Tallonite cura: quali sono i sintomi e i rimedi?

Come prevenire e curare la tallonite

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    Temutissima da corridori e atleti, la tallonite è un disturbo molto fastidioso che, se trascurato, può comportare effetti nocivi anche seri in altre zone del corpo come bacino, colonna vertebrale e ginocchia. 

    Uno dei principali problemi di questa condizione dolorosa che colpisce la zona del tallone e del calcagno è che non sempre è facilmente riconoscibile, o meglio, può accadere che i sintomi iniziali vengano ignorati. 

    Vediamo allora quali sono i sintomi e le cause della tallonite per imparare a riconoscerla e quali rimedi è possibile adottare per curarla.

    Tallonite: che cos’è

    La tallonite, conosciuta anche più scientificamente come “fascite plantare” o “tallodinia”, è un’infiammazione della pianta del piede che coinvolge i tessuti connettivi che collegano il tallone alle dita dei piedi. 

    La tallonite può essere di 3 tipi: 

    • La tallonite infantile riguarda i bambini e i ragazzi tra gli 8 e i 15 anni, una fascia d’età in cui la rapida crescita del corpo, anche in condizioni normali, può provocare leggeri sbilanciamenti. In alcuni casi infatti la tibia può crescere più velocemente rispetto al muscolo tricipite, provocando una tensione di quest’ultimo che può essere la causa scatenante del disturbo.
    • La spina calcaneare riguarda un’irritazione della fascia plantare, che è in tensione a causa di un blocco del calcagno. La spina calcaneare si forma attraverso dei sali di calcio depositati dal corpo come reazione a questo fenomeno, e ciò provoca dolore a causa della forma appuntita dei sali di calcio, soprattutto se questi risiedono nei pressi di una fibra muscolare o nervosa che è più delicata e può infiammarsi facilmente).
    • La fascite plantare non è altro che una semplice infiammazione della pianta del piede, causata da uno scorretto processo di ammortizzamento del peso del nostro corpo durante il movimento (anche una semplice camminata).

    A seconda della gravità, può durare più o meno tempo. Normalmente l’infiammazione termina in una quindicina di giorni, ma in alcuni casi se non curata correttamente, può durare fino a due o tre mesi. 

    I sintomi e le cause della tallonite

    Riconoscere in tempo i sintomi e le cause della tallonite può sicuramente aiutare a sentir meno dolore nel tempo e a evitare che questo si acutizzi.

    I sintomi più comuni localizzati nella parte posteriore del piede sono: 

    • dolore prima leggero poi più acuto, 
    • sensazione di bruciore,
    • gonfiore leggero, percepibile. 

    Le cause di questa infiammazione solitamente sono:

    • Errato appoggio del piede: nella fase di deambulazione, è importante appoggiare correttamente tutta la pianta del piede.
    • Crescita metabolica: nei più giovani, un’accelerata nella crescita può dare problemi di tallonite a causa di un’infiammazione.
    • Scarpe: le calzature che indossiamo tutti i giorni possono fare la differenza. Scarpe piatte, soprattutto se portate a lungo, possono dare problemi di postura e creare dei seri problemi anche nel tempo.
    • Peso corporeo: il peso incide molto sulla salute delle ossa del nostro corpo.
    • Problemi di reumatismi o artrosi: specie in età più avanzata, la tallonite può essere il risultato di questi problemi agli arti.

    Se si ha il dubbio che si tratti di tallonite, si può effettuare una visita specialistica come radiografia, risonanza o eco per una diagnosi più precisa.

    Rimedi per la tallonite

    Curare la tallonite in realtà non è difficile, bastano piccoli accorgimenti. Prima di tutto, assicurati di calzare scarpe comode, possibilmente con un pò di tacco per essere rialzato, o utilizza dei plantari ortopedici come supporto aggiuntivo al piede. Questo ti permetterà di prevenire il ritorno della tallonite. Mantenere un peso corporeo adeguato, poi, ti permetterà di prevenire sia problemi di tallonite che di artrosi e molto altro. Mettiti a riposo: non sforzare i piedi più del dovuto, e nel frattempo metti del ghiaccio sulla parte interessata. Fai un pò di stretching: muovi in senso orario e poi antiorario il piede, utilizza anche delle fasce per muovere e stendere le articolazioni di tutta la gamba.

    Se il dolore è molto forte, puoi utilizzare – previo consiglio del medico – ibuprofene per ridurre l’infiammazione, e successivamente fare fisioterapia con esercizi specifici.

    In generale, il consiglio è quello di permettere al piede di assorbire il trauma e dimenticarlo, tramite il riposo e il passare del tempo. Nel caso in cui il dolore ritorna prepotentemente e la sola terapia del riposo non dovesse funzionare, si può procedere tramite onde d’urto, la radiofrequenza o la terapia laser, che tramite pulsazioni aiuta a ridurre il dolore.

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