La vita è una figata. Bebe Vio ne è convinta e diffonde il suo messaggio: non smettete mai di sognare.
Classe 1997, la campionessa veneta paralimpica mondiale ed europea di fioretto individuale, è entrata nel cuore di tutti con il suo sorriso e la sua grinta. Bebe, pseudonimo di Beatrice Maria Adelaide Marzia, è la prima schermitrice disabile al mondo a gareggiare con quattro protesi artificiali.
La malattia
I suoi successi? Non sono solo sportivi. Il duello più importante è stato contro la malattia che le ha portato via gli arti, ma non la voglia di lottare. Era il 2008 quando a soli 11 anni, Bebe è stata colpita da una meningite fulminante.
Dopo giorni di febbre e l’acutizzarsi della cefalea, viene ricoverata nel reparto di terapia intensiva pediatrica dell’ospedale di Padova. Le sue condizioni erano disperate.
La diagnosi dei medici parlava chiaro: era stata colpita dal meningococco del gruppo C.
Cominciava così la lotta tra la vita e la morte: le emorragie interne costrinsero i medici ad amputarle braccia e gambe nel tentativo di salvarla. Dopo 104 giorni in ospedale, nonostante le tracce lasciate dalla malattia, Bebe era pronta a sfoderare di nuovo il fioretto. Per farlo aveva bisogno di protesi e di adattarsi alla sedia a rotelle.
Verso il podio
Comincia così l’ascesa verso l’oro. Dopo aver vinto tutte le gare che l’hanno portata a essere campionessa italiana assoluta nel 2013, è arrivato il titolo europeo assoluto paralimpico nel fioretto di categoria B individuale e a squadre e l’anno successivo quello mondiale Under-17 al campionato paralimpico di scherma in Polonia.
Una stoccata dopo l’altra, Bebe è riuscita a laurearsi campionessa mondiale paralimpica del fioretto nel 2015. Il 14 settembre del 2016 è arrivata la medaglia d’oro alla prova individuale dei XV Giochi Paralimpici di Rio de Janeiro, battendo in finale la cinese Zhou Jingjing. L’anno successivo ha conquistato il secondo titolo di campionessa mondiale paralimpica nel fioretto individuale. Nel 2018 ha vinto la medaglia d’oro agli Europei.
Spazio alla solidarietà
Campionessa nello sport, ma anche nel sociale. Oltre a sostenere con forza la battaglia a favore dei vaccini contro la meningite, posando, per esempio, per la campagna della fotografa Anne Geddes, ha dato vita, insieme alla sua famiglia nel 2009, all’associazione senza scopo di lucro Art4sport Onlus.
L’associazione promuove il miglioramento della qualità della vita dei bambini che hanno subito delle amputazioni attraverso l’attività sportiva; in questo modo vengono raccolti fondi preziosi da destinare all’acquisto di protesi. L’organizzazione è diventata un punto di riferimento per tutte le famiglie che vivono le stesse problematiche che ha affrontato Bebe.
Curiosità su Bebe
Per concludere, ecco alcune curiosità che riguardano la giovane atleta. Non solo sport: tra uno spritz con gli amici e una foto postata su Instagram (@bebe_vio) sono tante le soddisfazioni raggiunte.
Alcuni esempi? Nel 2017 ha condotto il programma su Rai1 ‘La vita è una figata’ e ha recitato come doppiatrice nel film ‘Gli incredibili 2’. È riuscita inoltre a farsi un selfie con Obama alla Casa Bianca. Nel 2015 ha pubblicato il libro edito da Rizzoli ‘Mi hanno regalato un sogno: la scherma, lo spritz e le Paralimpiadi’ con la prefazione di Jovanotti. Le è stata anche dedicata una Barbie, esemplare unico della Mattel. Il suo sogno nel cassetto? Quello di diventare un giorno presidente Coni.
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