L’argomento “pressione arteriosa” è molto spesso ignorato da chi, fortunatamente, gode di una salute ferrea. Tuttavia è un aspetto del proprio benessere che chiunque, ma a maggior ragione chi ha familiarità con malattie cardiache (e non solo), dovrebbe conoscere.
Cos’è la pressione arteriosa
La pressione sanguigna di un individuo, o pressione arteriosa, o pressione arteriosa sistemica, è la pressione misurata all’interno delle grandi arterie nella circolazione sistemica.
Dalla misurazione dei valori corrispondenti si possono estrapolare informazioni cruciali per comprendere la gittata cardiaca, l’elasticità arteriosa e la resistenza vascolare periferica della persona.
La pressione sanguigna può essere influenzata da un gran numero di fattori e di attività, risultando estremamente suscettibile alle modificazioni. Il mantenimento della pressione sanguigna, entro dei limiti ottimali e normali, è essenziale per vivere di un buono stato di salute. Tali valori dovrebbero trovarsi in un range che va da 90/60 mmHg a 139/89 mmHg.
Categoria |
Pressione sistolica (mmHg) |
Pressione diastolica (mmHg) |
Ipotensione | <90 | <60 |
Ottimale | 90-119 | 60-79 |
Normale | 120-129 | 80-84 |
Normale – alta | 130-139 | 85-89 |
Ipertensione di grado 1 | 140-159 | 90-99 |
Ipertensione di grado 2 | 160-179 | 100-109 |
Ipertensione di grado 3 | ≥180 | ≥110 |
Ipertensione sistolica isolata | ≥140 | ≤90 |
Pressione sistolica e diastolica
La pressione arteriosa si divide sostanzialmente in due valori: pressione sanguigna sistolica e pressione sanguigna diastolica. La pressione sanguigna viene tradizionalmente misurata mediante l’auscultazione con uno sfigmomanometro a tubo di mercurio o con i più moderni misuratori di pressione automatici, esprimendo in millimetri di mercurio la pressione sistolica rispetto alla pressione diastolica.
La pressione sistolica si riferisce alla pressione massima all’interno delle grandi arterie, quando il muscolo cardiaco si contrae per spingere il sangue attraverso il corpo. La pressione diastolica, invece, descrive la pressione più bassa all’interno delle grandi arterie durante il rilassamento del muscolo cardiaco tra i battiti.
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