Coronavirus, qual è la tua teoria del complotto preferita?

Grazie al Covid le teorie del complotto si sono moltiplicate, con grande dispiego di fantasia. Scopriamole insieme.

virus creato in laboratorio

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    Con l’avvento del Coronavirus, il diffondersi a macchia d’olio di teorie del complotto è stata una conseguenza quasi naturale. In questi mesi abbiamo assistito a un caleidoscopio di tesi surreali, spesso avveniristiche come i migliori romanzi di fantascienza, sempre divertenti nella loro imprevedibilità – un antidoto perverso, insomma, alla noia imposta dal lockdown.
    Riscopriamole insieme, dalle perle nascoste a quelle che hanno già fatto scuola. 

    Nuovi complotti e vecchie glorie

    Tra queste ultime si deve menzionare il complotto per il nuovo ordine mondiale, in gergo NWO (new world order): è la grande madre di tutte le teorie complottistiche, secondo cui il mondo sarebbe manovrato da una ristretta cerchia di oligarchi, legati all’ambiente dell’alta finanza. Una sorta di massoneria, quindi, ma su scala planetaria e di estrazione sceltissima, se è vero che tra gli esponenti di razza di questo circolo ci sarebbero i Rockfeller e i Rothshild. Ecco quindi che la pandemia sarebbe stata studiata a tavolino, allo scopo di indebolire i più e capovolgere lo scenario geopolitico: the all-seeing eye is watching tonight, cantava Madonna nella sua vecchia hit Illuminati. Torneremo a parlarne.

    Intanto facciamo un passo indietro, verso un’altra ipotesi non meno celebre – ossia che un uomo avrebbe mangiato un pipistrello, “assorbendo” il virus. Un banchetto inusuale, una specie di riproposizione moderna del mito di Batman, si dirà. In realtà la bufala nasce dal fatto che due coronavirus dei pipistrelli condividono l’88% della sequenza genetica con quella del “nostro” SARS-CoV2. Nonostante ciò è molto probabile, dice l’Istituto Superiore di Sanità, che a la trasmissione del virus non sia stata diretta, ma sia avvenuta attraverso un piccolo mammifero. Insomma, i presupposti per cancellare le cene a base di pipistrello dalle nostre menti c’erano tutte, ma un servizio del TgLeonardo ha mescolato di nuovo le carte.
    Si tratta di un vecchio reportage che raccontava del virus-chimera prodotto in laboratorio da un team cinese, combinando la proteina di un coronavirus dei pipistrelli con un virus della Sars. L’obiettivo del test, reso noto da Nature nel 2015, era capire come la proteina ShCo14 potesse infettare l’uomo; ci troviamo di fronte a una storia passata, riciclata dal New York Post lo scorso febbraio per insinuare che il virus sarebbe stato diffuso da qualche scienziato cinese, distratto o male intenzionato. Per fortuna, quattro giorni dopo dall’invettiva del New York Post, il New England Journal of Medicine ha dichiarato che il virus è di origine naturale. 

    Dalla bioarma al 5g

    Secondo altre tesi, non meno inverosimili, il Coronavirus sarebbe un’arma creata dalla Cina o dall’America per sbaragliare le potenze globali. Ad alimentare questa senz’altro fantasiosa teoria ha contribuito Defender Europe, l’esercitazione militare NATO che avrebbe visto la partecipazione di circa 20.000 soldati: una mossa vista da alcuni come un’invasione a stelle e strisce, non a caso contemporanea alla diffusione del virus. E invece è stata la pandemia a congelare Defender Europe, rinviato a data da destinarsi. Per fortuna ci è giunto in soccorso un altro grande evergreen: la tecnologia.

    Persino i più distratti, infatti, avranno sentito parlare dei fantomatici collegamenti tra il 5G e il Covid. Ma che cos’è, il pericolosissimo 5G? Nient’altro che un nuovo, più veloce standard per lo scambio di dati tra cellulari, reo di incrementare la diffusione del virus grazie alle sue letali antenne. L’Istituto Superiore di Sanità si è affrettato a pubblicare uno studio chiarificatore, e noialtri ci siamo rassegnati: l’effetto collaterale più grave del 5G, fino ad adesso sicuramente certo, sarà la moltiplicazione dei buongiornissimokaffé sulle chat familiari.
    Ed è qui che arrivano i droni. Anzi, per la precisione i nano-droni, telecomandati dalla Cia per diffondere il Covid: che sia un’invenzione dell’Intelligence americana oppure nata in laboratori canadesi – e rubata da diaboliche spie cinesi – il virus sarebbe una vera e propria bio-arma, finanziata segretamente da Bill Gates. Ecco, Bill Gates è il cattivo che non ci aspettavamo, ma che avrebbe avuto un’importanza cruciale: sarebbe stata la sua Fondazione a creare il brevetto, ci spiega il preparatissimo complottista Jordan Sather. Con buona pace dei 150 milioni donati per davvero dalla fondazione Gates all’OMS, allo scopo di fronteggiare l’emergenza. 

    Complotti spaziali

    Eppure neppure una personalità illustre come Gates può supplire alla sete di complotto. Ecco perché è spuntata anche la teoria che l’universo (con i suoi buchi neri, con i suoi mobili misteri) sarebbe la culla del Corona. Di più: stiamo attenti al Lux, l’Alieno Parassitante. Neanche Stephen King era stato così audace, quando scriveva di It e della sua origine mistica nel Macroverso. Questo Alieno Parassitante, in realtà multiforme, si nutrirebbe di gas ionizzato: alleato dei Sauroidi (?) della cintura di Orione, avrebbe creato l’umanità per manipolarla e “mangiarla” dall’interno. Sta di fatto che il Covid sarebbe l’ennesimo trucchetto del Lux per divorarci e distruggerci. E come tutte le avanguardie, anche gli alieni hanno il proprio profeta: Corrado Malanga

    Se non ne avete ancora sentito parlare ve ne parliamo noi: Malanga è il protagonista di una serie di video su Youtube, in cui afferma che il coronavirus “è stato creato dagli angloamericani e inglesi; è stato scaricato in Cina ed è un prodotto di laboratorio per fare determinate cose” (quali cose non è dato sapere). Ma soprattutto, Malanga è un ufologo, ed è stato ricercatore in chimica organica presso il dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell’Università degli Studi di Pisa: ha investigato il rapimento alieno, convinto che gli extraterrestri ricerchino l’immortalità attraverso l’anima dei rapiti. Ci ritorneremo, perché merita la giusta attenzione. A proposito di personaggi sui generis, un altro degno di nota è Shiva Ayyadurai, sedicente dottore e businessman di origini indiane trapiantato negli Usa, secondo cui il coronavirus sarebbe un’invenzione dei ‘”poteri forti”. Lo scopo? Obbligare l’intero mondo a vaccinarsi. 

    Insomma: paure vecchie e nuove, oscurantismi dell’altro ieri, spunti da romanzo d’appendice e guizzi pseudoscientifici – i recenti avvenimenti ci hanno regalato qualche emozione. Einstein diceva: “Solo due cose sono infinite, l’universo e la stupidità umana. Ma del primo non sono del tutto sicuro”. Forse ognuno di noi dovrebbe ricordare queste parole, prima di lasciare andare a briglia sciolta la fantasia. 

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