Esistono dei farmaci per trattare il disturbo bipolare?

Capiamo come si sente chi soffre di disturbo bipolare e quali sono le cure adeguate

Farmaci per curare il disturbo bipolare

Sommario
    Tempo di lettura Tempo di lettura terminato
    0
    Time

    Il disturbo bipolare è un disturbo dell’umore molto grave che crea condizioni di difficoltà sia per la persona che ne soffre, sia per coloro che circondano quest’ultima. Nella pratica, questo disturbo si traduce in alterazioni dell’umore, con sintomi che spaziano da una grave tristezza fino a giungere all’esaltazione massima. 

    Vediamo di fare chiarezza su questo disturbo e sulle possibili cure per trattarlo.

    Disturbo bipolare: cos’è e da cosa dipende?

    Il disturbo bipolare è un grave disturbo dell’umore caratterizzato dall’alternanza di fasi depressive e maniacali che, se non adeguatamente trattate, possono impedire al soggetto bipolare di vivere la propria vita in normale tranquillità. 

    Nella sostanza, l’individuo che soffre di questo disturbo presenta frequenti alterazioni psicologiche che lo sottopongono a periodi di eccessiva tristezza (depressione), intervallati a momenti di allegria o esaltazione significativa (mania) e viceversa. Questi episodi hanno durata variabile: possono durare poche settimane, oppure qualche mese (dai 3 ai 6) e si alternano con momenti di “equilibrio emotivo” in cui non si manifestano i sintomi del disturbo. 

    Le cause del disturbo bipolare non sono ancora state individuate con certezza, tuttavia si tratta di una malattia multifattoriale, fortemente legata a cause biologiche-genetiche e psicosociali. Nel dettaglio, l’analisi “Disturbo Bipolare: una malattia multifattoriale”, condotta nel 2012 e reperibile su Pubmed, spiega che l’insorgenza della malattia sarebbe la conseguenza di una predisposizione genetica, collegata a possibili influenze ambientali, come per esempio eventi di vita particolarmente stressanti.

    Come si sente una persona bipolare?

    Come è possibile dedurre dal paragrafo precedente, i sintomi del disturbo bipolare sono fortemente correlati a quelli di depressione e mania. Infatti la persona che soffre di questo disturbo dell’umore ha reazioni differenti in relazione all’episodio che sta vivendo. Per capirsi meglio:

    • quando l’individuo affetto da disturbo bipolare soffre di attacchi di depressione, questo ha una forte sensazione di tristezza, presenta sensi di colpa, difficoltà nel sonno, così come difficoltà a concentrarsi e generale mancanza di interesse per le attività quotidiane;
    • mentre quando presenta attacchi di mania, l’individuo, al contrario, mostra un senso di grandiosità elevata che lo porta ad essere esuberante ed euforico, a svolgere più attività del dovuto, dormendo poco e diventando loquace.

    Convivere con questo disturbo mette alla prova la persona che ne soffre, impedendo a questa di controllare i sintomi, per questo motivo è bene diagnosticare il disturbo per tempo, così da individuare la corretta cura. In questo senso, vediamo quali sono i farmaci che possono trattare il disturbo bipolare.

    Quali farmaci possono curare il disturbo bipolare?

    Negli ultimi decenni, gli studi che si sono susseguiti hanno permesso di conoscere le origini e le manifestazioni della malattia, per individuare poi le possibili cure. Nel dettaglio, le cure adeguate al trattamento del disturbo bipolare sono quella farmacologica e quella psicoterapeutica, che devono essere consigliate dal proprio medico curante. 

    Supporto psicoterapeutico

    Partendo dal supporto psicoterapeutico si fa riferimento alla terapia che aiuta la persona bipolare a consapevolizzare e conoscere meglio il proprio disturbo, così da saper individuare i sintomi che fungono da campanello di allarme. In questo modo, l’individuo saprà quando è necessario contattare il medico e come agire per evitare evidenti sbalzi d’umore.

    La psicoterapia può prevedere incontri individuali con lo specialista, oppure sostanziarsi in sedute di gruppo. In entrambi i casi si tratta di un rimedio utile a questo disturbo dell’umore, che dev’essere però effettuato parallelamente alla somministrazione di farmaci specifici.

    Cura farmacologica

    In merito alla cura farmacologica ci sono varie sostanze per trattare il disturbo bipolare. Queste vengono scelte dal medico curante, in base alla situazione personale del paziente e tra le più comuni troviamo:

    • Litio: viene somministrato per via orale e funge da stabilizzatore dell’umore sia per trattare che per prevenire i sintomi del disturbo bipolare. Al tempo stesso però i benefici di questa sostanza possono richiedere molti giorni e, in certi casi, anche alcune settimane. Per questo motivo spesso si prediligono altre tipologie di farmaci, come per esempio le prossime due tipologie elencate;
    • Farmaci anticonvulsivanti: tra questi sono spesso utilizzati l’Acido Valproico e la Carbamazepina. In entrambi i casi l’assunzione prevede la via orale e l’obiettivo rimane il medesimo, ovvero stabilizzare l’umore, agendo non solo a livello nervoso ma anche a livello cerebrale.
    • Farmaci antipsicotici: questi agiscono bloccando la dopamina, ossia la sostanza che nel cervello funziona da neurotrasmettitore e, così facendo, riducono la comunicazione cerebrale che avviene tra le cellule. Si tratta di una soluzione molto utilizzata poiché questa tipologia di farmaci ha un rapido effetto, che si manifesta già dopo le prime ore dell’assunzione e, anche in questo caso, l’assunzione avviene per via orale.

    Nei casi di attacchi di depressione gravi, si utilizzano anche i farmaci antidepressivi, anche se spesso affiancati comunque a farmaci che fungono da stabilizzatore dell’umore.

    Effetti collaterali

    In caso di disturbo bipolare, risulta essenziale individuare la cura farmacologica adeguata che, se affiancata al supporto psicoterapeutico, può migliorare la condizione del paziente

    Va detto, però, che nonostante l’assunzione di queste sostanze, chi soffre di disturbo bipolare può andare incontro a complicanze, poiché questi farmaci appena elencati possono avere effetti collaterali anche gravi.

    Infatti, in generale, gli stabilizzanti dell’umore possono provocare disturbi intestinali, come: nausea, vomito, diarrea e dolori addominali. Oltre a questi sono ricorrenti anche sensazioni di sonnolenza e mal di testa.

    Per concludere

    In sintesi, il disturbo bipolare è un disturbo dell’umore caratterizzato dall’alternanza di fasi di depressione e mania (eccessiva esaltazione). 

    L’individuo affetto da questo disturbo si trova in una condizione difficile che vede l’alterazione del suo umore, che passa da un estremo all’altro della scala dei sentimenti. Questa situazione può essere tenuta sotto controllo grazie a farmaci specifici in grado di svolgere un’azione di stabilizzazione dell’umore che riduce queste oscillazioni frequenti. Tuttavia è bene precisare che questa cura porta con sé alcuni effetti collaterali che potrebbero gravare momentaneamente sulla salute dell’individuo.

    Fonti

    Lascia il tuo commento

    Non verrà mostrata nei commenti
    A Good Magazine - Newsletter
    è il contenuto che ti fa bene! Resta aggiornato sulle malattie digitali