Chi sono i personaggi famosi che hanno contratto l’HIV?

Sono molte le persone famose che hanno rivelato al mondo di essere sieropositive e attraverso le loro storie possiamo ripercorrere la storia della malattia e l’evoluzione della cura. Chi di loro convive ancora con questa malattia.

personaggi famosi e aids

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    Qual è la storia della scoperta dell’HIV? Se ne parla per la prima volta nel 1981, anche se già negli anni Settanta, con molta poca conoscenza, erano stati riportati casi isolati negli Stati Uniti, ad Haiti, in Africa e in alcune città europee. Michael Gottlieb dell’Università della California fu il primo ricercatore a imbattersi nel caso di un paziente affetto da un raro tipo di polmonite che colpiva solo quelle persone con un sistema immunitario molto debole. In poco tempo il ricercatore trovò altri tre casi di pazienti, omosessuali attivi, con un livello molto basso di linfociti T. Fino al 1982 non si riesce a dare un nome preciso alla malattia fin quando comincia a serpeggiare fra i ricercatori l’idea che la malattia abbia un’origine virale. Infatti, a fine 1982 si registrano due casi eclatanti: la morte di un bambino emofiliaco a causa di una trasfusione infetta e il primo caso di trasmissione materno-fetale dell’Aids. L’HIV è ancora oggi un virus che colpisce migliaia di persone (basti pensare che in Italia si registrano 4000 nuove diagnosi all’anno), ma trovare pazienti che raccontino la storia della loro malattia è molto difficile poiché è ancora un tabù, fonte di vergogna e stigma sociale. Molte celebrità però hanno deciso di abbattere questa situazione, raccontando la storia della loro sieropositività, inviando messaggi positivi di coabitazione con l’HIV, continuando la loro carriera e la loro vita in modo normale.

    Rock Hudson: la prima celebre vittima dell’HIV che scosse intere comunità.

    Il caso di Rock Hudson è sicuramente il più tragico nella storia dell’HIV: la celebre star americana, attore dal fisico prestante e dal naturale sex appeal, divenne presto simbolo, negli anni 50’-60’ dello star system statunitense. Nel giugno del 1984 ricevette la diagnosi di HIV ma tenne tutto nascosto. A saperlo solo i membri del suo staff, che tennero all’oscuro anche il partner segreto di Hudson, esponendolo così al rischio di contrarre la malattia a sua insaputa. Nell’85, dopo che all’attore erano state attribuite le più svariate malattie a causa dei suoi dimagrimenti improvvisi, fu annunciata al mondo la sua malattia. La reazione pubblica fu sconvolgente: addirittura molte compagnie aeree si rifiutarono di ospitare come passeggero la star per tornare negli Stati Uniti. L’attore morì in seguito per un cancro alle ghiandole linfatiche dovuto all’HIV. Ad ammalarsi quindi non erano, come nell’immaginario comune dell’epoca, solo tossicodipendenti, poveri ed emarginati, ma anche divi di Hollywood.

    Isaac Asimov: il primo Vip affetto a causa di una trasfusione infetta.

    Anche Isaac Asimov, scrittore fantascientifico di successo, tenne tutti all’oscuro della sua malattia. Asimov aveva molti problemi cardiaci e, prima di sottoporsi ad un intervento per correggere un by-pass cardiaco, riceve una trasfusione di sangue infetto. Nel 1989 arriva la diagnosi di HIV, ma, per non essere tirato nel vortice dello scandalo decide di far passare tutto sotto silenzio. Asimov fu uno dei primi a ricevere le cure a base di Azidotimidina, detta anche Azt. Purtroppo il farmaco non garantiva la guarigione ma solo un allungamento della vita del paziente. Nel 1992 Asimov morì per un arresto cardiaco, aggravato dall’Aids. La scoperta della reale causa di decesso avvenne però nel 2002, quando la figlia Janet, ne parlò apertamente nel libro intitolato “It’s Been a Good Life”.

    Freddie Mercury: ancora un altro caso di silenzio.

    Anche Freddie Mercury contrasse la malattia nel 1982, quando già era un idolo del panorama musicale mondiale. Per molti anni ignorò i sintomi della malattia, fino al 1987, anno in cui dovette sottoporsi a visite più specifiche. Anche Mercury però non fece mai dichiarazioni pubbliche e solo il suo staff era a conoscenza della situazione. Proprio Freddie Mercury morì di polmonite Pneumocystis carinii, la famosa forma di polmonite studiata dal ricercatore Michael Gottlieb, solo il giorno prima aveva annunciato di essere affetto da Aids.

    Magic Johnson: la raccolta fondi, il progresso nella cura e l’oro alle Olimpiadi.

