Buttplug.io, una libreria open source per sex toys

Dal mondo dei sex toys, sempre in evoluzione, una novità per giocare e sperimentare

Sex toys

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    Che li si usi per aumentare il piacere erotico personale o in coppia, i sex toys, o se preferite giocattoli sessuali,  stanno conquistando sempre più spazio nella cultura di massa e nella nostra intimità e vanno dai più classici vibratori fino a quelli più “intensi” come i frustini e i paddles, per gli/le amanti di dominazione e/o sottomissione.

    Se la storia di questi giocattoli sessuali affonda le sue radici nell’antica grecia, già 500 anni prima dell’arrivo di Cristo, arrivando al 1998 quando nasce il sex toy più conosciuto e acquistato della storia (il vibratore rabbit), è altrettanto vero che l’evoluzione in questo campo continua.

    Così, come la startup lombarda Witsense ha lanciato i sex toys per donne affette da disabilità, altrettanto meritevole di segnalazione è Buttplug.io, il cui nome significa letteralmente plug anale, una libreria open source il cui cuore è rappresentato da un progetto che permette proprio il controllo di sex toys attraverso sistemi come bluetooth e USB.

    Perché si chiama Buttplug?

    ‘Probabilmente sembra sciocco chiamare “Buttplug” uno standard di controllo del dispositivo generico’ è spiegato dall’ideatore sul sito, ‘Questo perché lo è. Probabilmente potevo chiamare questo progetto con un nome neutro come Sex Device Control Standard (SDCS?), ma da anni mi riferisco ai dispositivi sessuali controllati dal computer come “Internet Buttplugs” ed è ciò che ha influenzato il nome di questo progetto.’

    ‘È difficile scegliere i termini per questi prodotti. “Sex toy” è appesantito dalla parola “giocattolo”. Questo è parte del motivo per cui la comunità accademica e tecnologica si sta accalcando verso i “robot” sessuali anche quando si discute di tecnologia che sarebbe stata chiamata giocattolo sessuale dieci anni fa. “Sex robot” ha però troppe connotazioni, che si tratti di Cherry 2000 o di accademici di robotica che scrivono tesi di dottorato favorevoli ai media.’

    ‘“Dispositivo sessuale” è usato in questo documento, ma mi sembra imbarazzante per ragioni che sto ancora cercando di capire. “Novità per adulti” suona semplicemente stantio e aziendale. […] Ho finito con “Internet Buttplug” perché tutti hanno un sedere e buttplug è una parola divertente da dire. È inclusivo ed è divertente.’

    Ma come funziona Buttplug?

    Come riportato sempre dal sito ufficiale, tra le caratteristiche di Buttplug ci sono quelle di essere di supporto per marchi di hardware come Lovesense, Kiiro, WeVibe, The Handy, OSR-2 / SR-6 e altri e in futuro sarà disponibile per Hismith Fucking Machines.

    Buttplug è inoltre utilizzato da produttori come Maus-Tec for the Edge-o-Matic Orgasm Denial Twine ed è un plugin per giochi come “Unity” e “Twine”.

    Utilizzabile poi, come già detto, attraverso Bluetooth, USB e HID, questa open source con licenza permissiva (clausola BSD 3) è disponibile per Desktop, Mobile e Web.

    Navigando poi, sempre sul sito ufficiale, ci si imbatte quindi nella documentazione che spiega come Buttplug sia ‘un insieme quasi standard di tecnologie e protocolli per consentire agli sviluppatori di scrivere software in grado di accedere a una serie di dispositivi controllati da computer (giocattoli sessuali, hardware etc.).’

    Ma come funziona nello specifico?

    Prendendo un caso semplice ‘supponiamo che un utente abbia due dispositivi chiamati Dispositivo A e Dispositivo B. Ogni dispositivo è realizzato da un produttore diverso. Un dispositivo utilizza il Bluetooth per parlare con il computer, l’altro utilizza l’USB. Entrambi questi dispositivi hanno la funzione di vibrazione. L’utente ha una funzione particolare che vorrebbe implementare in un’applicazione software che sfrutterebbe la funzione di vibrazione di entrambi i dispositivi.’

    ‘Senza Buttplug ciò richiederebbe sapere come parlare sia con USB che con Bluetooth e anche sapere come ciascuno di questi dispositivi comunica con il computer per controllare i livelli di vibrazione. Dovrebbero quindi aggiungerli entrambi alla loro applicazione’. In pratica essendo ogni dispositivo programmato in maniera diversa, il programmatore deve scrivere un codice molto specifico per sfruttare l’hardware del dispositivo.

    ‘È qui che entra in gioco l’idea del “controllo generalizzato”. Invece di un comando “Dispositivo A” o “Dispositivo B” […], l’utente può semplicemente inviare un comando “VibrateCmd” […]  insieme all’identificazione per quale dispositivo vuole utilizzare. Non solo, il loro software funzionerebbe con qualsiasi dispositivo in grado di tradurre il comando “VibrateCmd”.’

    Il futuro di Buttplug e Il caso “Elden Ring”

    Nel futuro di questo software la possibilità di allargare la sua disponibilità a supporti come il controller del Nintendo Switch e Nintendo Wiimote (il Joycon), il Controller Dual Shock della Playstation e Controller Oculus Rift Touch/Controller HTC Vive.

    Sempre prossimamente sarà poi di supporto per Nimble Stroker, Novint Falcon, Minna KGoal, CSP MOSADI, Venus 2000 e VStroker.

    Volendo invece unire il dilettevole al…dilettevole, nei primi giorni di marzo il sito di Buttplug ha pubblicato un video in cui spiega come rendere compatibili i cockring e i plug anali con il recente videogioco dark fantasy “Elden Ring”.

    Chi infatti si vuole cimentare nella battaglia contro le creature fantastiche che popolano il mondo di questo titolo della From Software, potrà provare sensazioni “immersive” durante la propria esperienza di gaming.

    Nella storia creata dagli sviluppatori, il protagonista, un Senzaluce, si muove nel mondo immaginario dell’Interregno per raccogliere i frammenti dell’Anello ancestrale (l’Elden Ring, appunto), con l’obiettivo di ripristinarlo per diventare il lord ancestrale.

    Nel cercare di compiere questa missione dovrà ovviamente affrontare degli avversari, alcuni dei quali dall’aspetto mostruoso, rischiando ovviamente di essere ucciso.

    Se però, giocando normalmente, essere “uccisi” non è il massimo per nessun videogiocatore, connettendo i sex toys con questo videogioco cambia tutto.

    Infatti, ogni volta che il protagonista cade vittima dei terribili fendenti dei nemici, versando litri di sangue, il plug anale collegato inizia a vibrare, rendendo a chi è interessato o affascinato dalla cosa, la morte videoludica un’esperienza sicuramente diversa dal solito.

    Fonti

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