Firenze è il primo capoluogo a togliere l’Iva sugli assorbenti

La città toscana fa un passo avanti verso il riconoscimento dei prodotti igienico-sanitari femminili come beni di prima necessità

Firenze toglie iva sugli assorbenti

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    Una bella notizia per il nostro Paese. 21 farmacie comunali di Firenze, infatti, a partire dal 26 aprile 2021 venderanno i prodotti igienico-sanitari femminili senza l’aggravio del 22% di Iva. Un importante passo in avanti su un prodotto fondamentale come l’assorbente, frutto di una mozione presentata dalla consigliera PD Laura Sparavigna, finalmente diventata, pur se ancora a livello locale, realtà.

    Una misura, per ora, “a tempo” (resterà in vigore fino al 31 marzo 2022) ma che ci allinea con altri Paesi europei che, negli ultimi anni, hanno abbassato in maniera significativa le imposte sugli assorbenti.

    La situazione europea

    Da quando nel 2007 l’Unione Europea ha autorizzato gli Stati membri a mettere mano allo “tampon tax”, dei 28 totali, al 2019, in 13 avevano mantenuto identica l’IVA sugli assorbenti.

    La maglia nera era indossata dall’Ungheria (27% di IVA) mentre il Lussemburgo, quello con la tassazione più bassa tra i Paesi che non avevano fatto modifiche, si attestava al 17%. Tra i Paesi che invece avevano rivisto le cifre si segnalano certamente la Grecia (dal 24% al 13%) e l’Irlanda, arrivata dal 23% fino allo 0%.

    E l’Italia? In questo contesto non omogeneo in cui ogni Paese fa storia a sé (nel gennaio scorso la Germania è balzata dal 19% del 2019 all’attuale 7%) il caso fiorentino può davvero essere un apripista per una decisione nazionale.

    Laura Sparavigna (PD): ‘Firenze è la prima città metropolitana di Italia ad abolire l’IVA sui prodotti igienico sanitari femminili’

    È la stessa consigliera comunale Sparavigna, il 22 aprile, sul suo profilo social di Instagram ad annunciare, sorridendo, la notizia: ‘Da oggi nelle farmacie comunali del comune di Firenze, primo capoluogo in tutta Italia, gli assorbenti e tutti i prodotti igienico- sanitari femminili saranno venduti senza l’IVA, quindi un grande passo contro tampontax’

    Un risultato, riprendendo sempre le sue parole, giunto ‘dopo la votazione all’unanimità della mozione da me presentata, prima in Commissione ‘politiche Sociali’ e poi in Consiglio Comunale’, figlio di un ‘lavoro di squadra con il gruppo del Partito Democratico, il sindaco Dario Nardella e l’assessora all’Educazione e al Welfare del Comune di Firenze, Sara Funaro, e Benedetta Albanese’. Fondamentale, infine, la ‘campagna di raccolta firme promossa dall’associazione Onde Rosa, al lavoro sul territorio di GD Firenze Città e il lavoro all’università delle liste come CSX – Unifi’.

    ‘L’obiettivo – conclude Sparavigna – resta un intervento nazionale ma oggi la battaglia per l’equità economica e sociale fa un bel passo avanti!’

    Non solo assorbenti

    La battaglia vinta non riguarda, come evidenziato dalla stessa Sparavigna, soltanto gli assorbenti ma anche tutti i prodotti igienico-sanitari femminili che già, nel 2019, avevano subito una riduzione d’IVA al 5%. Si trattava però di solo prodotti biodegradabili e compostabili, ovvero appena lo 0,52% (restando agli assorbenti) di quelli venduti in italia.

    ‘Dal primo DDL di Giuseppe Civati’, sottolinea la Sparavigna in un successivo post del 23 aprile, ‘la battaglia è andata avanti grazia alla raccolta firme dell’associazione Onde Rosa e all’adesione di Coop’.

    ‘Il ciclo non è un lusso eppure in Italia l’IVA sugli assorbenti è al 22%: la tassazione prevista per i prodotti non di prima necessità (es: ostriche, sigarette), come se potessimo scegliere di avere o meno il ciclo’, chiosa infine la consigliera fiorentina. 

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