Giochi educativi 0-12 mesi: quale scegliere per Natale?

Non solo semplici strumenti di svago, ma molto di più. Ecco quelli da scegliere per i bambini da 0 a 12 mesi (divise per fasce di apprendimento)

Giochi Natale 0 12 mesi

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    Il Natale porta puntualmente con sé la fatidica domanda “Cosa posso regalare?”: un dubbio che accomuna genitori, figli, amici, colleghi, mariti e mogli, diversi però per passioni, desideri e inclinazioni. Esigenze, anche. Soprattutto se i destinatari dei nostri regali natalizi saranno i bambini dagli 0 ai 12 mesi. Come districarsi tra le centinaia di proposte del mercato? Quali sono gli aspetti da valutare? Ve lo spieghiamo in quest’articolo.

    L’importanza del gioco

    Si fa presto a dire gioco. In realtà, esiste un mondo dietro questa parola. Tanto che ha affascinato schiere di illustri pensatori fin dall’antichità. Il primo a ritenere il gioco un’attività utile per lo sviluppo della personalità e l’allenamento della sfera cognitiva è stato Aristotele; c’è stato poi Fröbel, nell’Ottocento, considerato il padre della pedagogia e delle prime teorie sull’educazione nella prima infanzia; per arrivare, infine, alla ben nota Maria Montessori, tanto importante da aver dato origine a un approccio educativo che in suo onore porta il nome di Metodo Montessori, adottato in migliaia di scuole materne, elementari, medie e superiori in tutto il mondo. Qualsiasi fosse l’epoca, qualsiasi la disciplina, pensatori ed educatori sono comunque sempre stati concordi nel ritenere il gioco un’attività di vitale importanza per il bambino, fin dalla più tenera età, in quanto strumento fondamentale per un sano ed equilibrato sviluppo psicologico, motorio e cognitivo, nonché base per costruire la propria identità personale.

    Gioco: quali caratteristiche?

    Il gioco, soprattutto nei primi anni di vita, è caratterizzato dalla libertà. Il bambino infatti deve essere libero di scegliere se e quando giocare, perché qualunque imposizione toglierebbe la componente ludica, ovvero ciò che principalmente qualifica il gioco stesso. Man mano che i bimbi crescono, invece, ai giochi verranno attribuite funzioni diverse dal semplice divertire/provare benessere: quella sociale, ad esempio, individuando nel gioco uno strumento utile sia all’interazione con gli altri bambini sia alla gestione e al controllo delle emozioni (curiosità, frustrazione, sconfitta, soddisfazione). Essendo organizzato secondo delle regole, inoltre, il gioco diventa esercizio di obbedienza e rispetto, con risvolti positivi non solo sull’educazione, ma anche sul senso civico e sulla maturazione sociale. Si fa, infine, mezzo di comunicazione in famiglia per migliorare e/o consolidare il legame affettivo e diventa sana forma di competizione tra fratelli.

    Il gioco educativo: cos’è

    Tutti i giochi, quindi, sono giochi educativi? No, non lo sono. Per essere definitivi tali, devono avere contenuti educativi, appunto, presentati in maniera chiara ed essere esplicitamente progettati per trasmetterli e raggiungere, così, un preciso obiettivo di crescita. Quindi, in sintesi, un gioco è educativo quando non è semplice strumento di intrattenimento ma aiuta il bambino ad imparare qualcosa di nuovo con modalità differenti da quelle con cui tradizionalmente avviene l’apprendimento. Il gioco educativo trasmette stimoli che invogliano il bambino a scoprire e sperimentare attraverso, comunque, una forte ed immancabile componente ludica.

    Gioco educativo: come sceglierlo?

    Avrete sicuramente notato che i giocattoli, soprattutto quelli educativi, sono divisi in fasce d’età. Il motivo è presto spiegato: sono strumenti con obiettivi differenti di formazione e insegnamento e aiutano a sviluppare, per questo, determinate abilità, siano esse di tipo motorio (coordinazione) o intellettivo (memoria, associazione di idee). È questo, quindi, il principale criterio con cui scegliere un gioco: non deve essere né facile né difficile ma essere adatto all’età dei bambini a cui è rivolto perché stimoli, regole e metodi educativi risultino equilibrati e proporzionati.

    Giochi per neonati 0-3 mesi

    A quest’età, crescere significa scoprire: colori, sensazioni, suoni, tutto è nuovo. I giocattoli devono, pertanto, assecondare – e stimolare – queste quotidiane conquiste. Nel primo trimestre di vita, i bambini non hanno grandi abilità motorie pertanto i giochi devono puntare principalmente a stimolare i cinque sensi (colori per la vista, suoni per l’udito, materiali diversi per il tatto ecc…). In questi mesi, i giochi per neonato ideali sono:

    • Peluche rumorosi;
    • Carillon o giostrine musicali per culla e/o passeggino;
    • Libri di stoffa colorati;
    • Tappeti morbidi o sdraiette con arco giochi (anche) musicali;
    • Sonaglini.

    Giochi per neonati 4-6 mesi

    E’ il periodo della scoperta delle manine: il bambino comincia a toccare, afferrare, muovere gli oggetti… e soprattutto a metterli in bocca (potrebbero spuntare anche i primi dentini). In questi mesi, i giochi per neonato ideali sono:

    • Peluche
    • Giochi in gomma per il bagnetto
    • Anello per dentizione
    • Oltre, ovviamente, ai giochi indicati in precedenza nella categoria 0-3 mesi.

    Giochi per neonati 6-9 mesi

    E’ a quest’età che i bambini cominciano ad apprezzare realmente i giochi, a giocarci per davvero. E’ anche il periodo in cui riescono a stare seduti da soli e, alcuni, iniziano a gattonare. In questi mesi, i giochi per neonato ideali sono:

    • Giochi con attività multisensoriali
    • Palle e giochi che si muovono con suoni e rumori diversi
    • Libri morbidi o cartonati con figure
    • Marionette (da dito o da mano)
    • Oggetti che richiamano la quotidianità.

    Giochi per neonati 9-12 mesi

    E’ probabile che a quest’età i bambini sappiano sollevarsi in piedi da soli, aggrappandosi a qualche appoggio. In questi mesi, i giochi per neonato ideali sono:

    • Giochi cavalcabili;
    • Carrellini da spingere per imparare a camminare
    • Costruzioni (e tutti gli accessori connessi)
    • Libri sensoriali
    • Strumenti musicali.

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