Caffeina e disidratazione

La caffeina disidrata dicono. Durante lo sport non bisogna bere bibite energizzanti, dicono anche. Ma davvero la caffeina ha un effetto disidratante sul corpo?

La caffeina disidrata? È questo il momento di scoprirlo

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    In sintesi

    • la caffeina non provoca disidratazione
    • la caffeina ha un blando effetto diuretico che comunque non è apprezzabile in condizioni normali

    La caffeina disidrata? A stare a sentire quanto dicono le genti, si. La caffeina è un alcaloide, presente naturalmente nei semi del caffè, nelle foglie del te e in quelle di altre piante come il cacao.  Secondo alcuni avrebbe un effetto diuretico, cioè farebbe produrre al nostro corpo una maggiore quantità di urina. Pertanto, molti consigliano agli sportivi di non assumere bevande che la contengano per non correre il rischio di disidratarsi.

    A questo punto però sorge una domanda: sarà vero? Come sempre accade in questa rubrica, la risposta è no. È giunto il momento di Fare Chiarenza anche su questo argomento.

    L’importanza dell’acqua per il corpo

    Nel caso in cui non ve ne foste accorti, siamo fatti di acqua. Il nostro peso corporeo è determinato per circa il 60% da acqua. Questo dato dovrebbe darci un’idea di quanto l’acqua sia importante per l’organismo: gli organi, le mucose e le cellule hanno bisogno dell’acqua per funzionare.

    L’acqua interviene anche in alcuni meccanismi vitali fondamentali:

    • lubrifica le giunture e permettere i processi digestivi
    • aiuta a regolare la temperatura corporea attraverso la sudorazione
    • aiuta a disfarsi delle tossine e delle sostanze nocive attraverso l’urina

    A seconda dell’attività svolta il nostro corpo espelle tra 2 e i 2,5 litri di acqua attraverso, l’urina, le feci, la respirazione e la sudorazione. L’acqua che perdiamo deve essere reintegrata, e anche il più rapidamente possibile. Se non lo facciamo andiamo incontro a disturbi che vanno dalla cistite alla disidratazione, una condizione in cui il bilanciamento idrico del nostro corpo è compromesso. Se non lo ristabiliamo le conseguenze possono arrivare anche alla morte nel giro di alcuni giorni. Non è lo stesso con il cibo ad esempio. Possiamo sopravvivere senza mangiare anche per diverse settimane.

    Bere acqua è il principale mezzo attraverso il quale ristabiliamo il nostro bilanciamento idrico, ma introduciamo liquidi anche attraverso l’alimentazione. Le verdure sono un’ottima fonte di acqua per il nostro organismo.

    Gli effetti diuretici della caffeina

    Fare pipì – in termini tecnici la diuresi – è la principale via attraverso cui espelliamo l’acqua dal corpo. In condizioni di riposo, ogni 24 ore produciamo in media tra 1 litro e 1 litro e mezzo di urina. Alcuni alimenti come l’ananas la rucola favoriscono la diuresi, cioè stimolano la produzione di pipì.

    La caffeina è uno di questi alimenti. L’effetto diuretico della caffeina è stato però sopravvalutato. Per molto tempo, medici e nutrizionisti sono stati convinti che la caffeina avesse un forte potere diuretico, tanto da sconsigliarne il consumo a chi fa attività sportiva per le ragioni che abbiamo detto prima. In realtà non è così.

    Scienza e caffeina

    L’idea che la caffeina fosse un potente diuretico si è diffusa a partire da uno studio nel 1928, dove si analizzavano gli effetti della caffeina su alcune persone. Si era notato che la caffeina avesse un effetto diuretico sui pazienti a riposo.

    Il campione esaminato dallo studio era però composto da sole 3 persone, tenute in osservazione per alcune ore. I dati raccolti erano troppo pochi per poter generalizzare i risultati e dire che la caffeina abbia un forte effetto diuretico.

    Studi successivi hanno infatti ridimensionato le conclusioni a cui erano giunti gli studiosi nel 1928.

    Ad esempio, questo studio ha provato a studiare se ci fossero differenze tra l’acqua e la caffeina sul bilanciamento idrico dell’organismo. Se l’ipotesi che la caffeina è un potente diuretico fosse stata vera, l’ingestione di caffeina avrebbe avuto effetti sul peso corporeo a causa della maggiore espulsione di urina e sul sangue a causa della maggiore concentrazione di elettroliti.

    Dallo studio è emerso che le persone che avevano consumato caffeina avevano prodotto la stessa quantità di urina e i parametri chimici del loro sangue e della loro urina non avevano differenze apprezzabili rispetto a quelli delle persone che non l’avevano consumata. In pratica bere acqua o bere bevande a base di caffeina ha sull’organismo gli stessi effetti.

    Un altro studio ha passato in rassegna la letteratura scientifica su caffeina e disidratazione prodotta tra il 1966 e il 2002. Dalla rassegna è emerso che per avere un effetto diuretico apprezzabile bisognava ingerire dai 250 ai 300 mg di caffeina, una quantità contenuta in 2-8 tazze di caffè americano. E non è tutto. Da tutti gli studi passati in rassegna si evinceva che gli effetti diuretici più apprezzabili si riscontravano nelle persone non abituate al consumo di caffeina. Chi invece assumeva regolarmente dosi di caffeina subiva effetti molto più blandi, quasi assenti.

    Le conclusioni di questo studio ridimensionano notevolmente gli effetti diuretici della caffeina:

    “non ci sono prove a supporto dell’ipotesi che il consumo di bevande contenenti caffeina come parte di un normale stile di vita porti a perdite di liquido maggiori rispetto alla quantità di liquido ingerito o che sia associato a un cattiva condizione di idratazione”

    Le bevande a base di caffeina non solo non causano disidratazione, ma possono aiutare l’organismo a ristabilire il bilanciamento idrico. Quindi, sportivi o no, se ne avete voglia potete bere una bibita energizzante in tutta tranquillità anche in piena attività sportiva.

    Fonti

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