Come si cura la tracheite?

La tracheite batterica è un’infezione potenzialmente letale che può essere curata con facilità se valutata e trattata correttamente. Vediamo come

Come curare la tracheite

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    La trachea è l’importante organo dell‘apparato respiratorio umano che, tra le sue importanti funzioni, assicura il passaggio del flusso d’aria da e verso i polmoni. Ma cosa succede se questo organo si ammala? 

    Tra le patologie che possono interessare la trachea la più diffusa è la tracheite batterica. Si tratta di un’infezione che causa tipicamente dispnea e stridore e, ostruendo le vie respiratorie, è potenzialmente letale. Per questo motivo è bene non sottovalutare l’infezione e, oltre a comprendere la sua natura, indagare i metodi corretti per curarla. 

    Cos’è la tracheite?

    La tracheite batterica, nota anche come groppa batterica o laringotracheobronchite, è un’infezione della trachea sottoglottica

    Questa infezione avviene quando i batteri opportunisti, ovvero gli agenti patogeni che la provocano, invadono la mucosa tracheale (rivestimento interno della trachea costituito da epitelio colonnare pseudostratificato) e stimolano le risposte infiammatorie locali e sistemiche. Le risposte locali nella mucosa tracheale, a loro volta, causano alcuni fattori (come edema, secrezioni mucopurulente dense, ulcerazioni e desquamazione della mucosa) che possono predisporre il paziente a restringimento sottoglottica, restringimento tracheale e/o ostruzione delle vie aeree. Questa condizione impedisce alla trachea di svolgere una delle sue funzioni principali, ovvero di garantire il passaggio del flusso d’aria da e verso i polmoni.

    Spesso si tratta di un’infezione batterica secondaria preceduta da un’infezione virale che colpisce per lo più i bambini. Infatti, nella maggior parte dei casi la tracheite batterica è causata dallo Staphylococcus aureus (Infezione da Stafilococco), un batterio che interessa prevalentemente i bambini. Oltre a ciò si pensa che la tracheite interessi maggiormente i più piccoli probabilmente perché la loro trachea è più piccola e si può ostruire con maggior facilità. Nel dettaglio, ogni anno si registra da da 0,1 a 1 caso/i ogni 100.000 bambini di tracheite batterica. Anche se questa si può presentare in qualsiasi fascia d’età, il picco di incidenza si registra tra i 3 e gli 8 anni. Inoltre questo tipo di infezione è più comune nei mesi autunnali e invernali quando si registrano le tipiche epidemie virali stagionali di influenza, parainfluenza e virus respiratorio sinciziale. 

    Come si manifesta? I sintomi della tracheite

    I sintomi variano in base alla gravità dell’infezione, tuttavia il più comune riguarda la presenza di segnali tipici dell’infezione virale del tratto respiratorio. Infatti i sintomi più comuni della tracheite batterica sono:

    • mal di gola, spesso associata alla sensazione di un corpo estraneo che punge in gola e frequente difficoltà a deglutire;
    • tosse insistente;
    • rumori respiratori, generati dalla parziale occlusione della trachea (rantoli, respiro sibilante e stridore respiratorio);
    • febbre;
    • rinorrea, ovvero naso che gocciola;
    • mal di testa;
    • dispnea, ossia difficoltà respiratoria;
    • senso di inappetenza.

    Normalmente la tracheite non rappresenta un pericolo per la salute dei soggetti affetti, tuttavia in alcuni casi è opportuno rivolgersi tempestivamente ad un medico per evitare lo sviluppo di complicanze più serie. Per esempio se l’infezione batterica interessa bambini molto piccoli, se la tosse insistente non cessa di esistere in seguito all’assunzione di farmaci o, ancora, se la terapia antibiotica precedentemente somministrata non ha sortito alcun effetto di riduzione o cessazione di sintomi. In questi casi appena elencati, si consiglia di rivolgersi al proprio medico curante, che provvederà a individuare la cura adeguata in base alla situazione personale del paziente.

    Da cosa deriva? Cause della tracheite

    Innanzitutto abbiamo definito la tracheite batterica come un’infezione secondaria perché spesso è preceduta da un’infezione virale delle vie respiratorie superiori. Infatti, in generale, si ipotizza che un’infezione virale delle vie respiratorie superiori possa favorire l’avvento di infezioni batteriche secondarie (come la tracheite batterica) e l’invasione delle vie aeree, con conseguente infiammazione. A tal proposito la tracheite batterica è spesso preceduta da alcuni virus, tra i più comuni implicati troviamo:

    • lo Staphylococcus aureus (Infezione da Stafilococco). Come già accennato, nella maggior parte dei casi la tracheite batterica è causata da questo batterio che colpisce prevalentemente i bambini e che è associato a tosse, difficoltà respiratorie, febbre alta e produzione di un rumore stridente mentre si respira;
    • l’influenza A e B (il tipo A è il più comune);
    • il virus respiratorio sinciziale (RSV);
    • il virus della parainfluenza;
    • il virus del morbillo;
    • l’enterovirus.

