I rischi di assumere farmaci sotto il sole

Se per molti l’obiettivo dell’estate è un’abbronzatura dorata e perfetta, per tutti l’obiettivo dovrebbe essere esporsi al sole senza rischi

Farmaci e sole rischi

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    Farmaci e sole

    Arrossamenti, eritemi, orticarie, ma anche macchie difficili da mandare via sono alcune conseguenze di una scorretta esposizione al sole. E non capita solo quando esageriamo con la tintarella o ci esponiamo senza una protezione solare adeguata.

    Queste stesse reazioni si possono verificare quando l’esposizione al sole avviene dopo aver assunto determinati farmaci, cosiddetti fotosensibili.

    Sono dei medicinali che reagiscono con i raggi solari, portando a spiacevoli effetti indesiderati, non solo dal punto di vista estetico, ma soprattutto, alla lunga, dal punto di vista della salute generale e della pelle in particolare.

    Fotosensibilità

    In molti amano stendersi al sole, non solo in estate, ma appena vedono spuntare i primi timidi raggi primaverili. Il sole in effetti è benefico per la salute: stimola ad esempio la produzione di vitamina D, fondamentale per le ossa e per il sistema immunitario.

    Ma bisogna prestare sempre molta attenzione e proteggersi in modo adeguato, perché per quanto abbia molti effetti positivi, il sole può essere al tempo stesso dannoso. Esporsi al sole troppo a lungo, o nelle ore più calde (di solito è sconsigliato stare al sole dalle 11 alle 16), può causare bruciature ed eritemi, che nel tempo potrebbero portare a conseguenze ben più gravi, come un melanoma.

    Ad essere dannosi per la pelle sono i raggi UVB, ma un altro degli effetti indesiderati di un’eccessiva esposizione al sole è il precoce invecchiamento della pelle, causato invece dai raggi UVA.

    Questi ultimi sono anche i responsabili della fotosensibilità di alcuni farmaci. Se assunti in concomitanza di una giornata sotto il sole, reagiscono con i raggi UVA dando luogo a reazioni molto simili a quelle allergiche.

    Reazioni fototossiche

    Le reazioni fototossiche sono quelle più comuni: scatenate dai raggi UVA, si manifestano subito dopo l’esposizione al sole. Ciò avviene perché i principi attivi di determinati farmaci reagiscono con i raggi UVA creando molecole dannose per i tessuti.

    L’estensione della reazione cutanea dipende dalla quantità di farmaco assunta e si manifesta sotto forma di:

    • bruciature
    • ustioni
    • iperpigmentazione

    Reazioni fotoallergiche

    Sono invece dette reazioni fotoallergiche quelle che si manifestano in seguito all’esposizione al sole (di solito entro 72 ore). Spesso colpiscono i soggetti già predisposti alle allergie.

    In questo caso i raggi UVA alterano il principio attivo del farmaco scatenando una reazione allergica, che si manifesta con:

    • orticaria
    • arrossamento
    • desquamazione della cute
    • formazione di vescicole

    Si differenziano dalle reazioni fototossiche perché più diffuse e non circoscritte solo nelle zone dove è stato ad esempio utilizzato un farmaco topico.

    Quali farmaci sono fotosensibili?

    I farmaci fotosensibili sono quelli che possono causare reazioni avverse se assunti in concomitanza con l’esposizione al sole. Bisognerà prestare attenzione anche quando i farmaci sono stati assunti ore prima, perché i principi attivi restano a lungo nel corpo ed è quindi possibile avere lo stesso una reazione fototossica o fotoallergica.

    Fra i farmaci che sarebbe meglio evitare prima di recarsi in spiaggia, al lago o in montagna e trascorrere la giornata sotto il sole, troviamo:

    • antibiotici, in particolare: tetracicline, chinoloni, sulfamidici
    • antinfiammatori, soprattutto il ketoprofene, ma anche l’ibuprofene
    • antistaminici, in particolar modo la prometazina
    • alcuni antifungini, come voriconazolo e ketoconazolo
    • cortisonici come desametasone e beclometasone

    Queste classi di farmaci e i loro principi attivi possono scatenare reazioni fotosensibili, sia che vengano somministrati per bocca (ad esempio quando prendiamo un antinfiammatorio per il mal di schiena), sia quando se ne fa un uso topico (ad esempio le creme antistaminiche usate per le punture di insetto).

    Ci sono poi altri principi attivi che non andrebbero assunti prima di esporsi al sole, ma che vengono somministrati in modo continuativo per determinate patologie. Di solito quindi non sarà quindi possibile interrompere del tutto la terapia in caso di esposizione al sole. Fra questi ci sono:

    • la combinazione etinilestradiolo con gestodene e con desogestrel, che troviamo in alcune pillole anticoncezionali
    • statine, usate per il colesterolo
    • furosemide e idroclorotiazide, somministrati a persone affette da ipertensione
    • amiodarone e diltiazem, utilizzati per problemi cardiovascolari
    • glipizide, principio attivo di alcuni farmaci per il diabete
    • isotretinoina, utilizzata nel trattamento dell’acne

    Non sembra invece essere fotosensibile il paracetamolo, ovvero il principio attivo della Tachipirina, se non nella sua formulazione orosolubile.

    Nel dubbio sul corretto comportamento da tenere dopo aver assunto un medicinale, ricordiamo che è sempre una buona abitudine leggere attentamente i foglietti illustrativi e consultarsi con il proprio medico.

    Cosa fare in caso di reazione fotosensibile?

    Benché possano essere fastidiose e alla lunga dannose per l’organismo, le reazioni che scaturiscono dall’esposizione al sole dopo aver assunto determinati farmaci di solito non sono gravi.

    Si tratta nella maggior parte dei casi di sfoghi molto simili a quelli che si verificano a causa di allergie, e, se è ormai troppo tardi per prevenire il danno, l’unica cosa che resta da fare è cercare di alleviare il fastidio.

    Si consiglia di:

    • interrompere l’esposizione al sole
    • interrompere l’assunzione del farmaco, se possibile, consultando il proprio medico per un’alternativa, necessaria nei casi di terapie continuative, come quelle per l’ipertensione o il diabete
    • utilizzare creme cortisoniche e antistaminiche per il prurito (non esponendosi al sole, visto che anche queste spesso sono fotosensibili!)
    • proteggersi con una crema solare adeguata, che funzioni sia contro i raggi UVB che contro i raggi UVA

    Se oltre a sfoghi e macchie cutanee si presenta anche qualche linea di febbre, è meglio rivolgersi al proprio dottore, mentre in caso di gonfiore di occhi e labbra, probabilmente la reazione è più grave ed è meglio recarsi al pronto soccorso.

    L’importanza della prevenzione

    La pelle è l’organo del corpo umano più esteso ed è quindi fondamentale prendersene cura. Spesso la ricerca estetica di un’abbronzatura perfetta a tutti i costi porta a sottovalutare l’impatto nocivo che i raggi del sole possono avere.

    Le reazioni fototossiche e fotoallergiche possono apparire, nella maggior parte dei casi, più fastidiose che altro, ma alla lunga possono avere delle conseguenze non solo estetiche sull’organismo. È sempre bene quindi fare attenzione ai medicinali che usiamo, soprattutto in estate e in vacanza, oltre a essere necessario utilizzare una protezione adeguata.

    Fonti

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