui due persone si trasformano da compagni, fidanzati, sposi, in genitori. 

    Una gioia indescrivibile che a volte è difficile credere che possa assumere il sapore amaro di una tragedia che solo la tenacia e la competenza dei medici può scongiurare.

    È il caso della neonata, affetta da Ectopia cordis e fatta miracolosamente nascere presso la struttura Città della Salute di Torino.

    La gravidanza aveva già superato di due settimane il tradizionale periodo di nove mesi quando l’equipe medica ha deciso di tentare l’impossibile. 

    I medici sono riusciti a estrarre dall’utero la sola testa (permettendo così alla bambina di ricevere l’ossigeno necessario) e a suturare la cute con cui hanno protetto cuore e fegato che, proprio per via della malattia, si trovano fuori dal torace. 

    COS’È L’ ECTOPIA CORDIS 

    L’ectopia cordis è una rara malformazione congenita la cui caratteristica è quella di un’anomala posizione del cuore. Ne esistono di due tipi:

    • una in cui il cuore sporge dal torace, uscendo dallo sterno
    • l’altra in cui il cuore è soggetto a destroposizione e a destrocardia (il cuore si trova nella parte destra del torace)

    Oltre che di un fenomeno raro dal punto di vista clinico, si tratta anche di una situazione che normalmente risulta essere fatale nei primi giorni di vita, eventualmente trattabile chirurgicamente solo attraverso un lungo e complesso intervento. 

    LA CITTÀ DELLA SALUTE TRA LE ECCELLENZE ITALIANE

    Nonostante le difficoltà i professionisti del centro medico della città della Mole non si sono lasciati scoraggiare. Oltre 40 di loro, provenienti da tre diversi Dipartimenti del Regina Margherita e Sant’Anna, hanno lavorato come un unico grande team, dando alla piccola nascitura una speranza di vita. 

    Un ulteriore intervento è stato infine fondamentale per rimuovere la massa tumorale, presente nella cavità orale, che le avrebbe impedito di respirare.

     

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