Un abito da sposa per AISLA

Un progetto unico ed emozionante a Pistoia per sostenere AISLA

Iniziativa aisla abiti da sposa

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    «Spettacolari guerrieri e guerriere: ogni giorno dimostrano una voglia di vivere veramente unica», Daniela Morandi, referente dell’AISLA di Pistoia, descrive così le persone affette dalla Sclerosi Laterale Amiotrofica, che fanno parte dell’associazione che si occupa dei pazienti affetti da SLA e delle loro famiglie. E proprio a loro è dedicato un progetto interessante quanto gioioso, ovvero la possibilità di comprare un abito da sposa di alta sartoria a un prezzo simbolico per aiutare l’associazione, i pazienti e le loro famiglie.

    Cos’è AISLA?

    AISLA è l’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica. La sezione di Pistoia nasce nel 2006 e si occupa dei malati di SLA, attraverso circa 30 professionisti dedicati ai pazienti tra sedute di fisioterapia gratuita e altre attività necessarie. Queste sono rese possibili grazie a eventi organizzati dalla sede con l’aiuto delle associazioni quali la Proloco il Cassero, la Data Medica di Montecatini terme, delle donazioni di privati cittadini o amici e grazie al supporto da parte della Fondazione Caript. I 40 pazienti e le loro famiglie hanno la possibilità di unirsi e affrontare, così, questo difficile percorso.

    Come nasce l’idea di “Un abito da sposa per AISLA”? E in cosa consiste?

    Daniele, figlio di Dante della storica ditta di Prato “Dante Tessuti”, ha deciso di chiudere definitivamente l’azienda di famiglia e si è trovato con numerose stoffe pregiate. Ha deciso di donarle a due sarti pistoiesi, Argia e Oliver, affezionati clienti. Subito è stata riconosciuta la bellezza di tutte queste stoffe e, tramite le sarte, sono state messe a disposizione dell’associazione: è stato realizzato un evento in cui, su donazione, è stato possibile acquistarle. Solo successivamente «ci siamo accorte degli abiti da sposa contenuti nelle buste insieme alle stoffe», commenta Daniela Morandi, bellissimi abiti in pizzi, macramè, e altri materiali e realizzati con tecniche sartoriali quasi di un’altra epoca.

    Questi bellissimi 24 abiti da sposa sono a disposizione dei soci e delle famiglie che hanno un malato di SLA per l’acquisto con una offerta minima simbolica di 400€. Ma chiunque, qualsiasi futura sposa, può acquistare uno di questi vestiti, con l’unica richiesta di fare la tessera dell’associazione.

    Con questo gesto si vuole aiutare le famiglie dei malati di SLA: i membri della famiglia che decidono di affrontare questo passo importante, che decidono di sposarsi, potranno acquistare uno splendido abito da sposa senza gravare troppo sulle spese della famiglia. Non solo: le future sposte che decidono di indossare uno degli abiti sapranno che non solo stanno per coronare il loro sogno d’amore con un bellissimo vestito da sposa, ma anche che aiuteranno l’Aisla di Pistoia nella realizzare delle varie attività e dei vari progetti. «La moda nasce e poi torna, come gli abiti da sposa consegnati, che riportano a un rigore e a un rispetto senza tempo di una consacrazione che le merita, come il matrimonio». Le misure degli abiti sono prevalentemente in taglia 42 e 44, ma le esperte sarte Argia e Paola si sono messe a disposizione per eventuali ritocchi, per adattare l’abito alle future spose.

    «Ne abbiamo collocato uno e sono stata molto felice perché l’abito è stato preso da una amica, referente della Sclerosi Multipla», conclude Daniela Morandi, che si è resa disponibile, con quest’idea e questo gesto a dare gioia alle famiglie che sono già molto provate. 

    Tutti gli abiti sono visibili nel negozio solidale dell’associazione, dal quale è possibile sostenere l’associazione anche in altri modi, ad esempio con bomboniere, libri o regali natalizi, come pandori, panettoni e ceste. Non sono i soliti regali, anzi, sono «regali che fanno pensare, che fanno riflettere su quant’è dura e difficile questa situazione», come ricorda Daniela Morandi, ma che con quello che ci è possibile, possiamo aiutare quei guerrieri e quelle guerriere che amano la vita e che lottano quotidianamente, insieme alle loro famiglie.

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