Ecografia: cos’è e come funziona

L’ecografia è un’indagine medica a ultrasuoni. Ecco quello che c’è da sapere.

Ecografia come funziona

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    L’ecografia è un metodo di indagine diagnostica che si basa sulla riflessioni di ultrasuoni. Nata per uso in campo ostetrico ha nel corso del tempo trovato sempre più applicazioni, grazie alla sua non invasività e ve la indichiamo come controllo preventivo rispetto al carcinoma mammario.

    Vediamo come funziona, i suoi utilizzi, le controindicazioni, quanto costa e dove farla.

    Come funziona un’ecografia

    Dopo essersi sdraiati su un lettino e spogliati di qualsiasi oggetto metallico si indossi, è richiesto di mettere a nudo la parte del corpo che sarà sottoposta a ecografia.

    A questo punto il medico, o il tecnico, applica un gel a base acquosa che svolge la funzione di ostacolare la formazione di bolle d’aria in grado di bloccare gli ultrasuoni e l’ecografo (nome dello strumento tecnico utilizzato) viene fatto scorrere sulla superficie interessata.

    L’invio delle onde sonore e la ricezione delle immagini passate sotto osservazione conclude l’esame, che può durare da pochi minuti a mezz’ora, in base alla vastità dell’area o, in caso di gravidanza, in relazione alla posizione assunta dal bambino.

    Al termine dell’esame ecografico il medico radiologo fornirà un’interpretazione di quanto visto, da far visionare, assieme alle immagini, al professionista che l’ha prescritta.

    Tipi di ecografia 

    Ci sono vari tipi di ecografie e alcune di esse sono anche invasive. Ad esempio durante la gravidanza una donna si sottopone normalmente a tre ecografie a cui è possibile si aggiunga quella transvaginale, effettuata attraverso una sonda introdotta per via vaginale, mentre nel caso dell’elettrocardiogramma transesofageo, l’ecografo viene introdotto in bocca e in gola (richiedendo la sedazione di chi ci si sottopone).

    Nel vasto campo delle ecografie si va poi da quelle alla base del collo, per studiare la ghiandola tiroidea, a quelle a muscoli e tendini per esaminare traumi.

    Per completare il quadro possiamo citare, tra le diverse tipologie, l’ecografia:

    • mammaria
    • a fegato e vie biliari
    • al pancreas
    • alla milza
    • ai reni
    • alla prostata
    • ai testicoli
    • alla vescica
    • ginecologica

    Infine, in base alla strumentazione utilizzata si possono avere diverse rappresentazioni:

    • A-Mode

    Ideato negli anni ‘40 presenta in maniera monodimensionale ogni eco, a cui corrisponde la profondità della struttura riflettente il segnale. È impiegato in un numero limitato di campi, tra cui la neurologia, l’oculistica e l’ostetricia.

    • B-Mode

    Conosciuto anche come Brightness Mode o modulazione di luminosità, è raffigurato da un punto luminoso grigio che varia di intensità in base all’eco.

    • Real-time Mode 

    Ogni onda è emessa e raccolta in differenti direzioni. In questo modalità ogni istante è associato con una direzione diversa ed è possibile avere subito un’immagine completa.

    È il metodo più utilizzato oggi.

    • M-Mode

    Noto anche come Motion Scan, Motion Mode o Time Motion Mode è una forma di ultrasonografia in cui una singola linea di scansione viene emessa, ricevuta e visualizzata graficamente.

    Utilizzi 

    L’ecografia, come è evidente dalle sue diverse tipologie, è utilizzata, oltre che per i controlli durante il periodo della gravidanza, per sondare la presenza di alcune malattie come:

    • tumore della mammella
    • patologie tirodee e addominali
    • colica renale
    • stenosi
    • placche
    • ulcerazioni
    • dissecazioni
    • aneurisma
    • aterosclerosi

    Ma esistono pericoli e controindicazioni nel sottoporsi a ecografia?

    Pericoli e controindicazioni

    È stato scientificamente provato che gli ultrasuoni non fanno male all’organismo e dunque non ci sono controindicazioni.

    L’ecografia è dunque un esame sicuro, che si può rifare più volte, anche se è spesso necessario associarlo a una TAC (che al contrario presenta dei piccoli rischi), dato che gli ultrasuoni non riescono a penetrare nelle parte del corpo in cui è presente gas.

    Quanto costa e dove farla

    Premesso che in alcuni casi non c’è alcun costo (ad esempio quando viene considerata necessità medica), la cifra, in Italia, per una ecografia varia dai 50 ai 300 euro e dipende principalmente dal tipo di ultrasuoni utilizzati.

    Ma dove si può fare? La risposta è semplice perché sono centinaia le strutture, su tutto il territorio nazionale, disponibili per ecografie e si va da case di cura fino a ambulatori specialistici passando per aziende ospedaliere.

    Le attese possono invece variare da una settimana a mesi ma, con un po’ di pazienza, l’ecografia è assicurata.

    Fonti

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