5 miti da sfatare sulle strategie digital per le imprese healthcare

Le aziende pharma si sono affacciate al mondo digitale, ma fanno fatica ad avere una spinta decisa perché guidate da alcune credenze errate. Quali?

Miti da sfatare digital pharma

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    Le aziende farmaceutiche e sanitarie si sono affacciate, seppur timidamente nel mondo digitale, al pari delle altre industrie. Tuttora, però, fanno fatica ad avere una spinta decisa in questa fase di sviluppo tecnologico; secondo una ricerca della multinazionale McKinsey parte di questo rallentamento dipende da convinzioni errate che gli attori del mondo farmaceutico e della salute hanno riguardo al rapporto dei loro utenti con i servizi digitali.

    Prima di tutto, è necessario partire dai bisogni effettivi dei pazienti, per capire poi le loro preferenze in termini di servizi e canali digitali. Comprendere ciò che vogliono è la base per poi sottoporre loro la giusta offerta, ma è importante non farsi bloccare da alcune certezze che sono tutt’altro che dimostrate. Ecco 5 miti da sfatare per migliorare le strategie digitali per le aziende healthcare.

    #1 Le persone non vogliono utilizzare servizi digitali per la salute

    La credenza che i pazienti non abbiano interesse a utilizzare servizi digitali è infondata. Piuttosto, se si indaga, emerge che la reticenza a fare uso di tali opportunità è data dal fatto che i servizi, così come sono costruiti, spesso non incontrano le vere esigenze degli utenti e sono inoltre di qualità scadente.

    #2 Solo i giovani sono disposti a usare servizi digitali

    Se si pensa che l’utilizzo dei servizi digitali sia una richiesta che proviene esclusivamente da persone in giovane età, si rischia di trascurare una fetta di potenziali utenti che invece è disposta a farne uso e che rientra magari nella fascia di età di nostro interesse per il tipo di prodotto che cerchiamo di vendere. È più importante, invece, capire quali tipi di canali sono più adatti per il proprio pubblico: la ricerca di McKinsey riporta che anche gli over 50 sono interessati ai servizi digitali, però preferiscono utilizzarli con strumenti come i siti web e le e-mail, mentre i giovani sono più disposti ad avvalersi dei social media. Veicolare le informazioni giuste ai giusti utenti è possibile, dunque, se si scelgono i mezzi a loro più affini.

    #3 Le soluzioni per mobile sono necessariamente un must

    Niente dimostra che sviluppare soluzioni che offrono servizi healthcare per i dispositivi mobili sia un must per cavalcare l’onda delle nuove strategie digitali. Meglio: non tutti i servizi si prestano a essere declinati su app e sistemi mobili, dato che il mobile abbiamo visto è prediletto dai giovani. Più utile è pensare a dei servizi destinati a una fascia d’età più bassa, come ad esempio app che promuovono un particolare stile di vita.

    #4 I pazienti cercano funzioni e app innovative

    Per accontentare i pazienti non servono app futuristiche, per questo non è necessario concentrare tutti gli sforzi nel realizzare servizi digitali estremamente innovativi. Spesso, gli utenti chiedono più semplicemente che i sistemi digitali siano funzionali, che contengano informazioni siano accessibili e che siano facilmente integrabili con quelli di altri canali.

    #5 È fondamentale che la piattaforma che offre servizi sia perfetta

    Iniziare subito creando una piattaforma che proponga agli utenti tutti i servizi di cui potrebbero avere bisogno è impossibile. È preferibile invece iniziare in piccolo, ma crescere poi successivamente: per partire è sufficiente fornire agli utenti le opportunità che chiedono, che a volte possono essere davvero semplici. Tra gli esempi che fa McKinsey ci sono prenotare una visita o cercare lo specialista adatto alla propria condizione, che possono essere funzionalità agevoli da sviluppare.

    Come avviare la rivoluzione digitale nella propria azienda healthcare?

    Per concludere, l’articolo suggerisce i passaggi fondamentali per avviare la propria azienda verso la rivoluzione digitale. Il consiglio è quello di partire dalla domanda dei pazienti per comprendere qual è il miglior modo per dare loro la risposta che cercano, spesso più semplice di quanto si creda. Analizzare poi bene cosa si potrebbe offrire di diverso con il servizio che si vuole proporre, che deve modificare e migliorare un aspetto già esistente. Infine, trovare un modo per tenere alta l’attenzione degli utenti e portare valore, iniziando con il costruirsi una base di pubblico alla quale man mano dare servizi sempre più completi e validi.

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