Perché fare l’orto con i bambini?

L’orto didattico è un'attività importante per l’educazione dei bambini, insegna il rispetto della natura e la pazienza; ma come funziona?

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    Stare a contatto con la natura ci fa riscoprire le nostre radici: non solo è terapeutico, ma aiuta a sviluppare doti di responsabilità, oltre che un incredibile pollice verde. Non si tratta soltanto di un semplice passatempo da adulti con cui riempire le giornate: l’orto didattico per i bambini è un metodo educativo che sviluppa la sensibilità e la manualità. Perché conviene fare l’orto con i bambini in casa? Vediamolo insieme.

    L’orto didattico per i bambini: cosa significa stare a contatto con la natura

    Maria Montessori aveva già visto le potenzialità dell’attività dell’orto con i bambini, così lo ha inserito nel proprio metodo educativo. Cosa ci ha visto di particolare? Vivere la natura significa imparare che il sacrificio porterà dei frutti: per poterli ottenere, è bene conoscere le leggi che governano il mondo naturale e accettare quello che arriva anche quando questo porta a un insuccesso. Vivere la natura significa dunque farne esperienza attiva. Siamo tutti coinvolti nel costruirci la nostra casa e nel coltivare i frutti del nostro lavoro. In questo modo, il bambino diventa protagonista e creatore del proprio orto: impara dagli errori commessi, apprende il senso della pazienza e l’importanza delle piccole cose.

    Per questo molti istituti scolastici hanno deciso di introdurre l’orto didattico come metodo di insegnamento. Le attività all’aperto per i bambini sono sempre le più gettonate e divertenti, soprattutto perché garantiscono un rapporto positivo con la natura e accrescono uno spirito di collaborazione con gli altri.

    L’ortoterapia per i bambini sviluppa una serie di abilità: non solo gli permette di conoscere l’ambiente circostante, ma anche di imparare il lavoro manuale e può essere molto utilizzata soprattutto nell’ambito psicologico. Curare una pianta, coltivare un orto, osservare il lento crescere di un fiore aiuta la cura di traumi e disagi nei bambini, oltre che essere un ottimo punto di incontro tra genitori e figli.

    Insomma, si tratta di un’attività che offre un’esperienza innovativa e creativa per i bambini, ma soprattutto è un lavoro poco costoso e che può essere svolto in qualsiasi periodo dell’anno. Basta soltanto controllare i tempi di crescita dei frutti del proprio orto.

    I benefici dell’orto didattico

    Che la famiglia viva in campagna o in città, in un appartamento o in un’abitazione con giardino, fare l’orto in casa è possibile ed è molto più semplice di quello che sembra. Certo, più spazio c’è, più il lavoro sarà impegnativo per i bambini (oltre che soddisfacente), ma non importa avere ampi campi di verde per veder crescere i frutti del proprio lavoro. Ad esempio, se la famiglia vive in un appartamento piccolo e senza giardino, può usare dei vasi e dei contenitori per far crescere le piante. Ogni cosa può essere utilizzata per dare vita all’orto in casa.

    Ma perché fare l’orto con i bambini? Quali sono i benefici? Ebbene, ci sono molti aspetti positivi di questa pratica.

    • Risveglia l’interesse e l’amore per la natura: i bambini cresceranno più rispettosi verso l’ambiente e impareranno a proteggere la casa che li ospita
    • Aumenta il senso della responsabilità, dal momento che bisogna prendersi cura di alcuni esseri viventi
    • Aumenta l’autostima, poiché i bambini possono osservare e toccare con mano il frutto del proprio lavoro
    • Viene insegnato ai bambini il nome delle piante, il ciclo delle stagioni e i tempi di semina
    • Permette di sviluppare la pazienza: ogni cosa ha i suoi tempi e cicli. Aspettando che il seme germogli e la pianta fiorisca, i bambini imparano il senso del tempo. Viviamo in una società frenetica dove ci è permesso di avere tutto e subito: prendendosi cura dell’orto si conosce il senso di dare tempo a quello che ci circonda
    • Scavare, piantare, annaffiare e potare stimola l’attività fisica e promuove le attività manuali
    • I bambini sono più propensi a mangiare frutta e verdura, come gli spinaci. Un’alimentazione equilibrata permette anche la scomparsa di problematiche fisiche come la stitichezza.

    Come fare l’orto con i bambini

    Eccoci qua al punto nevralgico: abbiamo deciso di fare l’orto con i nostri bambini, ma cosa dobbiamo fare di preciso? Prima di tutto, dobbiamo creare un ambiente su loro misura: un buon punto di partenza sarebbe quello di mettere tutto alla loro altezza, a partire dagli utensili fino ai vasi. Bisogna procurarsi attrezzature adeguate alle loro misure, come ad esempio un piccolo annaffiatoio, una paletta e un grembiule. Anche gli spazi sono importanti. Se la famiglia abita in un appartamento di pochi metri quadri, può ritagliarsi uno spazio dedicato alla creazione di un piccolo orto personalizzato in una stanza abbastanza luminosa. Al contrario, in una casa con giardino basta prendere un pezzo di terra da dedicare completamente al giardinaggio con il proprio bambino. Dipende tutto da dove si vive.

    È meglio scegliere delle piante semplici da coltivare e che crescano con una certa velocità, così che i bambini possano vedere subito i frutti del proprio lavoro. Insalata, cetrioli, pomodori, prezzemolo, basilico, salvia, rosmarino, lavanda, menta… Queste sono alcune delle piante che possono popolare l’orto dei nostri piccoli. In ogni caso, è meglio creare delle etichette apposite per ricordare cosa si è seminato, magari facendo realizzare dei disegni ai bambini, così che possano decorare il vaso seguendo la loro fantasia.

    Ovviamente per piantare i frutti del loro lavoro, conviene seguire un calendario di semina. Non tutte le piante possono essere piantate in qualunque periodo dell’anno: seguendo una tabella di coltura, i bambini imparano il senso della pazienza e capiscono che ogni cosa ha il proprio tempo e le proprie regole da seguire. Mentre aspettano che l’orto cresca, possono dedicarsi ad altri tipi di attività, come ad esempio strappare qualche erbaccia, sistemare le attrezzature e annaffiare quotidianamente le piantine.

    Qual è l’età giusta per iniziare a fare l’orto con i bambini?

    Non esiste un’età definita con cui farli approcciare a questa pratica, ma di sicuro prima iniziano, meglio è. Di solito si possono affidare molti dei lavori manuali nell’orto a bambini dai cinque anni in su: nella prima infanzia si dedicheranno fin da subito al lavoro con molto entusiasmo, proprio perché si tratta di una novità. Per poterli avvicinare ancora di più a questa pratica, conviene unire l’attività dell’orto con il gioco: i bambini piccoli sono felici quando possono avere un contatto diretto con la terra, quando possono correre liberi per l’orto o raccogliere ortaggi e fiori per abbellire la casa.

    Ogni attività nell’orto deve essere svolta ovviamente sotto la supervisione di un adulto. Basta non affidare ai bambini compiti troppo pesanti o difficili: l’avvicinamento con la natura deve essere graduale. E poi chissà: potrebbe essere un buon momento per i genitori di riscoprire il pollice verde, oltre di passare più tempo con i propri figli.

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