Sangue dal naso nei bambini: quando preoccuparsi?

Tutte le possibili cause di epistassi nei più piccoli e cosa fare

sangue dal naso bambini

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    Il sangue dal naso nei bambini può fuoriuscire per molti motivi, destando preoccupazione nei genitori che non sempre riescono a capire l’origine precisa. Niente paura: non sempre è necessario preoccuparsi, ma è bene capire le possibili cause della fuoriuscita e capire cosa fare per fermarlo il prima possibile in modo sicuro. 

    Sangue dal naso nei bambini: tutte le possibili cause

    La perdita di sangue dal naso è anche detta “epistassi” e riguarda la fuoriuscita improvvisa senza aver subito un evidente trauma.

    Le cause più comuni possono essere:

    • Allergia: polline, animali, acari della polvere sono tutti agenti irritanti che possono alterare la sensibilità della mucosa nel naso
    • Raffreddore o influenza: il naso tappato e pieno di muco, con la necessità di soffiare spesso, può provocare fastidio alla mucosa
    • Contusione: spesso il sanguinamento improvviso può essere determinato da un trauma, anche se è passato un pò di tempo rispetto al momento dell’evento. Di solito, il sanguinamento è dovuto a una lesione dei vasi sanguigni, che si rimarginano in autonomia con il passare del tempo.
    • Eccessiva forza nel soffiarsi il naso: quante volte, anche per gioco, il tuo bambino mette troppa forza nel soffiare il naso? Questo può comportare la rottura dei capillari nel caso, portando a sanguinamento
    • Secchezza delle mucose: se all’interno delle narici entra aria fredda o secca, i vasi sanguigni tendono a rompersi
    • Dislivello: spesso, un cambiamento di altitudine non viene sopportato bene nei bambini, soprattutto se molto piccoli.
    • Emofilia: questa particolare malattia compromette la naturale coagulazione del sangue, portando al sanguinamento spontaneo
    • Oggetti o dita nel naso: piccoli giocattoli o unghiette inserite con forza e insistenza possono portare al sanguinamento
    • Adenoidite: è un’infiammazione molto comune nel periodo dell’infanzia, che riguarda le adenoidi. A volte, va di pari passo con tonsillite e otite, aggravando ancora di più lo stato di salute del bimbo.

    Tieni a mente che, trattandosi di bambini, si ha a che fare con un corpo sempre in crescita: i loro capillari, infatti, sono molto più fragili e in punti molto vascolarizzati (come il naso) può succedere più frequentemente di incappare in una innocua rottura di uno di questi.

    Questo fenomeno può accadere frequentemente anche durante il riposo notturno, soprattutto in alcuni casi:

    • Forte dilatazione di un alcune vene vicino la base del setto nasale
    • Vestibolite: un’infiammazione che crea delle croste di sangue, difficili da ignorare per il bambino perché creano pizzicore. Durante la notte, è più facile grattarsi senza rendersene conto e quindi perdere sangue copiosamente a causa della rottura delle croste.
    • Sbalzi di temperatura e qualità dell’aria: aria condizionata o termosifoni che rendono l’aria secca possono condizionare la pressione nei vasi, facilitando il sanguinamento dal naso. Questo può accadere più facilmente durante la notte, a causa dell’esposizione prolungata a tale temperatura in posizione supina.

    Sangue dal naso bambini: cosa fare (e non fare) per fermarlo

    La prima cosa da fare durante un fenomeno di epistassi in un bambino è cercare di tranquillizzarlo, per non spaventarlo ulteriormente più del dovuto e fargli capire che non sta accadendo una cosa pericolosa. Ricorda: i bambini per natura si fidano dell’adulto che si prende cura di loro, per questo sei il suo riferimento per risolvere i problemi che da soli non sanno risolvere o affrontare. Dal tuo comportamento determinerà anche la loro tranquillità.

    Poiché le narici dei bambini sono molto piccole, devi rimuovere i coaguli che si sono formati dicendo al bimbo di soffiare con forza, mentre tu fai pressione sulla parte anteriore del naso (fino a dove cominciano le ossa del naso). Se il piccolo sta perdendo sangue da una sola narice, puoi comprimere solo quella interessata lasciando l’altra libera per far prendere l’aria.

    Fai attenzione: evita di mettere sdraiato il bambino o tenergli il capo all’indietro, perché il sangue si rafferma all’interno delle cavità nasali non permettendo la normale respirazione.

    Mantieni la compressione per circa 5 minuti, in modo da arrestare la perdita, ma se vedi che il flusso è molto copioso puoi applicare del ghiaccio o un panno imbevuto di acqua fredda sulla fronte o sul naso per cercare di arrestare l’epistassi.

    Lavaggi nasali nei bambini in caso di sangue dal naso: sono utili?

    I lavaggi nasali possono essere molto utili in caso di congestione per migliorare il flusso respiratorio come i suffumigi, tuttavia, bisogna fare molta attenzione quando si esegue un lavaggio su un bimbo piccolo perché, come già detto, la loro struttura capillare è molto più delicata rispetto a un adulto.

    Per un lavaggio nasale corretto è consigliato l’utilizzo di soluzione salina specifica per bimbi, da applicare in entrambe le narici attraverso una siringa o uno spray con apposito applicatore. Tuttavia, i lavaggi nasali non sono indicati quando il bimbo ha il naso particolarmente ostruito o ha in corso una epistassi, perché il rischio è quello di irritare ancora di più le mucose e prolungare lo stato di infiammazione.

    Se hai bisogno di pulire il naso del tuo bambino dopo l’epistassi, utilizza una garza imbevuta di acqua ed esegui movimenti delicati, senza agire direttamente all’interno delle narici.

    Quando il sangue dal naso nei bambini deve preoccupare

    Solitamente, gli episodi di epistassi nei bambini sono quasi sempre situazioni circoscritte a momenti sporadici del quale non è importante preoccuparsi. Tuttavia, se la perdita di sangue nel naso nel bambino sembra frequente o molto copiosa, si consiglia di rivolgersi al proprio pediatra di riferimento per capire se è necessario approfondire con analisi mirate.

    Molto dipende dalla causa: quando si tratta di adenoidite, ad esempio – qualora l’epistassi si rivela frequente tanto da impedire il regolare svolgimento delle attività quotidiane del bimbo – si agisce tramite un semplice intervento chirurgico, il quale consiste nella rimozione totale delle adenoidi.

    Anche il fattore età è importante: sotto i 2-3 anni di età è sempre bene sentire il parere del medico esperto per capire se è il caso di preoccuparsi o si tratta di un semplice episodio temporaneo.

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