Come parlare di sesso ai figli?

Ecco quando e come parlare di sesso ai figli: cosa dire e cosa evitare

Parlare di sesso con i figli

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    Parlare di sesso ai propri figli può essere un argomento delicato e complesso per molti genitori. Tuttavia si tratta di un passo fondamentale per l’educazione sessuale dei bambini, i quali hanno bisogno di informazioni che li aiutino a comprendere i cambiamenti fisici e emotivi che avvengono nel loro corpo durante la crescita e a sviluppare una consapevolezza sana della sessualità

    In questo articolo scopriamo qual è il modo giusto di affrontare il discorso sul sesso con i propri figli, qual è l’eta appropriata per iniziare questa conversazione e come adattare il discorso a seconda dell’età dei bambini. Infine vediamo alcuni consigli sule pratiche da evitare. 

    Esiste un modo giusto parlare di sesso ai figli?

    La risposta è no, non esiste un modo corretto per parlare di sesso ai propri figli perché ogni famiglia ha il proprio contesto culturale di riferimento e i propri valori. 

    Tuttavia affrontare il fatidico discorso richiede delicatezza e preparazione da parte dei genitori, i quali devono dimostrare:

    • apertura e ascolto: in questo senso il genitore deve mostrarsi aperto al dialogo con il proprio figlio, in maniera da non destare disagio o paura di un giudizio. Per raggiungere questa posizione, il genitore deve essere disponibile all’ascolto, così da poter cogliere le esigenze e le perplessità del proprio bambino; instaurando un dialogo continuo e costruttivo;
    • informazioni accurate relative alla sessualità: a tal proposito è necessario che il genitore fornisca al proprio figlio informazioni concrete e soprattutto affidabili per quanto riguarda il sesso. Come vedremo, questo è un punto fondamentale, senza il quale risulta impossibile educare correttamente il bambino;
    • rispetto della privacy: è importante che il genitore sappia riconoscere e rispettare la privacy del figlio, soprattutto per quanto riguarda il tema della sessualità, che potrebbe imbarazzare il figlio.

    Qual è l’età giusta per parlare di sesso ai figli?

    Anche in questo caso non c’è una risposta universale poiché l’età giusta per parlare di sesso ai propri figli dipende dalla curiosità del bambino stesso.

    Tuttavia appena il bambino si interessa alle parti intime del proprio corpo, scoprendo le differenze esistenti tra maschio e femmina, si consiglia di accompagnare il piccolo in questa nuova consapevolezza, rispondendo con chiarezza e sincerità alle sue curiosità.

    Nel dettaglio, il dialogo sulla sessualità può essere affrontato fin dall’età dell’infanzia. Infatti, come vedremo, fin dai primi anni di vita è possibile introdurre i concetti di base sulla privacy e sul rispetto del corpo. 

    Inoltre, affinché il sesso venga considerato come un aspetto naturale della nostra vita, è necessario che il genitore parli di questo tema con semplicità e naturalezza.

    Come parlare di sesso ai figli a seconda dell’età

    Per parlare di sesso ai propri figli è bene che il genitore si documenti precedentemente su come condurre la conversazione poiché ogni fase della crescita dei figli richiede un approccio diverso al tema della sessualità:

    Bambini piccoli dai 2 anni

    Nei primi anni di vita è normale che i bambini inizino a sviluppare una curiosità nei confronti del proprio corpo e dei temi della sessualità riguardo alla differenza dei sessi.

    Per essere educativi è necessario utilizzare un linguaggio concreto, semplice e chiaro, che risponde alle potenziali domande del bambino in maniera diretta. Per esempio, quando il genitore si rivolge al bambino parlando dei genitali, può utilizzare la terminologia corretta di “pene” e “vagina”, senza trovare nomignoli di fantasia, che finirebbero per confondere il piccolo. Questo aiuta la costruzione di un dialogo naturale e aperto. 

    Inoltre è possibile spiegare che è normale essere curiosi nei confronti dei propri genitali, ma che non tutti i momenti sono adatti per toccare le proprie parti intime. 

    Bambini di 3-4 anni

    Verso i 3-4 anni è possibile rispondere alla grande domanda: “Da dove vengono i bambini?”

    Anche in questo caso abbandoniamo le narrazioni fantasiose: basta cicogne e cavoli! Per spiegare al proprio figlio come vengono concepiti i bambini è necessario rispondere alla domanda con sincerità. Ovviamente, per i bambini di 3-4 anni si tratta di spiegazioni vere ma essenziali. Per esempio possiamo spiegare che quando un piccolo uovo nella pancia della mamma si incontra con un semino del papà, piano piano cresce un piccolo bebè nella mamma. 

