Tra le cose buone che l’anno appena trascorso ci ha lasciato (se non ci credete leggete il nostro articolo l’altra faccia del 2020) troviamo senza alcun dubbio la cooperazione messa in atto tra il museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna e l’associazione La Girobussola Onlus, che si occupa di agevolare l’accesso a siti turistici e culturali a persone ipo e non vedenti.
Il progetto ha visto la creazione di un percorso audio-tattile che permetterà alle persone affette da disabilità visiva di poter:
- esplorare e avere accesso ai pezzi della collezione
- conoscere la storia e gli elementi che costituiscono gli strumenti musicali
- avere una panoramica del contesto storico e culturale legato ai pezzi museali
tutto questo grazie alla creazione di testi in braille, mappe tattili e file audio disseminate per tutto il museo.
Per poter approfondire ulteriormente i dettagli di questa proficua e importante collaborazione, abbiamo deciso di rivolgerci direttamente ai curatori del progetto appartenenti all’associazione La Girobussola Onlus, Marta e Paolo Giacomoni.
La nostra chiacchierata, oltre al progetto del museo della musica, ci ha portato a scoprire tanti altri lavori portati avanti dall’associazione e ci ha permesso di conoscere una realtà impegnata in prima linea per garantire accessibilità e inclusività alle persone con disabilità visiva.
La Girobussola Onlus
L’associazione nasce nel 2013 grazie a Marta Giacomoni, fondatrice e a tutt’oggi presidente, al fine di colmare i numerosi aspetti lacunosi dell’offerta culturale contemporanea.
La necessità era forte e chiara: in Italia le persone ipo e non vedenti sono 350.000 e alla maggior parte di loro è precluso l’ingresso a luoghi di rilevanza culturale a causa della mancanza di assistenza e di strumenti che li supportino.
Quello che la Girobussola si propone di fare è creare soluzioni che agevolino e permettano l’opportunità di accesso alle persone con disabilità visive, attraverso percorsi turistici e culturali.
In particolare, le attività di cui si occupa l’associazione sono:
- Viaggi accessibili per ipo e non vedenti;
- Sviluppo di itinerari audio-tattili per i musei;
- Corsi di Formazione corredati con i problemi e le soluzioni relative alla disabilità visiva;
- Laboratori didattici e visite per classi (con e senza alunni non vedenti);
- Eventi e occasioni di sensibilizzazione.
Itinerari turistici
L’impegno è iniziato dalla città di Bologna, in cui l’associazione ha sede, per poi svilupparsi con itinerari in tutto il mondo. Si tratta di percorsi dalla durata variabile (una o più giornate, fino a settimane) in cui piccoli gruppi compiono un viaggio di tipo culturale, come ad esempio il giro d’Irlanda avvenuto nel 2019 o il tour in Portogallo nel 2018.
La scelta di organizzare itinerari con piccoli gruppi, come ci ha spiegato Marta, è dovuta all’esigenza di dare il giusto spazio al singolo, permettendo un adeguato tempo di esplorazione tattile.
Accessibilità culturale: il progetto Altro Rilievo
Per poter garantire una concreta accessibilità culturale a tutte le persone ipo e non vedenti è nato il progetto Altro Rilievo che propone ”soluzioni tattili, economiche e funzionali per percorsi accessibili davvero alla portata di tutt*”.
Si tratta di una proposta rivolta agli enti culturali, in particolare musei, che si pone l’obiettivo di sviluppare un nuovo approccio multisensoriale per vivere l’esperienza museale in maniera inclusiva.
Come?
- Sfruttando le risorse che l’ente già possiede (come ad esempio opere fuori teca da poter utilizzare per una lettura tattile);
- l’utilizzo di riproduzioni 3D e di schede tattili per poter conoscere attraverso l’esperienza del tocco tutte quelle opere protette dalle teche;
- Utilizzo del braille, ma soprattutto di tag NFC e QR code per consentire l’accesso a testi, video e audio attraverso l’utilizzo dello smartphone;
- Installazione di un sistema tattilo-plantare o formazione del personale museale riguardo al percorso, al fine di guidare l’utente non vedente.
Il progetto, nato da una necessità delle persone con disabilità visiva, è rivolto a tutte le persone che desiderino avere un’esperienza multisensoriale, oltre che ad essere un valido alleato sul piano didattico, in poche parole si tratta di un progetto che migliorerebbe la fruizione delle opere museali per tutte le persone interessate.
Il museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna
Ed è proprio nell’ottica dell’accessibilità culturale che nasce la collaborazione con il museo di musica di Bologna.
A spiegarci la storia del progetto è Paolo, responsabile degli ausili dell’associazione la Girobussola e padre di Marta.
Paolo è un non vedente e grazie al Lions Club Bologna -che da anni si occupa di attività in favore delle persone cieche -ha avuto accesso ad un nuovo tipo di bastone bianco: si tratta di uno strumento elettronico che permette la rilevazione di oggetti fino ad una distanza di quattro metri grazie ad una tecnologia ad ultrasuoni che avverte l’utente tramite la vibrazione dell’impugnatura.
Tuttavia Paolo ha pensato che si potessero aiutare le persone non vedenti anche in altre maniere, così si è messo in contatto con il Lions Club, per poter dare un sostegno più diffuso alle persone con disabilità visiva.
L’idea era quella di allestire un percorso audio-tattile per le persone della città di Bologna.
Così, dopo un’indagine tra i musei del capoluogo, la scelta è ricaduta sul museo internazionale e biblioteca della musica.
Il progetto ha visto la creazione di:
- 15 schede tattili (formato A3 bianco e nero) affiancate da un tag NFC a supporto di strumenti che non possono essere toccati
- guide alla lettura in Braille, e audioguide fruibili sia dalla app Museon, sia dai tag NFC delle schede
- un corso di formazione che precederà l’inaugurazione del percorso per tutto il personale museale.
Purtroppo la pandemia ha ritardato i tempi di apertura e il percorso creato potrà essere disponibile non appena le norme dettate dall’emergenza Covid lo consentiranno.
Quello di Bologna però, non è l’unico museo accessibile ai non vedenti a cura dell’associazione la Girobussola. Tra i progetti portati a termine infatti troviamo Si.mu.L (Sistema Museale Urbano Lecchese) con il progetto “Please, Touch Me”, il Museo Diocesano di Parma e il MEIS Museo Nazionale dell’Ebraismo e della Shoah di Ferrara.
Dal 2013 ad oggi, dunque, l’accessibilità agli enti culturali per persone con disabilità visiva è andata sensibilmente migliorando, anche e soprattutto grazie ad associazioni come la Girobussola Onlus, ma il trend per quanto riguarda il processo di inclusività è ancora molto arretrato e necessita di un impegno costante e a 360°.
La Girobussola continuerà a svolgere il suo lavoro di apripista, puntando in particolar modo sulla formazione e sulla sensibilizzazione della multisensorialità, per saperne di più riguardo alle loro formazioni e iniziative visita il sito lagirobussola.com
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