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Tutti i benefici e le controindicazioni del paracetamolo

Paracetamolo sì paracetamolo no: i pro e i contro del farmaco più utilizzato al mondo

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    Il paracetamolo è uno dei farmaci più utilizzati al mondo. Presente in tutti le case, conosciuto con il nome commerciale più comune di Tachipirina, il paracetamolo serve soprattutto per abbassare la temperatura corporea in caso di febbre e diminuire i dolori causati da essa, ma anche mal di testa, mal di denti, dolori artritici e muscoloscheletrici, dolori mestruali, dolori post-operatori o nevralgie, grazie ai suoi effetti analgesici e antipiretici.

    Il paracetamolo è un farmaco tendenzialmente e universalmente sicuro e, se preso nelle dosi e nei tempi indicati dal dottore, non causa effetti collaterali. Possono verificarsi controindicazioni in alcuni casi: chi soffre di diabete, chi assume già farmaci anticoagulanti, chi è alcolista o fa un uso assiduo di alcol. Le reazioni allergiche che possono verificarsi in alcuni soggetti sono:

    • Arrossamenti della pelle
    • Prurito
    • Difficoltà a respirare
    • Difficoltà nella deglutizione
    • Disturbo allo stomaco
    • Vertigine
    • Pelle giallastra 

    I malesseri più gravi imputabili al paracetamolo riguardano il fegato e i reni, ma solo alcuni soggetti ne sono veramente a rischio (principalmente chi ha già problemi ai suddetti organi e gli alcolisti, ma anche i diabetici anziani possono essere a rischio con l’aumento delle probabilità di ictus).

    PRO

    • Antidolorifico e antifebbrile efficace

    Si utilizza il paracetamolo quando si ha la febbre e quando abbiamo dolori fisici come mal di testa, mal di denti, dolori artritici e muscoloscheletrici, dolori mestruali, dolori post-operatori o nevralgie.

    • Contro il dolore cronico

    Il potere analgesico, cioè antidolorifico, del paracetamolo lo rende il primo farmaco utilizzato nella terapia del dolore, soprattutto se si tratta di dolore cronico. Associato anche alla codeina, viene utilizzato soprattutto nei casi in cui l’aspirina non viene tollerata (come per quei pazienti che soffrono di ulcera peptica, coagulazione del sangue non ottimale e ipersensibilità al farmaco).

    • Non è gastrotossico

    Il paracetamolo può essere assunto a stomaco vuoto in quanto ha effetti estremamente ridotti sulla mucosa dello stomaco

    • Il paracetamolo è perfetto per i più piccoli

    Utilizzato principalmente dagli adulti in compresse, il paracetamolo è ottimo per curare stati febbrili e dolori influenzali anche per i bambini. Somministrandolo in sciroppo, gocce o supposte, già dai primi mesi, il neonato può assumere la Tachipirina o farmaci similari con lo stesso principio attivo.

    • Analgesico per le gravidanze: approvato!

    Prestendo particolare attenzione alle dosi e ai tempi prestabiliti dal medico, il paracetamolo può essere assunto dalle donne in gravidanza. Non causa aborti spontanei o malattie congenite al bambino, anche se, se preso in modo inconsapevole ed esagerato, può aumentare leggermente i rischi di asma o dispnea, per questo è importante seguire le indicazioni del medico.

    CONTRO

    • Non è un antinfiammatorio

    A differenza dell’ibuprofene, che ha anche un’azione leggera antinfiammatoria, il paracetamolo è solo analgesico e antipiretico, quindi un medicinale antidolorifico e antifebbrile.

    • Epatossicità

    Il paracetamolo causa epatotossicità (o tossicità epatica) in soggetti con patologie al fegato e in alcolisti.

    • Nefrotossicità

    Per i pazienti con problemi ai reni, sussistono rischi e controindicazioni gravi se si decide di utilizzare il paracetamolo in dosi eccessive (rispetto a quelle consigliate dal medico).

    • Reazioni allergiche

    Comuni a tutti i farmaci a seconda dei soggetti e dell’organismo, nonostante vi sia una buona tollerabilità da parte della mucosa dello stomaco (non è gastrotossico), il paracetamolo può causare malesseri a stomaco e pancia con diarrea e dolori addominali. A questi, si possono aggiungere reazioni allergiche riguardanti la arrossamenti della pelle e disturbi cutanei o patologie del sangue.

    • Inefficace contro l’artrosi

    Sulla rivista The Lancet, una tra le più autorevoli nel settore della Medicina, sono apparsi articoli riguardanti l’inefficacia del paracetamolo nella cura dell’artrosi e della gonartrosi. Si parla di effetto placebo (che cioè non ha alcun effetto), ma niente di più profondo e curativo.

    E per raffreddore e mal di gola?

    Grazie ai suoi effetti analgesici, il paracetamolo può essere utilizzato anche per il raffreddore e il mal di gola; nonostante non vada a risolvere il malessere alla radice, in quanto non ha potere antinfiammatorio, il paracetamolo può essere utilizzato come antidolorifico e annichilire, così, il dolore fisico.

    Controversie*

    Il Dottor Roberto Gava, autore di numerosi libri nel settore della medicina, ha affermato che il paracetamolo, principio attivo di Tachipirina e Efferalgan, può causare asma e autismo.

    “L’effetto epatotossico è esplicato da un metabolita del paracetamolo (l’N-acetil-p-benzochinone) che viene neutralizzato da un sistema epatico glutatione-dipendente. Dopo che le scorte intraepatotocitarie di glutatione si sono esaurite, il metabolita si lega con le proteine del citosol epatocitario (circa 10 ore dopo l’assunzione del farmaco) e svolge la sua azione epatotossica”. Oltre a questo effetto, gli studi dimostrerebbero che il paracetamolo possa arrivare a causare autismo. “Sappiamo che la cisteina (aminoacido essenziale per permettere la produzione di glutatione da parte del fegato e del cervello) viene sintetizzata per azione dell’enzima metionina-sintetasi e sappiamo che il mercurio contenuto nei vaccini blocca l’attivazione di questo enzima con la conseguenza che è più facile che si alteri lo sviluppo cerebrale e si incrementi l’incidenza di autismo e del disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD), due patologie che oggi stanno diventando molto comuni.

    Fonti

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