Andamento del mercato farmaceutico: i dati di settembre

Il mese di settembre in farmacia chiude in perdita, con difficoltà da parte dell’OTC e del farmaco etico. Rimangono positive categorie di prodotti legati al Covid-19

Report andamento farmacia

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    Il mese di settembre in farmacia si presenta con alti e bassi in termini di volumi di vendite e fatturato. Si sente ancora fortemente l’impatto del Covid-19 sul mercato farmaceutico, sia per le tipologie di prodotti più gettonate, sia per l’influenza sull’andamento degli acquisti, tra accaparramento per certe categorie incentivato dalla situazione e diminuzione di interesse e necessità per altre.

    Secondo il report di IQVIA, che analizza i numeri del settore farmaceutico di settimana in settimana, nonostante qualche improvvisa risalita del comparto commerciale nella prima parte del mese, settembre ha chiuso in perdita rispetto allo stesso periodo all’anno precedente. Nello specifico, la perdita registrata a fine mese sul mercato farmaceutico è del 2%, con un -3% in particolare del farmaco etico e una grande difficoltà da parte dell’OTC.

    I prodotti che sono toccati da una flessione marcata sono inevitabile legati all’emergenza sanitaria data dal coronavirus, alcuni con numeri a tre cifre con il segno “più”, altri che risentono in maniera negativa.

    Rimedi per tosse e raffreddore chiudono in perdita

    Forse complici le mascherine e un’attenzione in più all’igienizzazione delle mani e al distanziamento sociale, tosse e raffreddore si sono fatti attendere, almeno in farmacia. La prima settimana di settembre, infatti, questa categoria registrava una perdita del 4% sul 2019, ma con il passare dei giorni, a metà mese, l’incremento dei rimedi per questi disturbi si è fatto più sostenuto. Nonostante ciò, questa categoria di prodotto non è riuscita a risalire rispetto al progressivo annuo e ha chiuso il mese con un -5%.

    Vitamine e immunostimolanti sempre positivi

    I prodotti come le vitamine, i minerali e rimedi per rafforzare le difese immunitarie salgono in termini di vendite in maniera decisa. Per tutto il mese la differenza rispetto allo scorso anno è sempre stata positiva, in un crescendo che è andato da un +29% della prima settimana, fino al +63% registrato in chiusura di settembre. Il report fa anche un focus sull’andamento della vitamina D, dove si osserva nella settimana 1 un crescita da inizio anno del +40%, confermata poi anche sul finire del mese.

    Prodotti per il sonno sempre più stabili

    Probabilmente complice la situazione di incertezze e timori che l’attuale quotidianità sta comportando, i prodotti per dormire, come quelli per l’umore, hanno visto crescere interesse nei loro confronti e questo si vede anche sul web. Sul progressivo annuo la crescita al momento è del +36%, anche se di settimana in settimana, a settembre la curva sui giorni precedenti è andata ad appiattirsi.

    I termometri rimangono con segno positivo

    L’inizio del mese ha visto una crescita esponenziale delle vendite dei termometri, con un +58% alla seconda settimana rispetto alla precedente. Dalla metà di settembre, però, questo aumento si è fatto sempre più lieve, fino a calare in negativo nell’ultima settimana, al -17% rispetto alla terza. Nonostante ciò, questo prodotto sul progressivo annuo vede un numero a tre cifre, con un +137%.

    Crescita decisa dei pulsiossimetri

    I numeri di questi dispositivi nel 2020 hanno per forza di cose visto un’impennata sorprendente rispetto all’anno precedente. A fine settembre il progressivo annuo ha segnato infatti il +354% e di settimana in settimana ha visto un innalzamento costante, grazie anche a un notevole +36% nell’ultima di settembre rispetto alla precedente.

    Mascherine e igienizzanti tra alti e bassi

    Fino a metà settembre gli igienizzanti per le mani e le mascherine avevano ricominciato a crescere in quanto a consumi, tanto che gli igienizzanti erano tornati ai valori di fine maggio e le mascherine addirittura a quelli di metà marzo. Dalla terza settimana del mese, però, la salita si è bloccata, ma più che per la non necessità del prodotto è più probabile che questo comportamento sia dovuto alle scorte fatte nell’ultimo periodo.

    Creme per le mani

    Tranne per una breve battuta di arresto alla seconda settimana di settembre (con una crescita lieve ferma al 3%), le creme per le mani hanno mantenuto per tutto il mese un andamento positivo, che ha permesso di confermare l’innalzamento del +26% sul progressivo annuo. Fatta eccezione per quel rallentamento, quindi, in chiusura di settembre questo segmento si mostra in ripresa.

    Cura della persona

    Il comparto della dermocosmetica con il Covid-19 ha visto alti e bassi differenziati per tipologia di prodotto. Specialmente nel periodo di lockdown totale, infatti, si sono registrate perdite nette per categorie come il make-up e ascese inimmaginabili per prodotti come le tinture per capelli o per la depilazione.

    In generale, a fine settembre le perdite sul progressivo annuo toccano tutti i segmenti. Il mese era iniziato con una salita sulla settimana precedente da parte di prodotti per il corpo, il viso, l’igiene orale e il make-up, ma male sul confronto con l’anno precedente. Anche nella seconda metà del mese si è affacciata una ripresa che sembrava essere più sostanziosa, con i prodotti per il viso a +11% e quelli per i capelli al 7%, con buoni risultati anche per corpo, bellezza e igiene orale. In maniera analoga alla situazione di inizio settembre, però, ciò non ha permesso di far cambiare segno al progressivo annuo, ma anzi a fine mese si è tornati a vedere una discesa che ha salvato leggermente solo i settori capelli e viso.

    Prodotti veterinari

    Per i prodotti veterinari il progressivo annuo del 2020 si conferma in crescita rispetto al 2019, con un +9% registrato al termine di settembre. Sebbene la chiusura sia positiva, si segnalano alti e bassi durante il mese, con un buon + 7% nella prima settimana rispetto alla precedente, contro un -5% dell’ultima.

    In generale, dunque, settembre non chiude in positivo. Ipotesi fanno pensare che contribuisca il ritardo della comparsa dei malanni stagionali, insieme a una modalità diversa di approvvigionamento, fatta di scorte di precedenti momenti.

    Fonti

    Shackleton Consulting, Nicola Posa, Data room Farmacia, maggio 2020
    Pharmacyscanner, 36, 37, 38, 39
    pharmaretail.it

     

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