Quanti appuntamenti rovinati per quei fiocchi bianchi sulle spalle, minuscoli ma numerosissimi. Quanto disagio provato nell’atto di passarsi la mano tra la chioma fluente, di cui magari andare particolarmente fieri, per poi notare che l’unica conseguenza è l’aumento esponenziale dei suddetti, senza pensare poi agli sguardi di disapprovazione se qualcuno si avvicina al nostro volto e nota i pallini bianchi attaccati direttamente ai capelli. Quante soluzioni più o meno biologiche tentate per far scomparire queste tracce criminali dalla testa, incredibilmente resilienti a tutti i nostri tentativi.
La forfora è uno dei nemici estetici per eccellenza: patologia fastidiosamente nota del cuoio capelluto, consiste nella presenza di piccolissime scaglie bianche e secche depositate alla base dei capelli, cellule epiteliali morte che non vengono eliminate normalmente a causa di un processo di desquamazione eccessivamente elevato. Il ricambio cellulare dell’epitelio, ricordiamo, è un’attività fisiologica dell’organismo, regolare e naturale entro certi termini, il problema sopraggiunge, come sempre, quando entra in gioco un’alterazione anomala del meccanismo.
La sintomatologia è semplice, le scaglie sono visibili e la sensazione di prurito provocata dall’irritazione cutanea induce a grattarsi la testa più o meno frequentemente, con maggiore o minore veemenza, finendo per generare ancora più forfora. I dati medico-statistici indicano che l’incidenza di questa patologia è maggiore negli uomini in età adulta, in generale nei soggetti maschili per fattori ormonali. Questo però non significa che i soggetti femminili possano considerarsi fuori pericolo: non tutte le cause che portano alla formazione di forfora sono legate agli ormoni.
Cause della forfora
Alimentazione e Stress, fattori su cui possiamo esercitare un certo autocontrollo. Se la nostra dieta alimentare è composta da molti grassi e pochi antiossidanti, magari accompagnata da uno stile di vita un po’ troppo stressante e l’eccesso di abitudini quali fumo e assunzione di alcolici, rischiamo di trovarci più spesso di quanto non vorremmo a spazzolarci le spalle. Potremmo preoccuparci particolarmente durante i cambi di stagione, quando il nostro corpo reagisce alle variazioni più o meno improvvise di temperatura esterna: nelle persone già stressate, il processo di desquamazione e quindi la formazione di forfora si accentua.
Malassezia furfur, conosciuto anche come Pityrosporum Ovale, un fungo che vive sulla nostra cute. Appartenente alla famiglia dei lieviti, la Malassezia si nutre del sebo (sostanza grassa e oleosa) naturalmente secreto dall’essere umano; se sovrastimolata può trasformarsi in agente patogeno, provocando irritazione e una sovrapproduzione di strati cutanei, da qui la forfora. Un’ulteriore manifestazione tipica dell’azione di questo fungo su di noi è la dermatite seborroica – anche se l’eziologia (scienza che ricerca le cause di un fenomeno) completa di questa rimane tuttora sconosciuta, la Malassezia ne è solo una parte – ad andamento cronico e recidivo, può colpire anche viso, condotto uditivo, torace e area genitale oltre al cuoio capelluto, ovvero quelle zone del corpo con maggiore concentrazione di ghiandole seborroiche. Anche questa, a sua volta, trattandosi sostanzialmente di irritazione ghiandolare, può portare alla formazione di forfora.
La psoriasi, una malattia infiammatoria cronica che può essere scatenata da fattori ambientali, genetici o autoimmuni. Si presenta con diverse forme, la più comune delle quali è a placche, tale per cui le cellule epiteliali si accumulano rapidamente e si ispessiscono provocando un effetto squamoso; quando colpisce il cuoio capelluto, ecco comparire la forfora.
Cure contro la forfora
Innanzi tutto, dobbiamo imparare a trattarci bene a livello di alimentazione, assumere più frutta e verdura e limitare cibi più complessi o pesanti, e cercare di non sovraccaricare il corpo a livello di stress; anche in questo caso, la strada per stare meglio inizia dalla nostra attitudine mentale.
Contro funghi e dermatiti, la prevenzione parte dal presupposto di una corretta igiene personale (ad es. lavare la testa con acqua tiepida, evitare eccessiva sudorazione della stessa). Se ciò non bastasse e la forfora divenisse comunque un problema, si procede trattando le zone interessate con prodotti emollienti e shampi antinfiammatori specifici, come quelli a base di Ketoconazolo. Quest’ultimo è un composto farmacologico che inibisce la sintesi di sostanze indispensabili per la sopravvivenza del fungo: se applicato localmente due volte a settimana, con una diluizione al 2%, dovrebbe portare a miglioramenti già dopo un mese e prevenire la ricomparsa della forfora se si continua il trattamento una volta a settimana, l’importante è non protrarre troppo a lungo la terapia per evitare altri tipi di irritazione. In extremis, potrebbe essere vincente una terapia ormonale con Corticosteroidi, da non assumere in nessun modo al di fuori di una prescrizione medica perché potrebbero portare peggioramenti al problema forfora e svariati effetti indesiderati.
La cura invece, nel caso della psoriasi, dipende dalla gravità della stessa. Per quello che interessa a noi, nel caso di una formazione a placche non pesante, è possibile trattare il problema localmente grazie a preparati lenitivi ed emollienti, stavolta a base di magnesio o acido salicilico (al 5%); in ogni caso, il medico dermatologo è l’unico che può indicare la terapia o la combinazione di trattamenti con la più alta probabilità di riuscita.
Prodotti per capelli: i metodi naturali non sempre bastano
Alcune volte può succedere che la forfora compaia a seguito di irritazione o ipersensibilità causate dai prodotti sbagliati per il nostro cuoio capelluto e potrebbe venire la voglia di “curarci” da soli sperimentando i “rimedi della nonna”, combinazioni di elementi naturali, facilmente trovabili in commercio, con cui fare impacchi e lavare i capelli, succo di limone, oli essenziali o gel d’aloe tra gli altri. Certamente trattare i capelli con queste sostanze organiche, che contengono effettivamente una serie di principi attivi di cui beneficiare, può essere d’aiuto nel quadro generale dell’igiene della testa, ma spesso da soli non bastano a sradicare la forfora.
Siamo di fronte ad una patologia medica a tutti gli effetti, e come tale va trattata. Non dimentichiamoci, inoltre, il fattore psicologico nella persona che ne soffre: ad inizio articolo abbiamo scherzato parlando di appuntamenti rovinati, ma il disagio e la carenza di autostima che la forfora può provocare sono condizioni da non sottovalutare ; per questo motivo non è consigliabile affidarsi esclusivamente alle cure naturali.
I primi passi nella prevenzione sono, certamente, un’alimentazione corretta e la minor quantità di stress possibile; alla fine dei conti, la forfora colpisce il 90% della popolazione occidentale, ciò significa che è altamente probabile trovare davanti a noi una persona con il nostro stesso problema, proviamo a guardare oltre le spalle.
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