    Uno dei più grandi campioni di Basket, insieme a Michael Jordan è proprio Magic Johnson, nominato tre volte miglior giocatore statunitense. Nel 1991 dichiarò di aver contratto l’HIV e dopo un breve periodo di pausa dallo sport creò la “Magic Johnson Foundation” per raccogliere fondi al fine di aiutare la ricerca contro l’Aids. Aiutato dal consenso pubblico, dalle nuove cure in commercio ( nel 1996 entrano in commercio i farmaci antiretrovirali) Magic Johnson non ha mai sviluppato l’Aids vera e propria e sua moglie e suo figlio non sono mai risultati sieropositivi. Nel 1992 Johnson è rientrato per un periodo nei Lakers e ha vinto un oro alle Olimpiadi. La sua lotta contro l’HIV ha portato luce ed informazione sulla malattia, abbattendo quei tabù che, fino ad allora, avevano solo peggiorato le condizioni fisiche di chi non era ancora riuscito a parlarne.

    Greg Louganis: La sua storia di HIV è stata Best Seller.

    Una leggenda del nuoto, Greg Louganis, celebre per i suoi tuffi che gli hanno permesso di vincere ben 4 ori olimpici, ha fatto coming out nel 1994 per poi rivelare di essere sieropositivo nel 1995. La sua autobiografia “ Breaking The Surface” è entrata nella lista Best Seller del New York Times per cinque settimane. La sua adolescenza complicata, la paura di essere giudicato per la sua omosessualità, la pressione derivante dalla sua carriera lo portarono a scrivere:

    Nell’88, sei mesi prima dei Giochi di Seul, mi dissero che ero sieropositivo, non si sapeva ancora molto sul contagio dell’Aids. Però tutti morivano. Vivevo nel terrore, ero omosessuale, ma lo nascondevo. Pagavo cash tutte le medicine, non volevo risultassero sulla mia assicurazione, qualcuno lo avrebbe spifferato alla stampa. Avevo paura di perdere contratti, sponsor, e mi facevo umiliare nelle relazioni sentimentali. Ero bravo a tuffarmi, per il resto mi facevo male ovunque, un disastro. L’annuncio di Magic Johnson sarebbe arrivato nel ’91. Io mi rivelai nel ’95, non sono stato un eroe nemmeno in quello, il partner di allora mi ricattava, voleva soldi”.

    Enorma Jean: l’iconica concorrente di Drag Race Italia e l’annuncio in Tv.

    Enorma Jean, o Davide Gatto all’anagrafe, è una delle concorrenti di Drag Race Italia, ha fatto coming out proprio durante la stagione tv raccontando la drammaticità della sua esperienza e il suo primo incontro con il virus HIV:

    Ho cominciato a fare sesso non protetto a 29 anni. Una notte cominciai a sudare e mi dicevo: “Non è quello che stai pensando tu, avrai preso un raffreddore”. Ma i sudori aumentano, mi si sono gonfiate le ghiandole, non sto bene e sono giovane. Così sono andato all’ospedale da solo ed ho fatto le analisi del sangue. Dopo due giorni mi è arrivata la bomba: quello che pensavo fosse un gioco era una cosa verissima, era una diagnosi di sieropositività. L’ho scoperto nel 2008, in un periodo in cui c’era la terapia e quindi non sarò mai grato abbastanza alla scienza. Perché io ora dovrei essere morto o stare malissimo, invece ho carica virale zero, tutti i parametri giusti e sono una persona sanissima.”

    Concita Wurst: ricattata per la sua sieropositività sui social.

    La vincitrice dell’Eurovision Song Contest Concita Wurst con la canzone “ Rise like a Phoenix” ha dovuto anticipare un ricattatore che minacciava di farle outing annunciando la sua sieropositività sui social. La cantante, Drag Queen, ha dichiarato:

    Sono sieropositiva da diversi anni. In realtà è un’informazione irrilevante per voi, ma un mio ex sta minacciando di renderlo pubblico e io non intendo dare a nessuno il diritto di intimorirmi o influenzare la mia vita. Con il mio coming out – ha concluso Conchita – spero di aiutare a prendere più coraggio nella lotta alla stigmatizzazione delle persone Hiv+ che siano state contagiate per il loro comportamento o a causa d’altri”.

    Contro l’HIV: storia e informazione sì, ma soprattutto prevenzione.

    Conoscere la storia dietro lo sviluppo di una malattia contagiosa e facilmente trasmissibile come l’HIV è importante sì, ma alla base deve esserci soprattutto prevenzione. La scienza e la ricerca contro l’HIV e l’Aids hanno compiuto passi da giganti ma esistono ancora molte informazioni datate circa la malattia che devono essere abbattute. Inoltre, non tutti sanno che, grazie al trattamento retrovirale oggi, solo in Italia, circa il 90% delle persone con HIV raggiunge lo stato di soppressione virologica, quindi non sono in grado di trasmettere l’infezione.

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