Cosa succede a noi stessi nelle nostre fantasie sessuali?
- Il 30% si cambia fisicamente: occhi, capelli e aspetti generali della propria fisicità (addominali, seno, forma fisica)
- Quasi la metà cambia il proprio comportamento: dominanti, sottomessi, maggior fluidità nel sesso (rapporti a tre, omosessuali, bondage e sadomaso)
- Il 10% degli intervistati non è presente nelle proprie fantasie sessuali
Ci siamo domandati: ma quando fantastichiamo eroticamente, noi siamo presenti nelle nostre fantasie sessuali? E abbiamo le stesse sembianze fisiche o ci cambiamo qualcosa? Facciamo le stesse cose che ci piacciono nella realtà o le modifichiamo fino ad arrivare a qualcosa di addirittura opposto a ciò che facciamo a letto?
Cos’è la fantasia sessuale?
La fantasia erotica, o sessuale, è un’immagine mentale o un pensiero immaginario che ci provoca un’eccitazione sessuale. Considerata ancora un tabù per la natura spesso trasgressiva, la fantasia erotica è in realtà qualcosa di universale ed estremamente normale, indipendentemente da generi e inclinazioni sessuali.
Il sondaggio: la parola a voi
200 persone (150 donne e 50 uomini), comprese tra i 18 e gli over 50 anni, hanno scelto liberamente di rispondere in modo anonimo al nostro sondaggio, mettendo a nudo (è proprio il caso di dirlo) le proprie fantasie più intime.
Siamo presenti nei nostri pensieri erotici?
Il 10% (per lo più donne) non è presente nelle proprie fantasie sessuali, o lo è raramente, mentre tra le persone che si vedono protagoniste durante le loro fantasie, il 70% lo fa pensandosi con le stesse sembianze fisiche della realtà; solo il 30% cambia qualcosa di se stesso e di se stessa.
Cosa cambiamo più frequentemente del nostro aspetto fisico quando fantastichiamo?
La maggior parte tende a mantenere le stesse sembianze fisiche, non cambiando praticamente niente di se stessi. 60 persone su 200, però, ci hanno rivelato che cambiano alcuni aspetti del proprio fisico.
Tra le risposte più frequenti ci sono il cambio di capelli, che, probabilmente, potrebbe identificare un distacco dalla fantasia sessuale e un modo per non identificarsi fino in fondo… un “sono io, ma non del tutto”! Può essere che chi ha risposto così abbia fantasie troppo spinte o disinibite e si “tutela” ai propri occhi. Addirittura qualcuno si cambia totalmente: “sapevo di essere io, ma non avevo il mio aspetto”. Mentre la maggior parte ha risposto che cambierebbe alcune parti della propria figura personale, come il seno, la fisicità (tonicità, addominali, l’essere in forma) o le dimensioni del pene, cioè aspetti di cui le persone non sono soddisfatte nella realtà: “mi immagino il seno più grande” oppure “qualche chilo in meno” o ancora “fisico più asciutto e scolpito”, “pelle perfetta e pose plastiche”.
E caratterialmente, siamo diversi?
Il 55% degli intervistati non cambia niente, mentre il 45% (quindi un numero abbastanza elevato) cambia qualcosa: il proprio atteggiamento e comportamento, l’età, il ruolo sessuale (se dominante o sottomesso). Durante le fantasie sessuali si vive una maggiore fluidità nel sesso, si parla di rapporti a tre, fantasie omosessuali, sadomaso o bondage, con atteggiamenti a volte più timidi e sottomessi, mentre per lo più si parla di comportamenti più sicuri, più aggressivi e spavaldi.
“Sono più disinibita”, “sono più aggressiva e impulsiva”, “mi immagino più sicuro di me e di quello che faccio”, sono alcuni dei commenti più gettonati; poi c’è anche chi inverte i ruoli, chi alterna da essere dominatrice a sottomessa (o dominatore e sottomesso, anche se è una tendenza più femminile), mentre c’è chi si immagina solo sottomess*: “Nella vita cerco di avere il controllo su tutto, mentre nelle mie fantasie vengo dominata”.
Quanto conta il comportamento che abbiamo nella vita quando fantastichiamo?
Immaginare “ménage à trois” con il proprio partner o persone differenti, pensare di essere dominati o essere dominanti o addirittura tendere “a immaginare cose che nella realtà non mi darebbero reale piacere, ma che anzi mi metterebbero a disagio” probabilmente è un modo di evadere da come siamo caratterialmente nella vita.
Non c’è una netta preponderanza o una regola, ma tendenzialmente chi ha risposto di essere una persona sensibile, calma e introversa si immagina come una persona più sicura di sé, dominante, “cattiva” (con probabili riferimenti al sadomaso), una persona con “la sicurezza e la spavalderia di chi sa di piacere, essere seducente a cui nessuno resiste”.
Condividere le fantasie sessuali: come si comportano gli uomini e le donne
Un dato che balza agli occhi è la quantità di risposte delle donne rispetto agli uomini: un po’ alterato dalla condivisione del sondaggio su alcuni gruppi Facebook prettamente femminili, risulta comunque molto (troppo) elevato lo scarto tra i due generi: solo il 25% degli intervistati è uomo. Possiamo a vederlo sotto un altro aspetto: mentre per gli uomini è “normale” condividere le proprie fantasie e i propri pensieri (negli spogliatoi o nelle uscite, dove i riferimenti sessuali ci sono spessissimo), per la donna è diverso, quindi rispondere al sondaggio anonimo è una sorta di “concessione” che hanno fatto a se stesse, parlando “liberamente” delle loro fantasie senza essere giudicate da nessuno.
Le fantasie rispecchiano i nostri desideri più nascosti, ma ancora oggi viviamo il piacere e l’erotismo con estrema categorizzazione, tendendo a incasellare noi stessi in modo troppo rigido: ad esempio, se abbiamo fantasie omosessuali, la conseguenza è sentirsi omosessuali oppure avere pensieri sadomasochisti allora fa di noi dei pervertiti (generalizzando, ovviamente, e prendendo spunto per questa riflessione proprio le risposte del sondaggio). Invece sarebbe fondamentale fare una sana informazione sui vari aspetti della sessualità e darci la possibilità di capire che non c’è niente di male ad avere fantasie erotiche, anche diverse dalla realtà, proprio perché sono momenti personali in cui ci divertiamo e sperimentiamo… ed è bellissimo così.
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