Capita che ci si senta un po’ giù di morale e che, navigando su Internet, appaiano annunci di questo tipo: “Pensi di essere depresso? Fai il test” oppure “Quanto sei depresso? Fai il test con il risultato immediato”. M sono realmente affidabili questi test? Non proprio! Vediamo di comprendere a fondo cosa si intende per disturbi depressivi, per capire poi quali sono le criticità di queste tipologie di test.
Depressione, cos’è?
Spesso questo termine viene usato con superficialità per indicare uno stato d’animo caratterizzato da un sentimento di tristezza momentanea. Quante volte, infatti, abbiamo sentito pronunciare la frase con tono esausto: “Oggi mi sento proprio depresso/a”. Ma no: non è corretta! Si tratta, infatti, di un uso inappropriato di un termine che, invece, indica un grave disturbo di salute. Vediamolo meglio. Come spiega William Coryell, Dottore di Medicina presso l’Università di Iowa, i disturbi depressivi sono caratterizzati da tristezza tanto grave o persistente da interferire con l’andamento delle giornate e, frequentemente, da diminuzione d’interesse o di piacere nelle attività. Il termine depressione è spesso utilizzato per riferirsi alla categoria generale, che racchiude al suo interno una varietà di disturbi depressivi, i più comuni sono: disturbo depressivo maggiore e disturbo depressivo persistente (distimia). Quindi, attenzione: non confondiamo questo disturbo con altri sentimenti! Come accennato precedentemente, la parola depressione è spesso utilizzata per descrivere l’umore scoraggiato che deriva da situazioni critiche e spiacevoli, o per indicare una tristezza profonda che emerge in seguito ad una perdita. In realtà i termini migliori per definire l’umore della persona descritta nelle righe precedenti sono demoralizzazione e lutto, le quali, a differenza della depressione, si presentano in questo modo:
- si verificano onde legate a pensieri o ricordi dell’evento incitante;
- si risolve quando il contesto o l’evento migliorano;
- può essere intervallato da periodi di emozioni positive;
- non si presentano sentimenti pervasivi di inutilità e disgusto di sé.
L’umore abbattuto di solito si manifesta in un periodo circoscritto che può durare per giorni o anche mesi, ma durante i quali i pensieri suicidari e la perdita dell’equilibrio risultano essere molto meno probabili, rispetto invece a quanto avviene nei disturbi depressivi. Ad ogni modo, riconoscere la depressione non è semplice, per questo ti vogliamo fornire alcuni accorgimenti per riconoscerla.
Alcuni accorgimenti per riconoscerla
Prima di addentrarci nella spiegazione dei test, è l’ora di un piccolo spoiler: i disturbi depressivi sono una seria patologia e per questo devono essere trattati da esperti! Il primo passo, però, è riconoscere la patologia, vediamo in che modo. A tal proposito, la Fondazione Umberto Veronesi ha individuato i sintomi per riconoscere la depressione. Occorre che almeno 5 dei seguenti sintomi siano stati contemporaneamente presenti per un periodo di 2 o più settimane e che rappresentino un cambiamento rispetto al precedente livello di funzionamento. Inoltre, almeno uno dei sintomi dev’essere costituito da un umore depresso o perdita di interesse o piacere. Vediamoli:
- umore depresso per la maggior parte del giorno, quasi ogni giorno;
- marcata diminuzione di interesse o piacere per tutte, o quasi tutte, le attività (anche in questo caso per tutta la durata del giorno o quasi tutta);
- significativa variazione di peso corporeo, sia di perdita che di aumento, oppure diminuzione o aumento dell’appetito;
- insonnia o ipersonnia quasi ogni giorno;
- agitazione o rallentamento psicomotorio;
- sentimenti di autosvalutazione oppure sentimenti eccessivi o inappropriati di colpa, che si presentano con frequenza;
- diminuzione della capacità di pensare o concentrarsi, o difficoltà a prendere decisioni;
- ricorrenti pensieri di morte, elaborazione di un piano specifico per commettere suicidio o tentatio di quest’ultimo.
Da quest’elenco, si comprende con estrema facilità come la depressione non sia un disturbo banale, ma una malattia a tutti gli effetti con sintomi reali che comportano un impatto drammatico sul quotidiano. Per questo motivo è importante capire se affetti o meno da questo disturbo e, nel caso, rivolgersi a uno specialista.
