L’operazione agli occhi per la miopia

Come funziona e quando farla: tutto quello che è necessario sapere sull’operazione laser per correggere questo difetto visivo

Miopia operazione agli occhi

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    Ci si accorge di soffrire di miopia quando non si riesce più a vedere bene da lontano: la miopia, infatti, è un difetto di rifrazione che comporta una messa a fuoco errata dei raggi luminosi che arrivano dall’ambiente esterno.

    Questo tipo di disturbo della vista può manifestarsi a più livelli di gravità (lieve, moderata ed elevata) a seconda del potere diottrico dell’occhio e può dipendere da una componente genetica o/e dallo stile di vita. I difetti visivi (come miopia ipermetropia e astigmatismo) possono essere corretti con occhiali da vista, lenti a contatto o tramite la chirurgia.
    Anche la presbiopia, che pur non essendo un difetto visivo, ma una fisiologica perdita di elasticità del cristallino che riduce la capacità di mettere a fuoco da vicino sopra i 45 anni, può essere compensata con occhiali e lenti a contatto.

    Operazione chirurgica per la miopia

    Esistono varie tecniche chirurgiche e tipologie di operazione che chi soffre di miopia può scegliere. Nella maggior parte dei casi viene scelto come correzione il laser, soprattutto per miopie lievi o moderate: il laser a eccimeri interviene sul difetto vaporizzando a freddo il tessuto corneale in modo mirato. Ovviamente la decisione di ricorrere al laser per correggere la miopia dipende da una serie di fattori, quali età ed entità del difetto visivo, così come se la miopia è stabilizzata o meno: se la miopia è stabile, infatti, si può valutare l’intervento laser. Non è un caso che solitamente viene consigliata sopra i 22-23 anni fino ai 35-38 anni, ma non dopo perché dai 40 può iniziare la presbiopia ed essere un po’ miopi può essere vantaggioso. Oltre all’età, un altro fattore da prendere in considerazione sono le diottrie della miopia: per avere il maggior beneficio della chirurgia, tendenzialmente vengono valutati i casi  sopra le 3 diottrie e sotto le 7-8.

    Le tecniche più utilizzate sono la PRK e LASIK, nelle loro varianti più o meno tecnologicamente avanzate.

    PRK: cos’è e come funziona?

    PRK deriva dall’inglese Photo Refractive Keratectomy, ovvero fotocheratectomia refrattiva.

    La PRK è un intervento che modifica in modo permanente la forma della cornea, con l’asportazione tramite laser del tessuto corneale fino alla parte stromale compresa (il terzo strato, costituito da lamelle spesse 2 µm). Lo spessore del tessuto asportato è relativo alla quantità di miopia da ridurre o eliminare: si deve modificare lo spessore e la curvatura della cornea per modificare il potere dell’occhio.

    Gli effetti collaterali sono soggettivi e possono causare aloni, fotofobia e alterazione della visione delle luci.

    LASIK: cos’è e come funziona?

    Con il cheratotomo, un bisturi rotante ad alta precisione, viene incisa la cornea (l’epitelio, la parte superficiale della cornea) e creata una piccola apertura detta lembo o flap, in grado di essere sollevata. Una volta sollevato il flap, interviene il laser ad eccimeri che va ad asportare il tessuto stromale e, successivamente, il lembo viene richiuso. Spesso viene consigliata una lente a contatto per qualche giorno, il tempo necessario per la cicatrizzazione.

    Questa tecnica tendenzialmente ha meno effetti collaterali rispetto al PRK.

    LASIK SMILE

    Ancora meno invasivo e con pochissimi effetti collaterali è il LASIK SMILE (Small Incision Lenticule Extraction), una delle ultime evoluzioni della chirurgia refrattiva. Il raggio laser agisce a livello della cornea e viene spostato in profondità, scolpendo una piccola porzione di stroma che verrà estratta grazie a un piccolo taglio che avviene sul lato della cornea (spesso temporale). Infine, viene dato un collante sul taglio per cicatrizzare.

    Vantaggi, svantaggi e cose da sapere sulla chirurgia refrattiva

    Per procedere all’operazione agli occhi per la miopia sono necessari esami di approfondimento da parte dell’oculista, che sarà in grado di valutare la salute dell’occhio e definire se e in che modo intervenire. Tra gli aspetti più importanti da valutare ci sono l’età, la stabilità del difetto visivo (cioè non deve esserci un peggioramento nell’arco di tempo minimo di un anno) e viene tendenzialmente sconsigliata alle donne in gravidanza.

    Il costo della chirurgia refrattiva varia dal difetto visivo, dalla tecnica utilizzata e anche dal professionista scelto; genericamente possiamo ipotizzare che un intervento per la miopia possa andare dai 1000 ai 3000 euro a occhio circa.

    Miopie elevate

    Se si ha una miopia importante, detta elevata, che supera le 7-8 diottrie, solitamente non viene consigliato di procedere con un intervento laser perché si toglie troppo tessuto alla cornea e avere effetti collaterali gravi e invasivi, ma ovviamente ogni caso è soggettivo ed è da valutare individualmente.

    Fonti

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