Malattia di Buerger: la tromboangioite obliterante

Sintomi, cause e possibili cure

Cause, sintomi e cura della malattia di buerger

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    Sulla malattia di Buerger esistono molti studi che la descrivono come una forma di infiammazione dei vasi sanguigni, simile a vasculite, che colpisce le arterie e i nervi degli arti superiori e inferiori.

    Viene considerata la malattia dei “fumatori”, circoscritta quasi esclusivamente a persone di età adulta e di sesso maschile. 

    I sintomi sono molto simili alla malattia di Raynaud, in quanto quest’ultima rappresenta un primo sviluppo della tromboangioite obliterante: le dita delle mani o dei piedi sembrano diventare bianche (o blu) a causa della poca circolazione del sangue in quella zona. Successivamente, si avverte poca sensibilità o formicolio negli arti. Nel caso della malattia di Raynaud, può aiutare il riscaldamento della zona per far passare il sintomo. 

    Se si tratta della Malattia di Buerger, invece, la situazione è più complessa e dipende molto da come reagisce il soggetto interessato. 

    Vediamo ora quali sono le cause e i sintomi di questa malattia. 

    Sintomi

    Il primo sintomo è quasi sempre riferito alla malattia di Rayanaud: le dita delle mani e dei piedi tendono a cambiare colore. Una volta riscaldate, risultano molto rosse. 

    Il dolore agli arti può confluire in piccole ferite e ulcere sulla parte morbida come le dita; fino ad arrivare allo sviluppo di cancrena per la mancanza di flusso sanguigno e carenza di ossigeno.

    Il consiglio è quello di rivolgersi al proprio medico appena si notano i primi sintomi per evitare che la malattia degeneri fino alla cancrena.

    In generale, tutti i sintomi riguardano la circolazione sanguigna di arti inferiori e superiori: 

    • riduzione della sensibilità tattile
    • scarsa sensibilità termica
    • formicolio
    • dolore acuto agli arti: la malattia di Buerger causa un’infiammazione dei vasi sanguigni di arti inferiori e superiori che si gonfiano e ostacolano il passaggio del sangue ossigeno: questo crea coaguli di sangue e di conseguenza molto dolore. 

    Questi sintomi possono convergere in problemi più gravi come ischemia e trombosi e impossibilità di camminare o muovere le mani per il dolore.
    È importante sottolineare che, a differenza di altre malattie che riportano problemi di afflusso sanguigno, la malattia di Buerger non coinvolge altri organi e parti del corpo.
    Tuttavia, se non curata in tempo o lasciata progredire, può arrivare a provocare ictus o infarti, spesso letali.

    Cause

    La causa è ancora oggi sconosciuta: colpisce maggiormente soggetti fumatori, i quali rischiano fino a 4 volte in più rispetto ai non fumatori di contrarre malattie cardiovascolari. 

    Uno studio ha dimostrato che i pazienti affetti che continuano a fumare sono più soggetti a cancrena e successiva amputazione. Fortunatamente, la Malattia di Buerger è ancora oggi molto rara, anche grazie al lavoro di prevenzione fatto a livello mondiale negli ultimi anni: nel 1947, negli Stati Uniti, c’erano 104 casi ogni 100.000 abitanti. Nel tempo, la prevalenza si è ridotta a circa 12,6-20 casi ogni 100.000 abitanti.
    (fonte: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK430858/

    Sembra esserci un fattore correlato anche all’etnia: la malattia è molto comune in Asia meridionale, Israele e Giappone, nei nativi di origini indiane, coreane e giapponesi. È meno frequente nei soggetti di origine nord europea. Il paziente tipo è dunque di età adulta, asiatico, e di sesso maschile. Ciononostante, negli ultimi anni si è visto in aumento il numero di casi anche nelle donne, riconducibile all’aumento della tendenza al fumo nel sesso femminile. 

    Possibili cure della malattia di Buerger 

    Non esiste una cura specifica per la malattia di Buerger testata e approvata. 

    La prima soluzione è astenersi completamente dal fumo: questo può comportare, in alcuni pazienti, una completa remissione della malattia. Una minima esposizione al tabacco o terapie sostitutive della nicotina può compromettere la salute del sintomatico.

    Inoltre, è importante migliorare il proprio stile di vita attraverso attività fisica e alimentazione salutare. 

    Non esistono ancora test di laboratorio specifici che possono confermare la diagnosi della malattia di Buerger.  Tuttavia, alcuni studi dimostrano che il livello di anticorpi anti-cardiolipina può essere un fattore premonitore nonché un allarme per rischio di amputazione.

    Esistono anche alcuni farmaci e terapie che possono aiutare nella regressione:

    • calcio – antagonisti o vasodilatatori comuni (specie se si è verificata la malattia di Raynaud)
    • farmaci sintomatici o fluidificanti contro complicanze ischemiche come Iloprost, che allieva i sintomi e riduce il tasso di amputazione
    •  farmaci antinfiammatori (FANS) per alleviare dolori post ischemici 
    • Ossigenazione iperbarica: in aggiunta a terapie più mirate, per migliorare le ferite e prevenire infezioni necrotizzanti

    Purtroppo, nel caso della malattia di Buerger non è sempre consigliabile il trattamento chirurgico come la rivascolarizzazione. Questo perché la tromboangioite obliterante è una malattia occlusiva e ciò comporta una significativa diminuzione del flusso sanguigno. La chirurgia bypass viene eseguita raramente e su pazienti particolari che riportano grave ischemia e vasi sanguigni distali adeguati. 

    Se pensi che tu o un tuo familiare abbiate sintomi compatibili con la malattia di Buerger, rivolgiti al tuo medico di fiducia per eseguire subito un test di allen e i relativi accertamenti.

    Fonti

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