    Bambini di 5-6 anni

    A partire dai 5-6 anni di età possiamo cominciare a spiegare più dettagli sulla pratica del sesso, ovviamente sempre utilizzando parole che i bambini possano comprendere con facilità.

    Per esempio, se un bambino di 5-6 anni mostra curiosità sul sesso, possiamo dirgli che quando due adulti stanno bene insieme possono decidere di avere un rapporto sessuale, spiegando poi l’atto in sé. 

    Sebbene possa sembrare molto dettagliata, questa spiegazione aiuterà il bambino a non vivere il sesso come un tabù e a normalizzare la sua curiosità. A tal proposito, è bene parlare di sesso ai figli in maniera aperta e priva di giudizi, così che i bambini, una volta  cresciuti, possano vivere il sesso con naturalezza e consapevolezza e sopratutto si sentano liberi di rivolgersi agli adulti in caso di dubbi (senza timore di essere giudicati).

    Bambini intorno ai 10 anni

    Già verso gli 8-9 anni possiamo spiegare al bambino più dettagli sui rapporti sessuali, così da renderlo consapevole del funzionamento dei rapporti umani. 

    Quando il bambino ha acquisito informazioni e ha compreso da dove provengono i figli, è importante che il bambino di 10 anni sappia che esistono malattie sessualmente trasmissibili, da cui è possibile proteggersi grazie a alcuni metodi contraccettivi (che, allo stesso tempo proteggono anche da gravidanze indesiderate).

    Inoltre a quest’età è importante che i bambini sappiamo che stanno per attraversare una fase di cambiamenti, in cui i loro corpi piano piano diventano più “adulti”. Questo passo è importante per far sviluppare al bambino piena consapevolezza del proprio corpo.

    Adolescenti

    L’educazione sessuale degli adolescenti è molto più complessa rispetto a quelli dei bambini piccoli, principalmente per due motivi:

    • innanzitutto, durante la fase adolescenziale, i ragazzi ricevono molte informazioni relative al mondo del sesso da fonti diverse, come per esempio dalla televisione, dalle serie tv, dalle riviste online, ma anche di loro amici;
    • in secondo luogo, gli adolescenti attraversano la fase dello sviluppo della loro sessualità, di cui parlavamo nel paragrafo precedente. Lo sviluppo può essere difficile per gli adolescenti, i quali possono dimostrarsi vergognosi sui temi legati alla sessualità.

    Arrivati a questa fase dell’educazione sessuale, gli adolescenti dovrebbero conoscere i propri genitali e il sesso in generale, nonché i metodi contraccettivi e le conseguenze del non utilizzo di questi strumenti.

    Una volta apprese queste conoscenze, l’educazione sessuale dell’adolescenzte si tratta più della trasmissione dei valori legati alla sessualità. A tal proposito è importante che la conversazione tra genitore figlio comprenda tematiche come: il rispetto reciproco nella relazione e la parte emotiva del rapporto (importante tanto quanto l’atto fisico in sè).

    Cosa non fare

    Nonostante non esista un modo corretto per parlare di sesso ai figli, ci sono una serie di comportamenti da evitare:

    • non lasciare che il bambino affronti da solo la scoperta del mondo genitale e, più in generale, sessuale. Spesso un genitore è portato a pensare di non avere le risposte giuste alle curiosità del figlio. In questo caso, per non lasciare nei suoi dubbi il figlio, il genitore può dire: “Al momento non so bene cosa rispondere, ma cerco le informazioni e ti faccio sapere”;
    • evitare risposte vaghe o fantasiose. Come abbiamo visto, la cicogna e il cavolo confondono solo le idee dei nostri bambini, creando confusione nella loro testa e allontanandoli dalla realtà;
    • non giudicare o criticare le domande dei figli. Questo atteggiamento porterebbe il figlio a non aprirsi più con la figura genitoriale, incrinando il rapporto genitore-figlio.

    In conclusione

    Come abbiamo compreso è necessario, soprattutto nel panorama odierno, educare i propri figli alla sessualità per permettere loro di sviluppare un buon rapporto con se stessi e con la propria sessualità.

    Con le parole giuste e concrete, è possibile parlare di sesso ai propri figli in qualsiasi età: dall’infanzia fino all’adolescenza. Segui i nostri consigli e affronta il discorso con consapevolezza e serenità!

    Fonti

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