Come affrontare la cistite emorragica

Cause, sintomi e rimedi della cistite emorragica

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    Fastidiosa e dolorosa, la cistite è un’infiammazione importante della vescica, causata principalmente da un’infezione batterica (dell’Escherichia Coli nella maggior parte dei casi) che provoca problemi nella minzione, bruciore, dolori al basso ventre, fino alla presenza di sangue nelle urine: in questo caso stiamo parlando di cistite emorragica.

    Cistite emorragica: cosa sei?

    La cistite emorragica è uno stato di forte infiammazione della mucosa vescicale urinaria e alle basse vie urinarie. Oltre a essere un disturbo doloroso e fastidioso, con tutti i sintomi classici della cistite infettiva, si contraddistingue da una cistite batterica per la presenza di sangue nell’urina (ematuria). Nei casi più gravi si possono arrivare ad avere dei coaguli.

    I sintomi della cistite emorragica

    Ci sono alcuni sintomi inequivocabili della cistite:

    • Difficoltà a urinare (disuria)
    • Stimolo frequente di urinare (pollachiuria)
    • Minzione non continua e lenta
    • Bruciore durante la minzione
    • Dolore persistente al basso ventre
    • Urgente bisogno di urinare e spasmo doloroso poco prima, ad avvertire di questa impellenza

    A questi possono aggiungersi

    • Febbre
    • Dolore durante e dopo i rapporti sessuali

    Ma il sintomo più evidente della cistite emorragica, che si contraddistingue così dalla cistite infettiva, è la presenza di sangue nelle urine.

    Adesso basta!

    Quanto dura la cistite emorragica? Così come la cistite, i sintomi di questa infiammazione, se curata adeguatamente, durano qualche giorno. Il consiglio è di recarsi dal medico ai primi segni dell’arrivo dell’infiammazione: bruciore nel momento di urinare, pollachiuria, lievi tracce di sangue nelle urine.

    Chi colpisce?

    La cistite emorragica colpisce prevalentemente le donne, ma, anche in questo caso, possono soffrirne entrambi i sessi. Ne soffrono le donne dai 15 agli 80 anni, con una concentrazione di casi tra i 45 e i 65 anni, con il sopraggiungere della menopausa e il cambiamento ormonale.

    Perché mi è venuta la cistite emorragica?

    Le cause possono essere varie e, come per una cistite “semplice”, possono essere di natura batterica o non infettiva.

    Cistite emorragica infettiva

    Tra le cistite emorragiche più comuni c’è quella batterica, soprattutto da Escherichia Coli. Oltre a questa cistite emorragica causata da batteri, esistono quelle infettive causate da virus (come adenovirus, cytomegalovirus, poliovirus o candida albicans).

    Il problema nasce dai batteri che risalgono l’uretra, il canale tra la vescica e l’esterno, arrivando proprio alla vescica, infiammandola. Questo avviene principalmente per la conformazione anatomica del dotto dell’uretra, breve, con la vescica; per questo la maggior parte delle volte, il batterio che causa una cistite è quello dell’Escherichia Coli, che è presente nell’organismo e nell’intestino.

    Quali possono essere altri motivi e cosa può portare il proliferare dei batteri nella vescica e nelle vie urinarie?

    • Difesa immunitaria debilitata: un “lasciapassare” per i batteri che approfittano del calo di difese nel sistema immunitario per annidarsi (in seguito alla chemioterapia, ad esempio)
    • Scarsa o eccessiva igiene intima: l’utilizzo di saponi e gel non adatti al proprio pH  possono creare l’ambiente ideale per i batteri, così come non curare l’igiene personale
    • Assorbenti interni e diaframma
    • Malattie sessualmente trasmissibili (gonorrea o blenorrea) e rapporti anali o promiscui non protetti
    • Utilizzo del catetere

    Un altro fattore che può portare all’insorgere di cistiti emorragiche è il diabete, che, a causa della presenza di glucosio nelle urine, agevola l’insorgere dei batteri.

    Cistite emorragica non infettiva

    Possono esserci altre cause a scatenare l’infiammazione della vescica e dei suoi capillari e non necessariamente coinvolgono batteri e virus:

    • Chemioterapia
    • Radioterapia
    • Calcoli
    • Tumori vescicali o alle vie urinarie

    Risolvere il problema della cistite emorragica si può!

    Esistono vari metodi per combattere la cistite, con varie tipologie di terapia, a secondo dell’origine e delle cause che hanno portato il manifestarsi della malattia.

    Le varie terapie possono essere:

    • Antibiotica
    • Antisettici e antidolorifici
    • Evacuazione del coagulo di sangue
    • Idratazione

    Essendo un’infezione batterica, la terapia più consigliata è quella antibiotica; l’antibiotico, infatti, è opportuno ancora di più rispetto a una cistite classica, in quanto questa infiammazione è più grave. Durante il periodo di assunzione dell’antibiotico è opportuno non solo bere molta acqua, ma anche riposare, seguire una dieta sana e assumere antisettici e antidolorifici. 

    Attenzione all’alimentazione!

    Evitate bevande gassate, alcoliche e con la caffeina e alimenti con acidificanti e cibi zuccherini (cioccolato, carni lavorati, insaccati, cibi fritti, piccanti e con il pepe), mentre prediligete cibi “in bianco”, con fibre e probiotici (come yogurt, legumi, cereali e miso). Ecco qualche rimedio naturale:

    • Succo di mirtillo rosso o cranberry (antinfiammatorio)
    • Tisana all’uva ursina (antinfiammatorio)
    • Infusi e tisane alla malva, al corbezzolo, all’erica e alla calendula (sfiammati, calmanti e antisettiche)

    Prevenzione

    Ricordiamoci sempre che, a causa della conformazione anatomica della donna, il rischio di un’infezione batterica è molto probabile, quindi è sempre bene seguire delle accortezze nella quotidianità in grado di proteggerci da malesseri e infiammazioni dolorose e fastidiose.

    • Idratarsi: bere molta acqua è un metodo naturale per tenere pulito il tratto uretrale e la vescica
    • Indossare intimo di cotone e non di tessuto sintetico
    • Igiene intima e personale nella giusta misura (né troppa né troppo poca)
    • Cambiare gli assorbenti (esterni e interni) frequentemente
    • Pulirsi in modo corretto dopo essere stati in bagno: da davanti verso l’esterno per ridurre al minimo il contatto dei batteri con l’uretra e non usare lo stesso punto di carta igienica
    • Fare pipì ogni volta che se ne sente il bisogno e non trattenerla
    • Non indossare jeans e pantaloni stretti

    In occasione dei rapporti sessuali:

    • Urinare prima e dopo il sesso, svuotando completamente la vescica
    • Ridurre l’attività sessuale durante il periodo di infezione
    • Se si soffre di cistite dopo il rapporto sessuale, ricordarsi di rilassare la muscolatura pelvica e usare lubrificanti (consigliati dal medico) durante il rapporto.

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