Antonio Conte si opera d’urgenza per rimuovere la cistifellea

Colicistectomia d’urgenza per il tecnico di successo del Tottenham

pallone calcio nello stadio

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    Antonio Conte dovrà assentarsi per qualche mese: l’infiammazione alla cistifellea di cui soffre è arrivata a un punto di non sopportazione. Conte riportava forti dolori addominali, tanto da rinunciare a portare avanti i suoi impegni e la sua vita regolarmente. Dopo una diagnosi di colecistite, il club londinese ha dichiarato che l’intervento chirurgico per l’asportazione della cistifellea è divenuto necessario al fine della guarigione completa di Antonio Conte. Il tecnico del Tottenham è stato operato a inizio del mese di Febbraio, prima di vedere in campo la sua squadra contro il Manchester City.

    Colecistectomia: cos’è e cosa comporta

    Cosa comporta di preciso la colecistite? In realtà, la rimozione della cistifellea è una procedura molto comune, quasi quanto l’appendicectomia. Un intervento facile, che tuttavia può risultare necessario dopo molti e ripetuti fastidi. 

    Secondo il Club del Tottenham, l’intervento chirurgico di Conte si era reso necessario.

    Prima di optare per la rimozione della cistifellea, normalmente si consiglia una terapia antinfiammatoria a base di antibiotici. Questo significa che Conte dovesse soffrire di dolori importanti, e che questi fossero molto frequenti e ravvicinati, tanto da impedirgli di andare avanti con il suo lavoro.

    La cistifellea è una piccola sacca posizionata sotto il fegato per assimilare la bile prodotta da esso. La bile è molto importante nel sistema digerente, perché permette di assimilare i grassi. La rimozione della cistifellea si rende per forza necessaria in presenza di calcoli biliari, piccoli “sassolini duri” di sali e colesterolo che bloccano il passaggio della bile prodotta dal fegato.

    Ovviamente, i calcoli biliari si possono eliminare anche tramite una terapia di espulsione e l’aiuto di alcuni farmaci mirati. Tuttavia, se il loro riformarsi provoca dolore continuo e problemi nel continuare la normale vita di tutti i giorni, la rimozione della cistifellea è l’unica soluzione.

    Come si svolge la colecistectomia

    La cistifellea può essere rimossa tramite laparoscopia (con sonda) o per via laparotomica, ossia con taglio tradizionale. Ormai è sempre più comune il procedimento per via laparoscopica, a meno che non ci siano elementi in favore della seconda tecnica. Infatti, la laparoscopia consente un recupero più veloce e lascia pochissimi segni sulla pelle del paziente. Questo perché bastano 3 fori piccolissimi per procedere alla rimozione. Come nel caso di appendicectomia, anche la rimozione della cistifellea necessita dell’anestesia totale del paziente: in alcuni casi, infatti, può esserci il bisogno di cambiare procedura durante l’intervento.

    Il decorso post operatorio prevede l’assunzione di cibi privi di scorie, e la ripresa parziale avverrà – a seconda del fisico del paziente – all’incirca in una settimana. Una volta svanito l’effetto dell’anestesia, il paziente può accusare dolore addominale, confusione, stanchezza e poca forza muscolare. Questi effetti svaniranno con il tempo.

    Tempi di recupero: il ritorno di Antonio Conte

    Molti se lo chiedono: quando sarà di nuovo operativo Antonio Conte? La sua guarigione dipende molto dal decorso post – operatorio e da come reagisce il suo fisico all’operazione. Normalmente, si consiglia di non effettuare sforzi per circa 3 mesi post operazione: questo significa che nel giro di qualche mese rivedremo Antonio Conte in servizio. Sappiamo, però, che l’energia e la grinta di Conte è dura a fermarsi, quindi dipenderà molto da come reagirà il suo organismo. 

    Questo non sembra fermare il Tottenham, che il 5 febbraio ha vinto contro il Manchester City 1 a 0, dimostrando il suo valore e la sua grinta anche in assenza del suo tecnico di successo. E nonostante una piccola sconfitta con il Leicester, si è ripreso vistosamente vincendo contro il West Ham 2 a 0.

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