Test di depressione, come si presentano
Ed eccoci arrivati al cuore della questione: i famosi test fai da te che possiamo trovare online, per capire se affetti da disturbi depressivi o meno. Se non sai di cosa stiamo parlando non ti preoccupare, cercando su Google “test depressione online” appariranno numerosi esempi. Si tratta di test gratuiti che sottopongono all’individuo una serie di domande a risposta multipla, brevi e semplici, alle quali è possibile rispondere con delle opzioni predefinite come: “Sì, no”, oppure “Mai, Qualche volta, Spesso, Quasi sempre”. Tra queste domande troviamo ad esempio: “Sei triste e di malumore?”, “Ti senti scoraggiato”, o ancora “Hai perso peso?”. La durata di questi test è molto breve, infatti, basteranno pochi minuti per rispondere agli interrogativi e poi potrai conoscere l’esito del test. Su alcuni siti il risultato compare automaticamente alla fine del test mentre, in altri, l’esito viene inviato via mail, per cui occorre inserire il nominativo e la propria mail al momento finale del test. Facendo fede alla descrizione, questi test sembrerebbero innocui e utili. Ma, in realtà, non è così! Questi quiz presentano delle criticità da non sottovalutare, vediamole insieme nel prossimo paragrafo.
Perchè non sono affidabili: criticità
Per le ragioni sopra elencate, affidarsi a un professionista in caso di depressione risulta essere estremamente importante. Ma, il primo passo da compiere è riconoscere di avere un disturbo depressivo. Come lo si fa? Sicuramente non con i test! Ma perchè?
- I disturbi depressivi fanno parte di quelle malattie per cui l’autodiagnosi non è efficace. Questo perché, essendo la depressione un disturbo del sistema nervoso, si rischierebbe di essere influenzati dal nostro pensiero soggettivo, il quale non ci permetterebbe di compiere un’analisi veritiera delle nostre emozioni. Per esempio, leggendo il test fai da te, si rischierebbe di autoconvincersi di avere questo disturbo, scegliendo quindi le risposte che ci porteranno ad ottenere l’esito positivo. Oppure, in caso contrario, si potrebbe rifiutare questa patologia e rispondere alle domande per ottenere un risultato negativo ed autoconvincersi di stare bene, quando in realtà non è così. In entrambi i casi si va a compromettere l’esito del test in maniera quasi completamente inconscia e quindi non controllabile.
- Inoltre, sempre per quanto riguarda il momento iniziale di diagnosi, il test non è adatto perché non riesce a cogliere le sfumature che, invece, un dottore comprende durante un colloquio clinico. Le domande del test a risposta multipla non permettono alla persona di raccontarsi ed esauriscono il discorso in 2/4 risposte possibili e riduttive. Il medico, invece, sa che domande fare e in che momento, e indagherà il contesto di riferimento della persona, con la sensibilità che solo uno specialista può avere.
- Infatti, collegandosi al punto precedente, i test sono notevolmente superficiali e estremamente riduttivi: si tratta, infatti, di poche domande, brevi e dove non si dà spazio alla voce personale. Non c’è modo di spiegare la situazione personale, specificare le ragioni per cui ci si sente in un certo modo o si assume uno specifico pensiero. E, invece, sono proprio questi ultimi fattori che forniscono delle informazioni chiave durante un colloquio clinico.
- Altro problema: alcuni farmaci e alcune patologie, ad esempio determinati virus o malattie della tiroide, possono causare sintomi uguali a quelli della depressione. Il medico è in grado di capire di cosa si tratta nello specifico ed escludere queste possibilità, ma il test come fa a saperlo? Semplice, non può.
In altre parole, per quanto riguarda i disturbi depressivi, non esistono test diagnostici che siano più validi e affidabili rispetto alla sensibilità di uno specialista esperto.
La soluzione? Lo specialista
Quindi, arrivati alla fine del nostro viaggio, abbiamo compreso che per la diagnosi e per ottenere una cura adeguata la strada da percorrere è quella di rivolgersi a medici psichiatri che si occupino in maniera specifica di tale disturbo. Se credi di essere affetto da disturbi depressivi, ti consigliamo di leggere il paragrafo “Alcuni accorgimenti per riconoscere la depressione” e prendere tempo per riflettere. Se presenti almeno 5 caratteristiche sopra elencate per il tempo indicato, allora ti consigliamo caldamente di rivolgerti a uno specialista. Questo sarà in grado di fare una diagnosi attraverso uno o più colloqui clinici e, in seguito, di consigliare la cura adeguata al disturbo.
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