Hippocratic AI supera Chat GPT-4 grazie a un nuovo modello di linguaggio per la salute

Hippocratic AI è l’intelligenza artificiale che utilizza un modello di linguaggio in grado di aiutare il medico a creare nuove diagnosi

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    L’intelligenza artificiale è ormai diventato un argomento “quasi” sdoganato: non esiste giorno in cui non se ne sente parlare.  Siamo circondati da diverse IA che ci aiutano in numerosi ambiti, come Siri, Alexa o Google Assistant, tra cui in particolare quello medico e scientifico. Non solo aiutano a risparmiare molto tempo nella realizzazione e scoperta di nuovi farmaci o cure, ma i costi sono ridotti e contribuiscono a creare delle soluzioni tempestive per quanto riguarda la salute dei pazienti: ad esempio, possono aiutare a metterli in contatto con dei medici o contribuiscono a creare delle reti di interconnessione tra le varie case farmaceutiche.

    Oltre a dare un enorme aiuto ai pazienti, le IA contribuiscono anche alla formazione dei futuri medici, come nel caso di Hippocratic AI, un’intelligenza artificiale creata da un gruppo di studenti di medicina che rappresenta l’avanguardia nel mondo dell’healthcare.

    Che cos’è Hippocratic AI?

    Da non confondere con il progetto tutto italiano Hippocrates Holding, Hippocratic AI sfrutta l’intelligenza artificiale per dare una nuova svolta all’istruzione medica. In pratica, questa IA aiuta gli studenti di medicina e futuri dottori a simulare degli scenari con alcuni pazienti con cui si possono trovare coinvolti, generando attraverso una serie di linguaggi informatici delle situazioni diverse in cui fare degli esami. L’IA riproduce stati emotivi del paziente, una storia medica precisa e puntuale e segnali vitali in modo che chi utilizza l’intelligenza possa fare pratica, così da essere pronto a lavorare sul campo.

    Vengono ideate delle chat apposite in cui il medico può fare pratica, dialogando con un paziente generato dall’IA e ricevendo da quest’ultima una serie di informazioni e miglioramenti sul modo di approcciarsi ai bisogno del malato.

    A cosa siamo arrivati con Hippocratic AI

    Hippocratic AI ha superato Chat GPT-4 in 105 dei 114 test effettuati, utilizzando un nuovo linguaggio LLM per garantire una costante assistenza sanitaria. Il centro di tutto è il paziente e i suoi bisogni, che il medico ascolta e cerca di studiare per poter contribuire al loro risolvimento. L’azienda che ha ideato l’IA, guidata da General Catalyst e Andreessen Horowitz, ha dichiarato che l’obiettivo è ridurre i costi dell’assistenza sanitaria, ampliando l’accesso alle cure e aumentando l’offerta e la disponibilità di personale sanitario in ospedali e centri specializzati. In questo modo non solo viene potenziata la forza lavoro medica, ma il burnout che molti medici hanno sperimentato sul lavoro verrà enormemente ridotto, migliorando così la sicurezza e l’esperienza dei pazienti all’interno del sistema sanitario.

    I modelli di linguaggio utilizzati da Hippocratic AI sono certificati grazie anche alla collaborazione continua con operatori sanitari e con l’industria farmaceutica. I dati personali sono conservati e salvaguardati, corrispondendo alle linee guida predisposte dalle regole di privacy degli istituti medici.

    La particolarità di questa intelligenza artificiale sta nella sua capacità di rivelare il tono di voce utilizzato e di riprodurre l’empatia umana.

    Hippocratic AI può sostituire le diagnosi mediche?

    L’annosa domanda è sempre la solita: l’IA può sostituire le diagnosi fatte da un medico? La risposta è ovviamente no. Il parere finale di un dottore è sempre l’ultimo passo da affrontare per iniziare una terapia. Tuttavia Hippocratic AI può affiancare i medici nel loro lavoro, donando un supporto indispensabile. Motivo per cui è stato effettuato un finanziamento di 50 milioni di dollari per sviluppare l’intelligenza artificiale. Tuttavia verrà rilasciata per ricoprire ogni ruolo nell’ambito medico (dal dietologo, al fisioterapista, fino all’anestesista) soltanto quando i professionisti del settore approveranno l’affiancamento della macchina. C’è ancora molto disaccordo sulla questione soprattutto in seguito ai punteggi bassi che Hippocratic ha ottenuto in alcune certificazioni: ad esempio, il modello linguistico ha ottenuto il 71% all’esame di codificazione professionale, legato alla conoscenza della fatturazione e della codifica medica, e un 72,7% sul quiz di conformità alla sicurezza ospedaliera. Si tratta di numeri ancora da migliorare per la sua diffusione totale. Ad eccezione della notizia del ricco finanziamento, non sono state rilasciate altre notizie in merito a quando sarà disponibile il modello o a che altre tipologie di esami verrà sottoposto. Tuttavia, se si attende troppo, Hippocratic AI rischia di diventare obsoleto con il tempo rispetto ad altri suoi competitor, come Med-PaLM 2, ovvero il primo modello linguistico che finora è riuscito a ottenere risultati di livello altissimo sulle domande degli esami medici.

    La speranza è che Hippocratic chiarisca  presto che i suoi modelli linguistici non sono infallibili e che sarà sempre necessario una tipologia di aiuto “più umano”. In settori come l’assistenza sanitaria, il pregiudizio dell’automazione e la propensione delle persone a fidarsi delle IA comportano rischi ancora elevati per fare il passo decisivo.

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