Mondo Drag Queen: tra lustrini, parrucche e pregiudizi

Chi è una Drag Queen, cosa fa, perché lo fa? Ne abbiamo parlato con la Drag Queen Simona Sventura, cercando di abbattere alcuni luoghi comuni

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    Grandi parrucche, lustrini, diversi strati di trucco: il Drag è una vera e propria forma d’arte, oltre il genere, oltre il sesso e oltre i pregiudizi. Non significa solo “travestirsi” o esibirsi: una Drag Queen è un’artista, una persona che sale su un palco con il proprio personaggio e il desiderio di essere chi si vuole, in quel momento, con la libertà di interpretare ciò che più desidera, dopo tanto lavoro, prove e studio.

    Chi è una Drag Queen?

    La Drag Queen è solitamente un uomo che si esibisce in canti, balli, imitazioni e altre tipologie di spettacolo legate al mondo del cabaret indossando abiti e trucchi femminili in modo molto esuberante e appariscente. Poi esistono anche i Drag King, cioè donne che salgono sul palco indossando abiti maschili, incarnando gli stereotipi tipici dell’uomo.

    Un po’ di storia sulle Drag Queen

    Se pensate che le Drag Queen siano appannaggio dei nostri giorni, siete fuori strada! La storia delle Drag Queen inizia in epoca vittoriana, a fine ‘800. D’altronde, si sa, in quel periodo i contrasti erano all’ordine del giorno: esistevano regole, ma anche grandi trasgressioni ed è in questo contesto che nascono le Drag Queen, cioè uomini che in scena si vestono da donna, creando e realizzando spettacoli. Dagli anni ‘20 in tutte le capitali più all’avanguardia del mondo come Parigi, Berlino, New York e Londra, le Drag Queen e i loro spettacoli riscuotevano enorme successo. Il termine riprende la parola “queen” che all’epoca era un modo dispregiativo per definire gli omosessuali, e “drag” che potrebbe far riferimento al vestiario femminile, ma il dibattito sull’etimologia è ancora aperto.

    L’intervista

    Abbiamo parlato con la Drag Queen Simona Sventura, cioè Giuseppe, che ci ha spiegato in modo chiaro e puntuale questo tipo di forma d’arte, il suo lavoro, quello che fa e quello che pensa, abbattendo anche qualche luogo comune ancora troppo presente nella nostra società.

    Chi è Simona Sventura?

    Simona Sventura è un personaggio che è nato per gioco una sera di più dieci anni fa in un locale Bolognese. Da quel giorno è cresciuto, ha lavorato tanto e non si è mai fermato. Ad oggi posso dire che Simona è una soubrette a tutto tondo che organizza, presenta, canta e balla. Ne parlo in terza persona come fanno le vere stars, perché fa molto chic, ma in realtà Simona Sventura sono io, Giuseppe, solo con qualche lustrino in più.

    Come si diventa Drag Queen?

    Per diventare Drag Queen devi avere il classico colpo di fulmine. Proprio come le grandi storie d’amore. Lo puoi avere per il palcoscenico, vedendo una collega esibirsi o sognando di essere al suo posto. Solo se si rimane folgorati da questa arte si può poi iniziare seriamente a costruire il proprio personaggio plasmandolo su quelle che sono le proprie caratteristiche e i propri sogni.

    Cosa fanno le Drag Queen?

    Di tutto e di più. Il bello di indossare i panni del proprio personaggio è proprio la libertà di azione che esso ti regala. Si può cantare in playback sulla voce della propria artista preferita, si può ballare come nelle sigle televisive che più abbiamo amato, ma si può anche prendere il microfono e fare cabaret, o politica, perché no!?

    Cosa provi quando sei in scena?

    Provo ogni volta un’emozione fortissima, che è il motore per fare questo lavoro sempre al meglio. Perché è un lavoro che richiede tanti sacrifici ma che ripaga sempre. Il palcoscenico e gli applausi del pubblico hanno il potere di cancellare in un minuto anche i pensieri più cupi.

    Cosa significa essere una Drag Queen nel 2021?

    Le Drag Queen sono da sempre una parte fondamentale della comunità LGBTQI, sia della sfera più ludica e divertente che di quella più politica e “reazionaria”. Ognuna di noi vive il proprio personaggio come meglio crede, dal più leggero al più impegnato, senza però dimenticare che questa “maschera” ci permette di arrivare direttamente al cuore della gente e perché no, di dire cose che senza magari non avremmo modo di dire. Un potere da non sottovalutare mai.

    Ci sono restrizioni mentali, online e offline? Hai avuto a che fare con pregiudizi e/o discriminazioni?

    Il pregiudizio c’è sempre. Ma lo dice la parola stessa, viene prima del giudizio e della conoscenza. Solo chi non ha mai visto una performance Drag, dal vivo o in televisione, può pensare che le Drag Queen nascondano qualcosa di sessuale e scandaloso. Quando si conosce questo mondo si capisce appieno che è assolutamente simile a molte altre arti, siano essere il cabaret, il circo o il teatro.

    Cosa ti piace di questo mondo e cosa cambieresti?

    Di questo mondo mi piace tutto, è come chiedere a un bambino cosa preferisce di un Luna Park. Quello che cambierei è solo l’atteggiamento pressapochista di chi pensa di poter iniziare con facilità e senza fare la gavetta. Ma per questo il tempo è un gran signore e premia la serietà spazzando via carriere improvvisate.

    Parliamo di luoghi comuni: “Una Drag Queen è un uomo che si traveste da donna”, cosa c’è di vero o falso in questa frase?

    Tutto e niente. La Drag Queen è sì un uomo che si traveste, ma non da donna: da DIVA! 🙂

    Luoghi comuni n.2: “Le Drag Queen sono omosessuali”. Ci sono anche eterosessuali?

    Non abbiamo ancora fatto un censimento preciso (ride, ndr), certo è che questa arte nasce dalla nostra colorata e vivace comunità per cui rivendichiamo con orgoglio tutto questo. Ho conosciuto tante Drag Queen omosessuali e qualche Drag Queen etero. Il bello di questo mondo è che la parrucca rende davvero tutte uguali.

    Luoghi comuni n.3: “Le Drag Queen sono così sempre, non solo durante lo spettacolo”, cosa c’è di vero o falso in questa frase?

    È come chiedere al Gabibbo se è così sempre. Ecco è la stessa cosa, quando finisce uno show anche noi non vediamo l’ora di togliere tutte le imbottiture. 😉

    Fonti

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