    Questi virus appena elencati provocano danni alla mucosa delle vie aeree attraverso una risposta immunitaria locale che predispone la trachea alla semina di batteri. 

    Come si cura? Rimedi della tracheite

    Come abbiamo avuto modo di comprendere, la tracheite batterica è una patologia pericolosa, in quanto potenzialmente letale. Tuttavia si tratta di una patologia facilmente curabile se valutata e trattata con sufficiente anticipo nel suo decorso.

    Per questi motivi, è importante individuare la patologia attraverso una diagnosi attenta. Inizialmente, l’individuo che presenta alcuni dei sintomi sopraelencati può recarsi dal medico o dal pediatra, il quale provvederà a raccogliere le informazioni utili attraverso un’anamnesi approfondita (raccolta dei sintomi, modi e tempi di comparsa, stato di salute generale, storia clinica). Spesso, per lo specialista questo passaggio risulta sufficiente per sospettare clinicamente la diagnosi di tracheite batterica che, successivamente, può essere confermata mediante laringoscopia diretta, che rivela la presenza di secrezioni purulente e infiammazione nell’area sottoglottica con membrane purulente, o mediante la RX laterale del collo, che mostra un restringimento sottoglottico che può essere irregolare in contrapposizione al restringimento simmetrico tipico della laringotracheobronchite acuta.

    Dopodiché, una volta accertata l’infezione della trachea, il medico provvede a indicare la cura adeguata che, per i casi più lievi, si sostanzia in una cura antibatterica rivolta a sradicare l’infezione mediante antibiotici specifici. Infatti, generalmente, questi farmaci risultano sufficienti per diminuire i sintomi dell’infezione, fino alla loro definitiva cessazione. La scelta degli antibiotici dipende non solo dalle condizioni fisiche del paziente, ma anche dalle cause che hanno comportato la comparsa dell’infezione batterica. A causa di ciò, la scelta della somministrazione degli antibiotici spetta al medico che, in quanto specialista, saprà individuare la cura adeguata.

    Mentre, per i casi più gravi di tracheite batterica in cui si registrano gravi difficoltà respiratorie, è necessario il ricovero ospedaliero per ricorrere all’intubazione endotracheale, eseguita da un medico esperto nella gestione delle vie aeree pediatriche. Questa risulta essere una soluzione efficace per fornire una protezione delle vie aeree e una ventilazione artificiale al paziente che registra difficoltà evidenti. L’intubazione può avvenire in due modalità: è orotracheale, se il tubo viene inserito attraverso la bocca del paziente, mentre è nasotracheale, se il tubo viene inserito attraverso il naso. Ovviamente si tratta di una manovra delicata che prevede che il calibro del tubo dipenda dalla dimensione della trachea dell’individuo, che varia sia in base al genere che nel caso di bambini.

    Per concludere

    Come abbiamo visto, la tracheite batterica è un’infezione della trachea. Si tratta di una condizione pericolosa poiché impedisce alla trachea di svolgere una delle sue funzioni principali, ovvero di garantire il passaggio del flusso d’aria da e verso i polmoni. 

    Questa patologia  colpisce prevalente i bambini ed è potenzialmente letale, ma al tempo stesso è facilmente curabile. Per questo è bene individuare l’infezione per tempo e curarla con l’aiuto di un parere medico-scientifico. 

    Nella maggior parte dei casi, la tracheite batterica è causata dall’infezione da Stafilococco e i sintomi più comuni sono quelli tipici di un’infezione che colpisce il tratto respiratorio, quindi: mal di gola, difficoltà a respirare e a deglutire, naso che cola, febbre e tosse. Appena sospettata l’infezione si consiglia di rivolgersi al medico, soprattutto in caso di bambini piccoli. Lo specialista individua la cura adeguata al paziente, somministrando ai casi più lievi una cura di antibiotici. Nei casi più gravi, questa potrebbe non risultare sufficiente, imponendo di ricorrere necessariamente ad un’incubazione endotracheale, che risolva la difficoltà di respirazione del paziente. 

     

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