Gender Fluid: facciamo chiarezza

Cosa significa essere gender fluid? Fermiamoci un attimo ad analizzare questo termine per togliere ogni dubbio e possibilità di fraintendimento

gender fluid

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    Prenditi un momento. Sì, proprio adesso. E considera il tuo genere. Ti identifichi con una donna? Con un uomo? E come mostri agli altri il tuo essere donna o uomo? Ti senti a tuo agio nel farlo? E la tua identità o espressione di genere è mutata nel tempo o è sempre rimasta la stessa?
    Domande come queste sono importanti per capire come l’identità e l’espressione di genere possano cambiare dall’infanzia all’età adulta, e anche durante la stessa età adulta. Per più di una volta, repentinamente. Tutto ciò ci porta al nocciolo della questione: cosa vuol dire essere gender fluid?

    Questione di libertà, non di sessualità

    La fluidità di genere si riferisce al cambiamento, nel tempo, dell’espressione o dell’identità di genere di una persona, o di entrambe. Quindi il cambiamento può essere nell’espressione di sé, ma non nell’identità; oppure nell’identità ma non nell’espressione. Altrimenti, come detto precedentemente, entrambe.
    Il mio genere alla nascita può essere certificato come femmina, ma, più avanti, potrei identificarmi nel genere maschile, con un’espressività, però, ancora femminile. Oppure potrei continuare a identificarmi nel genere depositato all’anagrafe, con la necessità, però, di esprimere me stessa come un maschio. Altrimenti, potrei identificarmi nel genere e nell’espressione maschile nonostante il certificato alla nascita dica che sono femmina di genere. 

    Come potrete constatare, questo non ha niente a che vedere con la sessualità, ma piuttosto con la libertà. La libertà di potersi sentire a proprio agio con le proprie sensazioni, emozioni, esperienze, con il proprio corpo, ed esprimerle nel modo che ognuno ritiene più appropriato. È ciò che vale anche per i cisgender, ossia quelle persone la cui identità di genere corrisponde al sesso indicato nel certificato di nascita originale; il che non vuol dire che siano, ad esempio, eterosessuali. Una persona può nascere maschio, sentirsi maschio e sessualmente essere omosessuale. Ripetiamo ancora una volta: non è una questione sessuale, ma di libertà.

    Gender fluid e transgender

    In termini di identità, il gender fluid può rientrare sotto l’ala transgender e del non binario (ossia quando l’identità di genere di una persona non rientra in rigide categorie culturali di donne o uomini). Però dobbiamo stare attenti a non fare confusione, perché, non tutti quelli che sperimentano cambiamenti nella propria identità di genere si autodefiniscono gender fluid; né tutti desiderano un trattamento medico che attesti il proprio cambiamento.

    Inoltre una persona che nasce femmina, e si sente tale fino all’adolescenza, può successivamente identificarsi come maschio per il resto della propria vita e non definirsi comunque gender fluid, ma semplicemente transgender. Quindi, chiunque si identifichi come gender fluid è tale. Spesso questo termine è usato per indicare che l’espressione o l’identità di genere – essenzialmente il senso interiore di sé – cambia frequentemente. La fluidità di genere può apparire diversa a seconda della persona.

    Come si sviluppa e cambia il genere?

    Un individuo inizia a sviluppare il proprio genere nell’infanzia, nei primi due o tre anni di vita. L’identità si articola all’interno di molteplici contesti sociali: famiglia, comunità, società e tempo storico. Esempio: un bambino vive in una famiglia che incoraggia la diversità di genere, ma vive in una città in cui la maggior parte delle persone crede che i ragazzi devono sembrare ragazzi e le ragazze, ragazze; stessa cosa per società e momento storico. Da ciò deriva che il bambino sentirà di avere una libertà di espressione diversa da ciò che viene imposto dalla società in cui vive. È sempre opportuno ricordare che per molte persone identità ed espressione si sviluppano presto e tali rimangono. Per altri, uno dei due aspetti può mutare. Di solito in infanzia o in adolescenza, ma non è detto che ciò non avvenga in età adulta.

    Una realtà non semplice

    Come è facile immaginare, i bambini e gli adolescenti – e naturalmente anche gli adulti – che esprimono o manifestano il proprio genere diverso da quello designato alla nascita subiscono molti pregiudizi e discriminazioni che finiscono per creare stress e minare la salute mentale e fisica. Rispetto ai cisgender, infatti, i giovani transgender hanno tre volte più probabilità di cadere in depressione, sviluppare una forte ansia, comportamenti autolesionistici e suicidi. Questo perché tutte le comunità hanno aspettative su ciò che è “normale’’. E un giovane gender fluid, con la propria identità mutevole e la propria espressione non classificabile, è un qualcosa che va contro l’aspettativa di una società che ha sempre bisogno di catalogare ogni essere umano in giusto o sbagliato. Non solo, ahimè. Una persona che si autodefinisce gender fluid può essere vittima, oltre che di cisgender, anche di transgender, poiché non viene vista come vera trasgender: un giovane che un giorno si veste in un modo tendenzialmente definito “più mascolino “e l’altro “più femminile” può creare confusione e quindi pregiudizio e discriminazione.

    Come sostenere un giovane gender fluid nella tua vita?

    È importante pensare alla fluidità di genere come parte della diversità dell’espressione umana correlata all’identità o all’espressione di genere. E questo vale in particolar modo per bambini e adolescenti. Ascoltare e accettare la loro esperienza sul proprio genere non li farà sentire ripudiati o ‘“diversi’’, e la pazienza andrà a braccetto con la comprensione, poiché la fluidità di genere di un giovane può far parte dello sviluppo dell’identità di genere. È importante supportare la persona nel prendere decisioni coscienziose su possibili cure che affermano il genere, come la terapia ormonale, e interventi chirurgici. Altra cosa fondamentale è cercare di mettere la persona in contatto con risorse e supporto necessario in modo che possa parlare con individui dalla simile esperienza, trovando così comprensione, conforto e stimolo.

     

    Fonti

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