Pubblicato a luglio 2021, il ventunesimo rapporto OsMed (Osservatorio nazionale sull’impiego dei medicinali) è un documento che descrive l’utilizzo dei farmaci nel nostro Paese. Il rapporto, di oltre 800 pagine, raccoglie i dati dell’assistenza farmaceutica ospedaliera e territoriale in termini di consumi e spese sia a carico del SSN (Servizio Sanitario Nazionale) sia attraverso l’acquisto privato dei cittadini. Si tratta di un vero e proprio volume di consultazione che, grazie al contributo di esperti delle principali aree terapeutiche, fornisce una lettura critica dei dati e offre spunti di riflessione e approfondimenti.
L’uso dei farmaci in Italia
Il rapporto è suddiviso in 5 sezioni (caratteristiche generali dell’uso dei farmaci in Italia; analisi di dettaglio della spesa e del consumo dei farmaci; consumi e spesa per classe terapeutica; registri di monitoraggio e accordi di rimborsabilità condizionata; farmaci innovativi e farmaci orfani), che raccontano un Paese in cui, nonostante la pandemia mondiale, la spesa farmaceutica nazionale 2020 è stata di 30,5 miliardi di Euro, cifra totalmente in linea con la spesa dell’anno precedente.
Spese e consumi
Scendendo un po’ più nel dettaglio, nel 2020 la spesa pubblica, con un valore di 23,4 miliardi, ha rappresentato il 76,5% della spesa farmaceutica complessiva rimanendo stabile rispetto all’anno precedente.
Anche la spesa che riguarda i farmaci comprati dalle strutture sanitarie pubbliche è rimasta stabile sia nella spesa che nei consumi raggiungendo i 222,87€ pro capite per un totale di 13,5 miliardi di Euro.
In leggero calo invece la spesa farmaceutica pro capite (data dalla somma dei medicinali acquistati dalle strutture sanitarie pubbliche e da quelli erogati tramite convenzione), la quale ha ammontato a 385,88€.
In generale nel 2020 hanno ricevuto almeno una prescrizione di farmaci poco più di 6 italiani su 10 e si è evidenziato come la spesa pro capite aumenti con l’avanzare dell’età: gli over 64 raccolgono infatti oltre il 60% della spesa e 70% delle dosi con una spesa media di 560€ e con un’incidenza che diminuisce nelle regioni del nord rispetto al centro e soprattutto al sud.
Questo dato si riconferma anche nelle le singole regioni, dove la Campania ha ottenuto il primato sia per il valore più alto di spesa lorda pro capite per farmaci di classe A con i suoi 197,3€ sia per quanto riguarda i consumi (1.123,8 DDD/1000 abitanti die); mentre il valore più basso è stato raggiunto da Bolzano che ha registrato una spesa pro capite di 144,4€ e con un consumo di 708,4 DDD/1000 abitanti die.
Per quanto riguarda la fascia di cittadini in età pediatrica, il rapporto ha registrato che il 35,7% dei bambini ha ricevuto almeno una prescrizione farmacologica nel corso del 2020, dato che risulta diminuito rispetto al 2019.
Categorie di farmaci: spese e utilizzo
I farmaci a carico del cittadino (classe C) hanno registrato nel 2020 una spesa di circa 5,7 miliardi di €, dato che anche in questo caso risulta in linea con l’anno precedente.
Questa spesa è ripartita in due:
- farmaci con ricetta (57,8%)
- farmaci di automedicazione (SOP e OTC)
Farmaci con maggior spesa
Le categorie a maggior spesa del 2020 sono rappresentate da benzodiazepine, farmaci contro la disfunzione erettile e contraccettivi.
Per quanto riguarda invece i principi attivi che si trovano al primo posto per spesa sono ibuprofene, paracetamolo e diclofenac.
La classe terapeutica convenzionata a maggior spesa e consumo è rappresentata dai farmaci cardiovascolari (49,05 euro pro capite e 484,7 DDD), mentre, tra i prodotti farmaceutici acquistati direttamente dalle strutture pubbliche, quelli rispettivamente a maggiore spesa (102,88 euro pro capite) e consumo (49DDD) sono stati i farmaci antineoplastici e immunomodulatori e i farmaci del sangue e organi emopoietici.
Trattamento Covid
Il consumo dei farmaci utilizzabili nell’ambito del trattamento del COVID-19 nel 2020 si è attestato a 20,7 DDD/1000 abitanti die (+8,5% in confronto al 2019). Tra questi, le eparine hanno rappresentato quasi la metà dei consumi e circa un terzo della spesa, seguite a ruota da corticosteroidi, come il metilprednisolone e il desametasone.
Farmaci innovativi e orfani
Durante il 2020 i farmaci ritenuti in possesso del requisito di innovatività (piena o condizionata) sono stati 40, appartenenti principalmente alla categoria degli antineoplastici. A pesare di più sulla spesa di questa tipologia di farmaci sono stati gli anticorpi monoclonali e le molecole di sintesi (97,8% della spesa).
Il 72,3% della spesa e il 59,7% dei consumi dei farmaci innovativi sono costituiti dai farmaci indicati nei tumori solidi e del sangue. Per quanto riguarda la spesa dei farmaci orfani di classe H, A, e C, il 2020 ha registrato un ammontare di circa 1,4 miliardi €, al (circa il 6% della spesa SSN).
Confronto internazionale
Rispetto agli altri Paesi europei, in Italia si registra una bassa incidenza nella spesa per i farmaci equivalenti, mentre ci posizioniamo al primo e al secondo posto per consumo e spesa dei farmaci biosimilari.
Per quanto riguarda i prezzi invece il nostro Paese ha prezzi superiori solo alla Francia, al Portogallo e alla Polonia. (considerando sia i farmaci erogati in ambito territoriale sia quelli in ambito ospedaliero), mentre, rispetto alla spesa dei farmaci orfani nel periodo 2018-2020, risulta al quinto posto per la spesa, dopo Francia, Austria , Germania e Spagna.
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