Le mamme in attesa di un bambino possono sviluppare il diabete gestazionale, una forma di diabete mellito.
Si tratta di una malattia caratterizzata da un’alterazione del metabolismo del glucosio. Interessa circa il 10-15 per cento delle gravidanze. Il problema, di solito, si risolve dopo il parto. Le donne che hanno avuto il diabete in gravidanza sono più a rischio di svilupparlo anche in una fase successiva della vita. Il diabete materno può avere conseguenze anche sulla vita del bambino.
Da adulto sarà più predisposto a sviluppare diabete, obesità e ipertensione. Può anche costituire un rischio per il feto compromettendo il suo corretto sviluppo.
Il diabete si può prevenire
Una mamma può sapere in anticipo se svilupperà il diabete durante la gravidanza.
Grazie al risultato di uno studio condotto presso il Weizmann Institute of Science e riportato sulla rivista Nature Medicine è stato sviluppato un algoritmo che predice il rischio per una donna in gravidanza, ma anche prima della gestazione, di ammalarsi di diabete materno. Analizzando i dati relativi a 450.000 gravidanze ed estraendo nove parametri di riferimento indicativi del rischio di diabete gestazionale, gli scienziati hanno elaborato un test da somministrare alle future mamme che può predire il rischio di soffrire della malattia. L’obiettivo è quello di prevenire la possibilità di contrarre il diabete seguendo percorsi personalizzati con attività fisica e dieta.
Come insorge il diabete materno
Il diabete gestazionale si sviluppa perché alcuni ormoni prodotti dalla placenta ostacolano l’azione dell’insulina, una sostanza sintetizzata dal pancreas che ha il compito di regolare la concentrazione di glucosio nel sangue.
Durante la gravidanza, il pancreas dovrebbe produrre più insulina. Se questo non accade, si alzano i valori della glicemia e quindi la concentrazione di glucosio nel sangue.
Il diabete gestazionale si manifesta con sintomi poco evidenti. Esistono dei fattori di rischio come l’obesità severa e la familiarità con un paziente diabetico che possono accrescere sensibilmente la probabilità di andare incontro a questa forma di diabete.
In genere, la diagnosi avviene fra la ventiquattresima e la trentaquattresima settimana di gestazione.
La diagnosi
La donna in gravidanza viene sottoposta alla misurazione della glicemia che si esegue con un prelievo di sangue. Si tratta di un esame gratuito che viene eseguito nel primo semestre. Si può parlare di diabete gestazionale se la glicemia è uguale o superiore a 92 mg/dl per ben due prelievi.
Anche se nel primo trimestre i valori sono nella norma, la situazione deve essere tenuta sotto controllo nelle fasi successive della gravidanza con un esame che misura la curva da carico di glucosio. Sei valori non sono nella norma, i controlli devono essere più frequenti per misurare l’accrescimento del feto e la quantità di liquido amniotico che tende ad aumentare.
La cura
Non esistono farmaci per curare il diabete gestazionale, ma sono necessari cambiamenti nello stile di vita.
Un dieta con alimenti a basso indice glicemico è il primo passo per tenere sotto controllo i valori.
Al regime alimentare deve essere associata una moderata attività fisica.
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