Cosmofarma racconta i vantaggi di essere un farmacista digital

L’iniziativa, nata dagli organizzatori dell’evento, ha raccolto le opinioni dei farmacisti sulla comunicazione digitale.

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    A causa del lockdown quest’anno molti eventi, in ogni ambito, sono saltati. C’è chi ha subito il blocco in silenzio, lasciando correre e facendosi trascinare dal corso delle cose e chi invece ha preso in mano la situazione, affrontando il momento anche con delle novità positive. Cosmofarma Exhibition, evento tra i più gettonati nel mondo della farmacia, ha scelto di non fermarsi, nonostante gli incontri fisici non fossero possibili. È nata così la rubrica Il farmacista digital; ad A Good Magazine l’ha raccontata Egle Balsamo, dell’ufficio stampa della manifestazione.

    Com’è nata l’iniziativa Il farmacista digital?

    “Il farmacista digital è nata in pieno lockdown, in un momento in cui ci siamo resi conto che era fondamentale ristrutturare la nostra comunicazione interna. Ad aprile doveva esserci Cosmofarma, poi è stato spostato di qualche mese e poi direttamente al 2021. Non bastava parlare di noi, quindi, dovevamo parlare di quello che stava succedendo in quel momento, ma soprattutto di come il farmacista avrebbe dovuto comportarsi per affrontarlo”.

    In cosa consiste concretamente l’iniziativa?

    “Abbiamo realizzato delle pillole video, di qualche minuto, distribuite poi sui canali social di Cosmofarma. In queste interviste i professionisti sono stati chiamati a parlare di comunicazione digitale attraverso alcune domande. Queste richieste venivano poste uguali per tutti, in modo da far emergere le differenze e le similitudini, ma anche la vocazione per la professione e la loro capacità di far combaciare l’attività lavorativa con quella social.

    Gli appuntamenti settimanali (con 6 ospiti, al momento) hanno l’obiettivo di dare informazioni ai farmacisti tradizionali e far capire loro i vantaggi di essere un farmacista digital. Il farmacista del 2020, infatti, sui social può arrivare praticamente ovunque: a partire da alcuni consigli veloci, per esempio, può indirizzare i follower verso i canali e-commerce della farmacia”.

    Leyla Bicer Farmacista

    Il profilo Instagram di Leyla Bicer, farmacista digital e mamma

    Come sono stati scelti gli ospiti?

    “È stato fatto un vero e proprio scouting di farmacisti considerati “digital”: abbiamo scelto sì che era sul campo a combattere in questa situazione, ma anche ci trovava il tempo per raccontare le proprie giornate e metterci la faccia. Fra i professionisti ci sono anche due mamme, che raccontano anche molto di sé e della loro vita, mentre dall’altra parte ce ne sono altri che parlano solo della professione, come è il caso di Stefano Briganti di IlFarmacistaConsiglia.tv

    Man mano che andavamo avanti sono arrivate anche candidature spontanee da parte di altri farmacisti digital che volevano partecipare al progetto, che è stato molto apprezzato”.

    Il farmacista consiglia su Instagram

    Il profilo Instagram di Francesco e Stefano, farmacisti digital a Napoli

     

    Quali temi sono stati affrontati, in dettaglio?

    “Più volte è emersa la capacità dei social di abbattere le barriere sociali, il fatto che il cliente-paziente si senta più libero di lasciarsi andare attraverso lo schermo. C’è stata l’occasione di parlare anche della disinformazione in rete e delle problematiche di un web pieno di fake news, in particolare sull’attenzione da porre quando ci si avvale di qualche influencer per la promozione, perché hanno indubbiamente una formazione diversa da quella del farmacista. Allo stesso tempo, però, abbiamo fatto emergere i vantaggi per l’azienda dati dall’impiegare un professionista per la sponsorizzazione di prodotti di dermocosmesi.

    L’intervista con Valentina Antonini e Giordano Torrini, poi, ci ha dato modo di parlare delle differenze e dell’efficacia dei vari social: questi due professionisti, infatti, utilizzano due canali differenti, Antonini lavora meglio con Instagram, Torrini va molto forte su Facebook”.

    Che risposta c’è stata da parte del pubblico di riferimento?

    “L’iniziativa è stata apprezzata anche dai farmacisti non digital, probabilmente consapevoli che ormai fare il farmacista tradizione non dà più gli stessi risultati di essere anche social.”

    Cosmofarma è rimandato al 2021; quale sarà il focus di questa edizione? Ci saranno novità?

    “Per forza di cose, dopo l’esperienza degli ultimi tempi, per Cosmofarma 2021 ci saranno delle novità rispetto al programma dell’edizione di quest’anno: parleremo comunque sempre di formazione, mondo digital e relazioni umane. Su quest’ultimo punto, in particolare, c’è da dire che si vede anche dai sondaggi che quello di cui il cliente-paziente ha bisogno sono le relazioni umane e si è visto sempre di più nei mesi scorsi, quando non poteva neppure andare dal medico e il farmacista ha cominciato a essere la prima figura con cui si interfacciava. Ecco, si è visto il bisogno di benessere e il primo luogo in cui si va a cercare è proprio la farmacia”.

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