Sudorazione notturna nei bambini: quando preoccuparsi?

Cuscino e lenzuolo bagnati al risveglio possono essere il segnale di iperidrosi: cosa vuol dire se il piccolo soffre di questo disturbo.

Sudorazione notturna bambini

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    La sudorazione notturna nei bambini è un fenomeno del tutto fisiologico, un meccanismo di autocontrollo del corpo umano che permette di abbassare la temperatura corporea producendo sudore e ristabilendo, quindi, l’equilibrio dopo una sollecitazione termica. Se però avete notato che il vostro bambino, al risveglio, ha la testa molto bagnata o cuscino e lenzuolino risultano umidi, potrebbe trattarsi di iperidrosi, ovvero un’eccessiva produzione di sudore da parte delle ghiandole sudoripare. Vediamo di cosa si tratta e quali sono i casi in cui bisogna preoccuparsi.

    Cos’è la sudorazione?

    La sudorazione – ovvero, il rilascio di liquido contenente sali (il sudore) attraverso le ghiandole sudoripare – è il modo che il corpo umano ha per controllare la temperatura corporea ed è regolata dal sistema nervoso simpatico. Il sudore, evaporando, assorbe calore e induce un raffreddamento della superficie corporea. E’ quindi un meccanismo di termoregolazione molto importante, tanto negli adulti quanto nei bambini (anche) piccoli. L’attività delle ghiandole sudoripare non è costante: ovvero, non si suda tutti allo stesso modo e non si produce mai la stessa quantità di sudore. Tanti sono i fattori che influiscono sul lavoro delle ghiandole sudoripare: temperatura esterna elevata, attività fisica, stress o altre emozioni (rabbia, paura, imbarazzo), condizioni fisiologiche particolari (menopausa, ad esempio), assunzione di alcol, caffeina, cibi piccanti o alcuni farmaci e patologie.

    Iperidrosi: definizione e classificazione

    Iperidrosi è il termine medico con il quale si indica un’eccessiva sudorazione. Due sono i tipi:

    • Sudorazione eccessiva generalizzata, ovvero quella che interessa tutto il corpo;
    • Sudorazione eccessiva locale, ovvero quella che può interessare una sola zona (ad esempio, sotto le ascelle, sulla testa, sul viso, sul collo).

    E ancora, l’iperidrosi può essere classificata per causa:

    • Primaria se si riferisce a una condizione in cui c’è sudorazione solo sotto le ascelle, i palmi delle mani e dei piedi (ne è interessato il 3% della popolazione);
    • Secondaria se si riferisce ad una sudorazione eccessiva generalizzata e causata da una condizione medica di base (come un disturbo della tiroide).

    Sudorazione notturna bambini: cause

    Come già detto, è fisiologico che un bambino sudi di notte. Tuttavia, nei casi in cui il sistema nervoso parasimpatico – responsabile, abbiamo visto, della regolazione della sudorazione – è eccessivamente sollecitato, si può avere a che fare con un livello di sudorazione eccessivo. Tra le cause non patologiche di questo funzionamento anomalo della termoregolazione nel bambino troviamo:

    • Ambiente del riposo con condizioni non ottimali (temperature troppo elevate, poca areazione, eccessiva umidità);
    •  Intensa attività fisica precedente al sonno che stimola la circolazione sanguigna e l’eccitabilità;
    • Pasto troppo ricco di carboidrati (pasta, dolci) che induce iperglicemia nelle ore seguenti;
    • Pavor noctorus (terrore del buio) che provoca tensione emotiva e frequenti interruzioni del sonno (ne possono soffrire i bambini dai 18 mesi ai 4 anni, il piccolo non ne ha memoria al risveglio);
    • Tendenza a dormire con la bocca aperta (in questo caso la sudorazione eccessiva sarà localizzata in particolar modo tra capo e collo).
    • Effetto collaterale di farmaci antipiretici o di paracetamolo o presenza di processi infettivi (comune raffreddore).

    Di sudorazione eccessiva notturna soffrono (anche e soprattutto) gli adulti.

    Sudorazione notturna: quando preoccuparsi?

    L’eccesso di sudorazione, come abbiamo visto, non significa necessariamente che il bambino abbia una condizione medica seria: molte possono essere le motivazioni non patologiche per cui se ne possa soffrire. Tuttavia, poiché l’iperidrosi può essere il primo sintomo di diverse condizioni cliniche – reflusso gastro-esofageo, ipertiroidismo, diabete, disturbi metabolici e ormonali, infezioni – è meglio farla controllare. Così come è opportuno rivolgersi al pediatra quando l’eccessiva sudorazione notturna è collegata a sintomi clinici come febbre, perdita di peso consistente, ingrossamento linfonodale, sfogo cutaneo.

    Sudorazione notturna bambini: cosa fare

    Una volta escluso che la sudorazione notturna nei bambini sia collegata a qualche patologia, si possono mettere in pratica semplici accorgimenti da seguire prima di coricare a letto il bambino:

    • Garantire alla stanza una temperatura non superiore ai 20° e assicurarsi che l’ambiente sia areato e asciutto (considerato che l’umidità impedisce la traspirazione);
    • Somministrare al bambino una cena leggera prima della nanna;
    • Vestirlo con pigiamini leggeri e di fibra naturale traspirante, evitare di coprirlo troppo ed utilizzare lenzuola e coperte leggere non sintetiche;
    • Preparare un bagnetto con 10 gocce di olio essenziale di salvia unito a 200 gr di sale grosso ha un’azione rinfrescante e calmante;
    • Ricorrere ai lavaggi nasali con acqua termale o soluzione fisiologica per migliorare la respirazione e il sonno.

    Fonti

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