Lo sport, e il nuoto in particolare, migliorano la capacità cognitiva dei bambini

Il movimento è stato un tassello importante nell'evoluzione della nostra specie, per questo l'attività sportiva è un elemento positivo nello sviluppo delle facoltà cognitive dei bambini, soprattutto il nuoto. Vediamo perchè

sport migliora le capacità cognitive dei bambini

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    L’evoluzione motoria e quella cognitiva dell’essere umano sono avvenute in concomitanza, infatti quando gli esseri umani hanno iniziato a cacciare hanno anche cominciato a progettare strategie per abbattere la preda e quindi sviluppare percorsi cerebrali e cognitivi nuovi: in questo modo le aree dell’encefalo che governano l’attività motoria si sono sviluppate di pari passo con quelle relative allo sviluppo di schemi logici.
    Da questo spunto antropologico possiamo sottolineare quindi, l’importanza del condurre una vita caratterizzata, fra le altre cose anche dall’attività motoria, importante per il mantenimento della salute in età adulta e per un corretto sviluppo cognitivo e cerebrale nei bambini.

    Infanzia e attività fisica

    lo sviluppo del singolo individuo ricapitola quello avvenuto nella specie, soprattutto a livello embrionale, ma anche nell’età evolutiva; infatti i bambini mentre si muovono e fanno attività motoria creano interazioni neurali e quindi, sviluppano la loro capacità cognitiva.
    Un chiaro esempio è quello del linguaggio: per iniziare a parlare, i bambini ascoltano le parole e imitano i movimenti labiali, le elaborano a livello cognitivo e poi muovono i muscoli giusti per riprodurle.
    Gli studi affermano che i bambini che fanno almeno un’ora di attività fisica alla settimana, hanno risultati scolastici migliori dei loro coetanei sedentari: la ricerca scientifica ha sottolineato che l’ippocampo, l’area del cervello deputata alla memoria e all’apprendimento, risulta essere più voluminosa e sviluppata nei bambini che praticano sport, a causa di un effetto potenziante dell’attività motoria sulla crescita delle cellule a livello di questa zona cerebrale.
    Uno studio del 2014 dell’Università di Berna, ha portato avanti una ricerca in cui è stato dimostrato che l’attività sportiva nei bambini porta a un aumento delle funzioni esecutive, nell’abilità di eseguire compiti, nella fattispecie sono stati esaminati due gruppi di minori, uno di 51 individui, il gruppo sperimentale e uno di 53, facenti parte del gruppo di controllo: il gruppo sperimentale, a differenza del controllo, è stato sottoposto a venti minuti di attività fisica intensa; entrambi i gruppi sono stati sottoposti a un campionamento della saliva per esaminare la quantità di cortisolo, un ormone che viene liberato nei casi di stress psicofisico e ci fa rimanere attenti e in concentrazione. I risultati hanno dimostrato che il livello di cortisolo aumenta nei soggetti che sono stati sottoposti a attività motoria, permettendo a questi soggetti di raggiungere un livello di abilità esecutiva maggiore.
    Altri studi hanno invece dato come spiegazione della relazione tra sport e aumento delle facoltà cognitive, altri tipi di aspetti fisiologici, come il miglioramento della salute cardio-respiratoria o “cardio respiratory fintess – CRF”.

    A fine 2015, viene pubblicato su “Medicine & Science in Sport & Exercise. The official Journal of the American College of Sport Medicine” uno dei primi studi riguardo il rapporto tra attività sportiva e rendimento scolastico.

    Durante i tre anni di studio, sono state osservate frequenti e chiare correlazioni tra i rendimenti scolastici più alti e la capacità CRF (Cardio Respiratory Fitness) più forte.

    Ma non solo: chi all’inizio è stato classificato come basic, ad esempio, e ha lavorato per aumentare la propria CRF, ha allo stesso tempo migliorato il rendimento a scuola. È stato provato quindi questo concetto: maggiore è la capacità cardiorespiratoria e migliore è il rendimento a scuola.

    Il Cardio Respiratory Fitness ha portato numerosi e importantissimi benefici:

    • la capacità cardio-respiratoria è stata associata a migliore controllo cognitivo;
    • miglior plasticità cerebrale;
    • incremento della memoria;
    • favorisce lo sviluppo neurale;
    • aumenta la densità delle sinapsi tra neuroni;
    • favorisce l’irrorazione vascolare nella corteccia cerebrale;
    • recupera più in fretta risorse neurali collegate alla capacità di adattare lo sforzo all’obiettivo;
    • incrementa, nell’infanzia, la microstruttura delle fibre bianche cerebrali che rappresentano una via per migliorare le capacità cognitive e il rendimento accademico;
    • migliora la sintesi del fattore neurotrofico cerebrale (brain-derived neutrophic factor, BDNF) che è collegato col volume dell’ippocampo e, quindi, con lo sviluppo della memoria.

    I benefici dell’attività fisica aerobica

    Sempre con studi scientifici alla mano, questa volta possiamo annoverarne uno molto recente, di quest’anno, uscito l’11 Maggio 2021, in cui sono stati valutati i differenti livelli di benefici che i vari sport portano alla salute cognitiva dei bambini, cercando di differenziare soprattutto gli effetti diversi che ci sono tra sport aerobi e anaerobi.
    Innanzitutto facciamo un po’ di chiarezza; qual è la differenza tra uno sport aerobio e uno anaerobio?

    • L’attività fisica aerobia è caratterizzata da un uso preponderante da parte delle cellule muscolari del metabolismo di tipo ossidativo; per intenderci, viene generata energia a partire dalla distruzione dei legami chimici all’interno delle molecole nutrizionali usando l’ossigeno. Questo tipo di scelta energetica è tipica degli sport dove si fanno sforzi prolungati nel tempo
    • L’attività fisica anaerobia è invece caratterizzata da strategie energetiche diverse dalla respirazione ossigenica: al fine di rompere i legami chimici delle molecole vengono usate reazioni chimiche che non prevedono l’ossigeno, con un rendimento di energia minore, ma più veloce. Questo metabolismo è tipico degli sforzi brevi ma intensi.

    Lo studio in questione ha preso in esame 48 partecipanti compresi tra i 6 e i 12 anni a cui sono stati fatti eseguire compiti di logica in due condizioni diverse:

    • dopo aver eseguito 3 minuti di attività fisica: in un primo esperimento con attività aerobia (nuoto) e poi anaerobia (un percorso di cross-fit), in un secondo esperimento
    • dopo un periodo di riposo

    Nell’esperimento 1 il livello della performance logica è stato superiore rispetto a quello relativo all’esperimento 2, dimostrando che l’attività aerobia migliora maggiormente le capacità logico-cognitive rispetto a una non aerobia, infatti nell’esperimento 2 non ci sono state differenze rispetto alla risoluzione dell’esercizio di logica dopo il periodo di riposo.
    Grazie a questi risultati è possibile confermare che l’attività fisica aumenta la capacità cognitiva di un soggetto in età scolare, tuttavia sembra che questo sia applicabile solo agli sport di natura aerobia, come ad esempio, il nuoto.

     

    Fonti

     Allenare la forza nei giovani, di Antonio Urso. Perugia: Calzetti & Mariucci, 2020.

    Examining the Role of Physical Activity on Word Learning in School-Aged Children | Journal of Speech, Language, and Hearing Research (asha.org)

     

    Fonti

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