Gli anticoncezionali

L’importanza di conoscere i contraccettivi per scegliere il più adatto

anticoncezionali

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    Quello dei metodi contraccettivi, o anticoncezionali, è un mondo che offre una discreta libertà di scelta. Ogni metodo è diverso, per caratteristiche e modalità d’uso, motivo per cui è necessario conoscerne il più alto numero possibile al fine di poter effettuare delle scelte consapevoli. I principali metodi sono divisibili nelle seguenti macrocategorie:

    È importante sottolineare che, la maggior parte di metodi contraccettivi, offre una protezione più o meno sicura da gravidanze indesiderate, ma non da malattie sessualmente trasmissibili. Per proteggersi da tali malattie è consigliabile ricorrere, per esempio, al preservativo.

    Cosa sono i metodi anticoncezionali

    Per metodi anticoncezionali si intende l’insieme di metodi, strumenti e azioni atte a prevenire un’eventuale gravidanza, impedendo l’impianto dell’embrione dopo l’atto sessuale. 

    La storia della contraccezione è antica quanto la scoperta della correlazione tra sessualità e procreazione.Tali conoscenze, infatti, hanno contribuito nel tempo a gestire, anche in maniera strategica, eventuali natalità. Questo ha fatto in modo che l’umanità potesse prevenire (con scarso controllo nella maggior parte dei casi) gravidanze indesiderate in tempi non proprio favorevoli, come ad esempio in caso di guerre e/o carestie.

    Quando utilizzare i contraccettivi

    In termini assoluti si può dire che l’utilizzo di anticoncezionali è sempre raccomandabile qualora non si desideri gravidanze e/o si abbia rapporti con partner occasionali (in tali circostanze è necessario ricorrere anche a metodi di protezione da malattie).

    Detto ciò, esistono delle tempistiche necessarie per ogni metodo. Infatti, nel caso dei contraccettivi ormonali (pillola, cerotto, impianto sottocutaneo, iniezione ormonale, anello…) e della spirale, l’utilizzo avviene prima del rapporto sessuale.

    Per quanto riguarda invece i metodi di barriera (preservativo, diaframma) e i prodotti spermicidi, invece, l’utilizzo avviene durante il rapporto e per tutta la sua durata.

    Quali sono i principali metodi

    Come abbiamo già visto, esistono una notevole varietà di prodotti e metodi utili per la contraccezione. Soprattutto per quanto riguarda i metodi ormonali, periodicamente, sono resi disponibili prodotti con caratteristiche sempre nuove. In virtù di questo è necessario tenersi aggiornati presso consultori, medici e specialisti nel campo della salute sessuale.

    Adesso vediamo nel dettaglio le metodologie e gli strumenti più famosi.

    Preservativo (esterno e interno)

    È uno dei metodi di barriera più famosi e statisticamente più sicuri (se usato correttamente). Il preservativo, o profilattico, se utilizzato nella maniera corretta, funziona ottimamente come protezione anche dalle malattie a trasmissione sessuale. Esiste di due tipi, ovvero interno (chiamato erroneamente “femminile”, ma l’utilizzo può essere anche maschile) e quello più conosciuto, ovvero da uso esterno.

    Il preservativo esterno consiste in una sottile guaina, solitamente in lattice, da utilizzare una sola volta, srotolandolo sul pene eretto prima del rapporto.

    La sua utilità è quella di formare una barriera, atta a raccogliere lo sperma e impedirne il contatto con la vagina. Ha un’efficacia abbastanza elevata, con una percentuale di fallimento che va dal 2-15% in base alla correttezza d’uso.  

    Anche il preservativo interno è un metodo di barriera. È composto da una guaina di poliuretano trasparente o nitrite, simile al preservativo maschile, ma più spesso, e con due anelli flessibili alle estremità. È un metodo ancora poco utilizzato dalle donne italiane.

    Si inserisce all’interno della vagina e il suo funzionamento è simile al preservativo esterno. La sua efficacia è lievemente inferiore rispetto al suo corrispettivo prettamente maschile. 

    La pillola estroprogestinica

    Più comunemente viene chiamata semplicemente “pillola” e contiene un’associazione di estrogeni e progestinici. La sua funzione principale è quella di inibire l’ovulazione e creare un ambiente sfavorevole all’annidamento dell’embrione.

    Si assume per via orale dal primo giorno di mestruazioni per 21, 22 o 28 giorni in base al tipo di pillola e alle indicazioni del ginecologo. Risulta essere un metodo dall’efficacia molto elevata.

    Contraccezione farmacologica di emergenza (pillola del giorno dopo)

    Nonostante sia menzionata, non si può definire un metodo contraccettivo vero e proprio. Il fatto che venga definito “di emergenza” serve a sottolineare che la sua assunzione deve essere occasionale e non deve (non può) sostituire un regolare metodo anticoncezionale.

    L’effetto principale è quello di bloccare o ritardare l’ovulazione e ha un’efficacia elevata.

    Diaframma

    Si tratta di un metodo di barriera, formato da una coppa sottile in lattice (o silicone) montata su un anello flessibile di metallo. Va inserito nella vagina prima del rapporto, preoccupandosi di posizionarlo in obliquo, in modo da ricoprire interamente il collo dell’utero. Non va tolto subito dopo il rapporto sessuale, ma almeno dopo 6-8 ore.

    Il diaframma può essere riutilizzato, dopo un lavaggio accurato e previa una corretta conservazione. Può essere utilizzato insieme a prodotti spermicidi e ha un’efficacia mediamente alta.

    Cerotto a rilascio transdermico

    Si tratta di un vero e proprio cerotto, applicabile su braccia, natiche, addome e torace ma facendo attenzione a non applicarlo sul seno. Rilascia un estrogeno e un progestinico per via transdermica. Va applicato prestando attenzione alla sua completa adesione alla pelle e premendo energicamente sul cerotto.

    Come la pillola, il cerotto impedisce l’ovulazione e riduce la recettività uterina. Va sostituito tutte le settimane per tre settimane. La quarta settimana non va applicato in modo da veder riapparire le mestruazioni. Ha un’efficacia molto elevata.

    Spirale intrauterina

    Di spirale ne esistono di vari tipi: in filamenti di rame, rame e argento e a rilascio progestinico. La spirale in rame non contiene ormoni, al contrario di quella a rilascio progestinico.

    Va inserita con un semplicissimo intervento (che non richiede anestesia), può durare per anni e il suo effetto è quello di rendere l’endometrio inadatto all’impianto dell’ovulo e di ostacolare la mobilità degli spermatozoi.

    Va inserita entro 7 giorni dall’inizio delle mestruazioni e la sua efficacia risulta molto alta e duratura nel tempo.

    Anello vaginale

    È un piccolo anello, flessibile e morbido, composto da materiale atossico e contenente un basso dosaggio di progestinico ed estrogeno. Va inserito manualmente o tramite un apposito applicatore, massimo una volta al mese per tre settimane consecutive e con una settimana di stop. 

    L’anello anticoncezionale inibisce l’ovulazione e rende l’ambiente sfavorevole all’annidamento dell’embrione, rilasciando costantemente piccole quantità ormonali. Va inserito il primo giorno di mestruazioni e vanta un’efficacia molto elevata

    Vasectomia e chiusura delle tube

    È giusto citarli per completezza di informazioni, ma la vasectomia e la chiusura delle tube non possono essere considerati dei metodi contraccettivi. Sono interventi chirurgici e attualmente la loro reversibilità non può essere completamente garantita.

    Metodi naturali

    Alcuni metodi naturali sono tra i contraccettivi più antichi al mondo, come l’astinenza e il coito interrotto. Tuttavia ne esistono di più moderni come:

    • Il metodo Ogino Knauss (conteggio dei giorni);
    • Il metodo Billings (osservazione del muco cervicale);
    • Il metodo della temperatura corporea basale;
    • Rivelazione dei giorni potenzialmente fertili attraverso apposite apparecchiature.

    Non hanno effetti collaterali e non presentano rischi per la salute, ma la loro efficacia è nettamente inferiore agli altri metodi disponibili (tranne nel caso dell’astinenza).

    Impianto sottocutaneo e iniezione ormonale

    Sia l’impianto sottocutaneo che l’iniezione sono a base di ormone progestinico.

    L’iniezione si effettua nel muscolo della coscia o del braccio e ha un rilascio ormonale che lo rende efficace per circa tre mesi.

    L’impianto sottocutaneo, invece, è una semplice e rapida procedura effettuata dal ginecologo. Viene innestato nel braccio e la sua efficacia contraccettiva è di circa tre anni.

    Entrambi i metodi risultano essere altamente efficaci.

    Considerazioni finali

    Ogni persona ha esigenze uniche, che possono trovare soddisfazione nell’utilizzo del metodo contraccettivo più adatto ad abitudini e situazioni. Quello della sessualità è un mondo bellissimo da esplorare, ma per farlo serenamente è indispensabile muoversi con responsabilità, per il bene di se stessi e del proprio partner.

    Fonti

    Salute.gov

    AIED

    Altroconsumo

    SìContaccezione

    Flamigni C, Pompili A – Contraccezione, L’Asino d’oro Ed, 2011

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